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GIOVEDÌ 10 GENNAIO 2019 www.italoamericano.org 39 L'Italo-Americano ITALIAN SECTION | NOTIZIE SPORTIVE CALCIO MOTORI ALTRI SPORT In Serie A 9 bocciate: nel girone di ritorno sarà possibile un riscatto? 2 del Torino funziona benissimo: tutti sanno cosa fare e si impe- gnano senza mezze misure. Se solo i più talentuosi ritrovassero davvero fiducia e condizione… 9. MILAN 6 - Spazzate vie le incertezze sulla proprietà, tornati i volti storici ai vertici della società, il Milan pensava di poter finalmente lavorare per la rico- struzione definitiva, nonostante i paletti del Fair Play finanziario. N ei primi mes i i Ros s oneri hanno espresso il proprio miglior calcio degli ultimi 6/7 anni, ma hanno raccolto meno di quanto meritassero. Poi sono arrivati gli infortuni in serie e Gattuso è stato costretto a stravolgere i piani tattici. La squadra si è inceppata, perdendo tanti punti in Campionato e s civolando rocamboles camente fuori dall'Europa. I Rossoneri sono comunque a un punto dalla zona Champions e, forse, il peggio è alle spalle. 10. CAGLIARI 6 - Il 13° posto è positivo, ma i punti dalla zona retrocessione sono solo 3. Il Champions dello scorso anno, nonostante una stagione memo- rabile, ha pesato e seguita a pesa- re. La squadra - anche in virtù di un mercato non particolarmente ispirato - ha perso quella spen- sieratezza e prolificità che, nel- l'ultima stagione, avevano dav- vero esaltato. Inzaghi ha qualche alternativa a disposizione, ma si è anche ritrovato con titolari meno esplosivi rispetto alla sta- gione 17/18. La qualità resta ele- vata, per cui, pur con minor alle- gria e sicurezza del passato, i Biancocelesti sono comunque quarti in classifica. 8. TORINO 6,5 - Belotti non si sveglia. Zaza non ingrana. Sansone è stato bocciato (ed è passato al Bologna). Iago Falque ha avuto troppi acciacchi. Eppure il Torino c'è ed è nono con merito. Il lavoro di Mazzarri è stato enorme visto che, anche non avendo grandi risposte dalle proprie stelle, i Granata risultano sempre difficili da battere. Il 3-5- STEFANO CARNEVALI all'ultima giornata. Di certo ha pesato non poco la scarsa salute del bomber Pavoletti, così come il grave infortunio di Castro. Maran sta lavorando bene, ma la sensazione è che servano più alternative offensive per raggiun- gere la permanenza in Serie A. 11. GENOA 6 - Piatek è stato la grande sorpresa della stagione. Il polacco si è confermato attac- cante di razza e sta lottando gomito a gomito con le punte delle 'big' per restare in vetta alla classifica dei marcatori. Eppure il Genoa è 14°, a sole tre lunghezze dalla Spal terz'ultima. Hanno certamente pesato i tre cambi in panchina: Ballardini è stato esonerato quando tutto andava per il meglio. Juric ha nuovamente deluso, anche se si è dovuto misurare con un calenda- rio difficilissimo, pareggiando in casa della Juventus. Prandelli sta cercando di costruire qualcosa di meno banale e più propositivo rispetto a quanto proposto dal G rifone negli ultimi anni. Basterà a soddisfare Preziosi? Cagliari ha alternato due velocità di marcia molto differenti. In alcune s ettimane è s embrato pronto per un vero salto di qua- lità, in altre è sembrato condan- nato a lottare per la salvezza fino M editare sul latte versato è utile se si spera in un riscatto nel girone di ritorno. Con il campionato al giro di boa, 9 squadre faticano a tenere il passo. Ecco le "boccia- te" di Serie A: 12 . FI OR EN TI N A 5,5 - Dopo un avvio apprezzato dai media, più che realmente positi- vo, la giovane squadra di Pioli, seppur ricca di talento, è andata via via spegnendosi. C'è poco di esaltante. I Viola sono decimi e prendono pochi gol ma offrono di rado un calcio godibile. Di certo pagano la brutta stagione di Simeone e il mancato ritrovarsi di Pjaca. Lafont, presentato come portiere di sicuro avvenire, fatica a mantenere le aspettative. Il pro- blema sembra essere di organico, con una rosa che abbonda nei ruoli offensivi, per lasciare molto scoperta la zona nevralgica del campo. 13. SASSUOLO. 5,5 - Ci si aspettava decisamente di più. Sia per il credito di cui meritatamen- te godeva De Zerbi, sia per la campagna estiva di rafforzamen- to. I problemi fisici di Boateng non bastano a giustificare il bru- s co ridimens ionamento dei Neroverdi che, dopo un avvio di stagione scoppiettante, si sono ingrigiti, sino a diventare una squadra 'normale', che ha perso facilità di gioco senza acquisire significativa solidità difensiva. 