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www.italoamericano.org 21 GIOVEDÌ 27 DICEMBRE 2018 L'Italo-Americano IN ITALIANO | D ante Alighieri e Boccaccio, il Romanticismo con Leopardi e Manzo- ni, Filippo Tomma- so Marinetti e il Futurismo, fino ad arrivare alla Commedia del- l'arte. Grazie allo spettacolo "C'era una volta…" la letteratura italiana e i suoi esponenti più significativi sono entrati alla Champs Charter High School di Van Nuys, dove le talentuose attrici italiane, Silvia Bottini e Serena Limonta, hanno messo in scena quattro rappresentazioni teatrali per i ragazzi che studiano la lingua italiana. La realizzazione di questa proposta culturale è stata possibi- le grazie al sostegno del Conso- lato Generale Italiano a Los Angeles, che ha finanziato il pro- getto, e al supporto di Anna Zep- pieri, incaricata del Consolato Italiano a San Francisco. "Credo fermamente che l'apprendimento della nostra lingua attraverso la creatività e la cultura sia un pre- zioso e stimolante mezzo, sia per gli studenti che per le famiglie, per comprendere il nostro Paese e amarlo ancora di più". Ha sot- tolineato il Console italiano uscente di Los Angeles Antonio Verde. Il progetto è stato promosso in collaborazione con Fondazio- ne Italia, un'organizzazione non- profit che ha lo scopo di divulga- re la lingua e la cultura Italiana in California. "Cerchiamo sem- pre di integrare aspetti della cul- tura italiana nei corsi di lingua. Recentemente grazie al supporto del Consolato, abbiamo potuto organizzare progetti, corsi e workshop incentrati specifica- mente sull'insegnamento dell'i- taliano attraverso la cultura ita- liana". Ci dice Hilary Stern, direttore esecutivo di Fondazione Italia. "Le iniziative includono anche il corso teatrale per bambi- ni "Commedia d'Arte", un corso di italiano per bambini, uno sulla cucina italiana, la musica e i laboratori di opera. Fondazione Italia crede fermamente che esporre gli studenti di lingua ita- liana alla ricca cultura italiana aprirà le menti e potrà ispirare e motivare il loro continuo appren- dimento dell'italiano". Il ciclo di spettacoli ha come personaggio protagonista Carlot- ta, comica di una Compagnia di Giro, giunta in America per caso. Per tornare a casa, in Italia, le servirà l'aiuto degli studenti, che dovranno comunicare con lei in Italiano. In scena ci sarà anche Speranza, interpretata dalla pluri- premiata attrice e ballerina brian- zola Serena Limonta. "Lo spettacolo è stato conce- pito con l'obiettivo di far cono- scere gli autori e le correnti lette- rarie più importanti" ci dice Silvia Bottini, che ha scritto, curato e diretto lo spettacolo. "Abbiamo scelto un approccio teatrale-interattivo, per stimolare l'interesse alla lettura e allo stes- so tempo migliorare l'uso della lingua italiana". Varesina di nascita, ma tra- piantata a Los Angeles, Silvia Bottini ha lavorato per più di quindici anni nei più importanti teatri d'Italia. "L'idea di dram- matizzare testi letterari e portarli nelle scuole mi è venuta per caso quando ero ancora una studen- tessa. Ho collaborato per anni con i licei della mia zona e posso dire che poche cose mi hanno gratificato tanto". Silvia, quale è la storia ricorrente in questi spettacoli? Io interpreto Carlotta mentre Serena Limonta è Speranza. Durante una sagra a Genova dobbiamo preparare le valigie per partire per la tournée, ma Carlotta viene attratta da una barca che la porta in una terra sconosciuta. Le due attrici chie- deranno agli studenti dove si tro- vino, e quando scopriranno di essere in America capiranno di avere un problema perché non parlano inglese. Il loro obiettivo diventerà quindi quello di inse- gnare la lingua e la cultura italia- na in modo che gli studenti le aiutino a tornare a casa. Qual è l'obiettivo di questo spettacolo? Comunicare più cose possibili a questi studenti che studiano una lingua su dei libri. L'idea iniziale era di affrontare gli auto- ri ma si è rivelata una cosa inuti- le perché nell'esame di fine anno gli studenti affrontano argomenti di cultura generale. Quindi abbiamo deciso di fare una via di mezzo: trattare argomenti di let- teratura ma inseriti in un conte- sto più leggero, che è quello cul- turale. Che reazione hanno avuto gli studenti? In generale la reazione degli studenti è positiva, e il progetto è molto funzionale e utile perchè loro capiscono meglio determi- nati aspetti della cultura italiana in questo modo. Obiettivi per il futuro? Per l'anno prossimo l'obietti- vo è dare continuità a ciò che abbiamo già fatto, un po' attra- verso le repliche dei titoli già prodotti e un po' attraverso nuovi spettacoli da creare. Cosa l'ha soddisfatta di più sia come attrice sia come italia- na a LA? Da attrice è molto intrigante cimentarmi nell'ambito della scrittura, della regia e dell'alle- stimento, perché mi occupo di tutto. Non essendo gli studenti dei madrelingua non ho potuto sperimentare tanto quanto avrei voluto, quindi sono dovuta stare attenta alle forme verbali che non studiano, come ad esempio il congiuntivo. Da italiana signi- fica moltissimo, una delle ragio- ni per cui faccio teatro è perché amo la letteratura. Ora che vivo all'estero c'è la volontà di far vivere questi testi. Si legge sem- pre meno, la cultura viene taglia- ta sempre di più, ma ci sono dei testi che non devono morire, non solo per l'importanza storica che hanno ma per la loro bellezza. Oltre a questo c'è anche un progetto per gli studenti più giovani? Sì, il progetto si chiama "Pop- corn club" ed è un cineforum per bambini madrelingua. In questo caso l'idea è quella di far vedere film italiani accompagnati da una presentazione fatta da due perso- naggi: la regista e la venditrice di pop-corn. Cosa ha imparato da questa esperienza? È stato interessante per un'at- trice italiana capire le differenze culturali e i differenti approcci rispetto all'educazione. Essendo uno spettacolo ita- liano… si è parlato anche di cibo? Sì, abbiamo parlato delle fet- tuccine Alfredo e del fatto che non sono italiane. Tanti argo- menti creano un dibatto alla fine. Dopo anni di teatro e di letture poetiche sono molto onorata di poter trasmettere, in terra stranie- ra, cose che sono desuete anche per gli italiani. Mi sento di rap- presentare l'Italia. La letteratura italiana entra nelle scuole di Los Angeles Da sinistrea: Anna Zeppieri, Serena Limonta, Silvia Bottini, Hilary Stern and Stacey Schrader LA COMUNITÀ DI LOS ANGELES Limonta e Bottini durante la rappresentazione