L'Italo-Americano

italoamericano-digital-1-10-2019

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GIOVEDÌ 10 GENNAIO 2019 www.italoamericano.org 25 L'Italo-Americano IN ITALIANO | Q uasi tutti coloro che hanno viaggiato in Italia s ono s tati esposti a un con- sumato cliché: "l'I- talia nascosta". Bene, lasciatemi dare un po' di vita a quel cliché. Ho intenzione di scrivere dell'I- talia nascosta, ma qui a Orange County, proprio sotto il nostro naso, a San Clemente. Questo è un pezzo, o dovrei dire una palli- na, di un'Italia così lontana dai sentieri battuti, che il vostro Gps non riuscirà a trovarla. Ma prima vorrei iniziare con quello che gli attenti lettori de L'Italo-Americano già conoscono: l'articolo informativo di Rita Cipalla sul numero del 27 luglio 2018 de L'Italo-Americano sulla regina del gelato italiano a King County, Seattle, Maria Coassin. Come ha spiegato Rita nel suo articolo, per oltre ven- t'anni Maria è stata la propri- etaria di Gelatiamo, una gelateria italiana nel centro di Seattle. Maria è nata a Maniago, una pic- cola città del Friuli Venezia. Come mi ha spiegato a pranzo, l'altro giorno, lei viene da una lunga discendenza (circa duecen- to anni) di fornai nella sua famiglia. Volendo reinventare se stessa, ma onorare l'antica eredità della sua famiglia, ha deciso di portare l'autentico gelato italiano a Seattle. Ma come ho saputo poche settimane fa da una mia amica, la sua influenza e le sue abilità artigiane italiane si stanno estendendo ben oltre il Pacifico nord-occidentale fino a un'en- clave nascosta a San Clemente, dove vivo. Negli ultimi dieci anni, Maria ha viaggiato fino a San Clemente per Equipment & Concepts, gestito dall'affascinante e intraprendente "partnership" dei proprietari Tom e Colleen Graves. Negli ultimi vent'anni i Graves hanno importato dall'I- talia macchine da gelato Bravo. Nel loro inventario ci sono altre macchine di altissima tecnologia, una progettata da un ingegnere italiano che produce non solo gelato, ma una varietà di creme pasticcere e di creme per dolci e altri dessert. Basta premere il pulsante giusto e la macchina fa il resto. Ma occorre molto più di una macchina digitale per fare un gelato. Tom mi ha informato che circa dieci anni fa, lui e Colleen hanno partecipato ad una fiera in Italia e incontrato per caso Maria. Ciò che si è sviluppato dopo il loro incontro casuale non è stato per caso. Da allora, Maria ha viaggiato verso sud fino alla sede dei Graves, dove porta a San Clemente quella speciale particolarità della cultura ital- iana. Tiene seminari di due giorni su come fare un autentico gelato italiano per quanti vorreb- bero aprire un negozio. Quando Tom e Maria si incontrarono quel giorno in Italia, si capirono immediata- mente. Ben presto scoprirono di condividere la passione per ono- rare la cultura italiana attraverso la creazione di un autentico gela- to italiano. Tom ha persino ammesso che, a volte, lui e Maria non sono d'accordo su certe procedure. Ma questi dis- accordi a breve termine nascono solo dalla passione per farlo nel modo giusto. Questa passione è stata evi- dente durante la prima settimana di dicembre, quando Tom mi ha invitato nella sede sua e di Colleen di Equipment & Con- cepts per partecipare a uno dei seminari di Maria rivolta ad una classe di circa una dozzina di entusiasti e fiduciosi imprendi- tori del gelato. Ha detto che ci sarebbero stati molti assaggi e che avrei persino potuto portare a casa del gelato. Come resistere? Devo aggiungere che c'erano Francesca Sartori, v.p. per la distribuzione delle mac- chine da gelato Bravo nel Nord America, e anche Petra Cor- nelius, Operations Manager di Gelato Paradiso, San Diego, Laguna Beach e Newport Beach. Gelato Paradiso di Petra è nato anni fa grazie a due siciliani e ora lei è l'unica proprietaria del- l'azienda, che è cresciuta in tutta la regione con quattro sedi in meno di dieci anni. Quando sono entrato in Equipment & Concepts ho trova- to un'azienda completamente attrezzata per la produzione del gelato, dalle macchine per il gelato, ai congelatori rapidi, alle vetrine, a tutti gli altri accessori necessari. Dovevo ricordarmi che non ero in Italia. Ma le attrezzature e le macchine ad alta tecnologia sono solo la fine del processo, non l'inizio. È qui che entrano in gioco i lunghi anni di esperienza di Maria. Quando sono arrivato, Maria stava discutendo davanti a una classe di entusiasti ascoltatori. Ero invidioso: gli studenti dei miei corsi di letteratura non ascoltano mai le mie lezioni con così tanta attenzione. Ha elenca- to gli ingredienti e la cura che servono per fare un gelato auten- tico, non solo una rozza imi- tazione dell'originale. Le basi degli ingredienti erano tutte intorno a me. Ero circondato da ciotole di limoni freschi, pere e mandarini. Ciò che fa un buon gelato è fondamentale per tutta l'autentica cucina italiana: ingre- dienti freschi e di stagione. Tut- tavia, come ho imparato, Maria ha segreti del mestiere che non vanno rivelati al di fuori del suo seminario. Mentre guardavo, con la guida di Maria, i suoi studenti hanno cominciato a preparare il gelato davanti ai miei occhi: da Aperol e zucca a stracciatella e zabaione. Questo è stato tra i miei incarichi di scrittura più difficili: come potevo presumere di scrivere della lezione di Maria e della produzione dei suoi stu- denti senza copiosi aiuti di gela- to? Da appassionato di ciò che è vero in Italia, devo ammettere che la passione di Maria e dei Una pallina d'Italia nascosta a San Clemente nella Orange County Graves ha dato i suoi frutti. Ma qui c'è di più del solo gelato. L'abilità artigiana di Maria la collega anche a quei milioni di italiani che arrivarono in America prima del 1945. Riporta agli immigrati che hanno portato una vasta gamma di pro- fessionalità in America, da cuochi, viticoltori, muratori, agricoltori e calzolai a dottori e avvocati, dentisti, notai, musicisti, professori universitari e prelati, che fondarono alcune delle più grandi università amer- icane. Dalla Grande migrazione, a partire dal 1870 fino ad oggi, tutti gli immigrati italiani hanno influenzato il contenuto della cultura americana, in particolare la dieta americana. Gli agri- coltori italiani hanno introdotto verdure mai coltivate in Ameri- ca. C'è un menù nei ristoranti americani senza un piatto di pasta? I ristoranti di lusso sono tutti dotati di forni a legna, che prima del 1945 punteggiavano il paesaggio occidentale ovunque si trovassero gli immigrati ital- iani. Con la sua gelateria, Maria è un'estensione della tradizione dell'immigrazione italiana, in particolare dei prodotti culinari italiani introdotti nella dieta americana. P uoi indos s are o pers ino guidare un prodotto a marchio italiano, ma nulla è più vicino all'anima della cultura italiana del caffè e del cibo. Maria e i Graves hanno portato un'auten- tica "pallina" di cultura italiana a Big Orange. Gelato italiano autentico, made in Orange County Maria Coassin insegna a tanti studenti volenterosi come fare il vero gelato LA COMUNITÀ DI ORANGE COUNTY

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