14. U D I N ES E 5,5 - Velazquez il 'predestinato' non ce l'ha fatta: l'allenatore forte- mente voluto dai Pozzo non ha 'mangiato il panettone', nono- stante la sua Udinese avesse fatto vedere qualcosa di buono (in particolare l'esplosione di De Paul, finalmente collocato in campo in modo adeguato). A metà novembre è arrivato Nicola, certamente meno propo- sitivo, ma molto più pragmatico dello spagnolo. L'Udinese ha cambiato faccia, riprendendo a muovere la classifica con più continuità, anche a costo di risul- tare meno bella e divertente. 15. SPAL 5,5 - La Spal dà molto spesso la sensazione di raccogliere meno di quanto meri- ti. I Biancoazzurri s ono una squadra organizzata e fisica, che pratica a memoria il calcio di Semplici. Il credo dell'allenatore toscano è un mix di buon senso e realismo: con lui la Spal cerca di sfruttare al massimo le qualità principali dei suoi calciatori. Petanga, l'acquisto più oneroso del club, sta disputando un buon torneo, ma resta un attaccante più di manovra che di realizza- zione. Rispetto allo scorso anno - e nonostante sia stato affiancato da un centravanti 'servizievole' - sta mancando il contributo in zona gol di Antenucci. La sensa- zione, comunque, è proprio che la Spal spenda molto per ottenere poco. In ottica salvezza, una ten- denza molto pericolosa. 16. EMPOLI 5,5 - P er l'Empoli si può fare un discorso analogo alla S pal. I tos cani hanno raccolto molto meno di quanto seminato. Rispetto al dinamismo prodotto dagli uomi- ni di S emplici, il calcio di Andreazzoli era maggiormente imperniato su qualità e propositi- vità: divertente, ma forse poco funzionale per la lotta salvezza. Nonostante gli elogi ricevuti di sovente, Andreazzoli è stato sostituito da Iachini che ha subi- to messo in campo qualità 'guer- riere', rendendo la squadra più cinica e cattiva. 17. ROMA 5 - Di consolante - oltre al passaggio del turno in Champions - c'è solo la classifi- ca, che vede la Roma al sesto posto. Per il resto i problemi sono davvero numerosi. La squa- dra sembra essere stata costruita malamente, con ruoli in cui c'è sovrabbondanza (esterni d'attac- co) e reparti decisamente lacuno- si. Si sono perse certezze - la difesa su tutte: salvata più volte da Olsen, rivelatosi assolutamen- te all'altezza, è divenuta uno dei punti deboli della Roma -, ci sono giocatori il cui mancatoren- dimento è un mistero (Pastore, Perotti e soprattutto Schick) e i leader sono in difficoltà (De Ros s i s pes s o infortunato, Kolarov vede l'età avanzare, Dzeko è umorale). Mancano cer- tezze tattiche (Di Francesco non pare più avere il polso della situazione) e manca carattere (troppe le clamorose rimonte subite). Eppure la qualità c'è e la classifica - comunque positiva - lo dimostra. 18. FR OS I N ON E 5 - A l netto di un organico piuttosto modesto, gli sforzi profusi per mesi da Longo non sono stati soddisfacenti. Per troppo tempo il Frosinone ha preso 'imbarca- te', apparendo come una squadra inadatta alla categoria. Qualche risultato positivo non ha salvato la panchina dell'ex calciatore del Torino, che ha lasciato spazio a Baroni. L'avventura dell'ex Benevento non si prospetta sem- plice, ma la salvezza resta a 'sole' 6 lunghezze. 19. BOLOGN A 4,5 - Il Bologna è stata, sin qui, la squa- dra più grigia del torneo. Enorme fatica nel segnare, difesa inade- guata, gioco zoppicante, 'stelle' dal rendimento ins ufficiente (Dzemaili, Destro) e terz'ultimo pos to pres s oché inevitabile. Inzaghi non molla e, in qualche modo, pare avere ancora lo spo- gliatoio dalla propria parte. Di certo serve una svolta all'insegna della qualità degli interpreti. 20. CHIEVO 4 - Cominciata con la penalizzazione e prosegui- ta (dopo l'esonero di D'Anna) con la disastrosa parentesi di Ventura, la stagione del Chievo pare davvero maledetta. Qualcosa si è mosso con l'arrivo di Di Carlo in panchina e con il risveglio della vecchia guardia, guidata dall'inos s idabile Pellissier. Difficile, però, evitare quella che sembra una retroces- sione ormai già scritta. SEGUE DA PAGINA 42 Il tecnico del Genoa (ed ex ct della Nazionale) Cesare Prandelli Il tecnico della Fiorentina Stefano Pioli