L'Italo-Americano

italoamericano-digital-12-13-2018

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GIOVEDÌ 13 DICEMBRE 2018 www.italoamericano.org 5 L'Italo-Americano IN ITALIANO | U n bell'articolo è a p p a r s o q u a l c h e t e m p o f a s u l l e r i n o m a t e p a g i n e d e l N e w Y o r k Times. Un racconto incredibil- mente divertente e informativo sul viaggio dell'autrice in uno degli angoli meno conosciuti d'I- talia, la Basilicata, regione asso- c i a t a i n g r a n p a r t e a l l ' a n t i c a Matera, patrimonio UNESCO, intenso set cinematografico - è la città che appare in La Passione di Cristo di Mel Gibson e L'Uo- mo delle Stelle di Giuseppe Tor- natore - che presto diventerà la Capitale Europea della Cultura. Bene, in questo affascinante articolo, due cose colpiscono davvero il lettore: la prima, natu- ralmente, è la bellezza della terra esplorata; la seconda è il modo in cui la sua gente sembra non essere particolarmente contenta dall'attenzione extra - e dall'af- flusso turistico - portata dalla popolarità più che giustificata, ma piuttosto improvvisa, della regione. C'è molto da discutere, a r i g u a r d o , q u i n d i è m e g l i o andare avanti. La Basilicata è speciale. La Basilicata è come era il Piemon- te fino a 20 o 30 anni fa: è piena di ricchezze e bellezze che quasi n e s s u n o c o n o s c e , a p a r t e l a g e n t e d e l p o s t o e i r a f f i n a t i intenditori. Una volta la Basili- cata era il cuore della Magna Grecia, una terra di colline roc- ciose e una fetta di mare, di montagne aspre e assolate e di stradine tortuose che uniscono un paese all'altro come un nastro color gesso immerso nella luce. Non c'è da stupirsi che i Greci l'abbiano amata e fatta loro: d o v e v a r i c o r d a r e m o l t o c a s a loro. Qui i Greci hanno goduto di una vita florida, dettata dal ritmo di una terra generosa e punteg- giata dalla creazione di proprie postazioni urbane, su tutte Meta- pontion (l'odierna Metaponto, naturalmente). Ancora oggi pos- siamo avere un'idea di come vivevano, se visitiamo le Tavole Palatine, dove sorge l'antico t e m p i o d i H e r a , o i l P a r c o A r c h e o l o g i c o d i M e t a p o n t o , splendidamente posizionato sul Golfo di Taranto: qui, sorpren- dentemente, sono ancora visibili la struttura e la planimetria della città antica, le sue strade, il suo canale che portava al mare e la sua agorà. Un fiorente centro di attività, Metaponto, ma la sua gente, in tipico stile greco, dedi- cava tempo e amore alle arti e alla spiritualità, come dimostra- no i resti di un teatro e di un maestoso tempio apollineo. L a n a t u r a f a d a s f o n d o a l mondo greco della Basilicata, con le acque blu intenso del Mar Ionio che abbelliscono Metapon- to e Policoro, a poca distanza, l u n g o l e 2 0 m i g l i a d i c o s t a regionale. Ma il mare e le spiag- ge della Basilicata sono differen- ti, circondati da pinete ed euca- lipti, il loro verde intenso che si mescola nel cielo e il loro ine- briante profumo che rinfresca anche nella giornata estiva più c a l d a . C h e e s p e r i e n z a , d e v e essere, stare seduti lì e riempirsi di tutto quello. C'è qualcosa di curioso, sapete, sulla Basilicata e sul suo mare: perché pensiamo che sia sempre lo Ionio, il verde gioiello dello Ionio, la strada fluida e cristallina che unisce l'I- talia e la Grecia, ma c'è anche una scheggia di Basilicata sul Tirreno: qui troviamo Maratea, la "Perla del Tirreno", un bellis- simo paese ricco di storia e 44 chiese. Poi c'è Matera, naturalmente, con le sue mura di pietra imbian- cate e i Sassi, che sono patrimo- nio protetto dall'UNESCO, abi- tazioni scolpite nella pietra dove la gente vive dal Paleolitico. Guardando il posto, sembra di essere in Israele: non c'è da stu- pirsi che sia stato usato nei film per rappresentare la Galilea. C'è qualcosa di potente in Matera, qualcosa che va ben oltre l'archi- tettura e la storia, qualcosa che richiama gli spiriti più ancestrali della natura, tutti custoditi in quella pietra bianca e in quelle colline brulle che la circondano. C'è il silenzio che si può sentire, a Matera: e questo è qualcosa di abbastanza raro da provare. Quindi, sì, la Basilicata è bella, ma le cose non sono sem- pre state facili in questa minu- s c o l a r e g i o n e d e l s u d . T r a i tempi dei Greci e quelli di Mate- ra Capitale Europea della Cultu- ra, la regione è stata un diamante grezzo. Per decenni, la Basilicata è s t a t a l a z o n a p i ù p o v e r a d e l Paese e la più isolata; Matera fu interessata dalla malaria fino agli anni '50 e molte persone vivevano in quelli che sono i Sassi, oggi belli e alla moda (molti di essi sono stati trasfor- m a t i i n h o t e l d i f f u s i ) , s e n z a acqua corrente nè elettricità. Un'autentica descrizione della vita nella regione è stata fornita dall'autore e pittore torinese Carlo Levi in Cristo si è Fermato a Eboli, una lettura obbligata per tutti gli amanti della letteratura italiana. L'autore descrive il periodo di forzata segregazione trascorso a Eboli, un piccolo vil- l a g g i o s u l l e m o n t a g n e d e l l a Basilicata, a causa delle sue idee politiche negli anni '30. In qualche modo, uno può pensare, questa lunga storia di bellezza e di povertà, di tesori segreti e di asprezza, deve aver Le mura imbiancate dal sole di Matera sono un patrimonio protetto dall'UNESCO © Kcho | Dreamstime.com Per decennial la Basilicata è stata la zona più povera del paese, la più isolata. Oggi le cose sono diverse, anche a Matera © Laudibi | Dreamstime.com Turismo, sì o no: l'ultimo dibattito italiano? NEWS & FEATURES PERSONAGGI OPINIONI ATTUALITÀ Continua a pagina 7

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