Since 1908 the n.1 source of all things Italian featuring Italian news, culture, business and travel
Issue link: https://italoamericanodigital.uberflip.com/i/1075326
www.italoamericano.org 15 L'Italo-Americano IN ITALIANO | GIOVEDÌ 24 GENNAIO 2019 GRAND TOUR VIAGGI ITINERARI TERRITORIO U nasconde dentro una baracca nei boschi lungo il fiume Po. Ha una tela, un cavalletto, una borsa di colori e una smorfia di dolore, ma si sente in qualche modo protetto. Quando alza lo sguardo, i suoi occhi sono pieni di follia. Arrivata nel paese di Gualtieri, a 15 miglia da Reggio Emilia, mi rendo conto di essere circondata dal Geist, dal fantas- ma o dallo spirito di Antonio Lig- abue. Il maestro visionario dell'arte naif è nato a Zurigo nel 1899 da madre italiana e padre sconosciu- to, ma è vissuto a Gualtieri dal 1919. Esattamente 100 anni fa, fu esiliato qui dopo essere stato espulso dalla Svizzera a causa dei segni della sua follia mentale. A Gualtieri, "al Toni el matt" (Tony il pazzo), come veniva chiamato nel villaggio, sperimen- tò l'esistenza tra il terrore e l'es- tasi fino al momento in cui morì nel 1965. I risultati della sua immagi- nazione allucinata sono infusi nelle sue opere d'arte che ammiro nella Fondazione Museo Antonio Ligabue, a Palazzo Bentinvoglio. Gli oggetti eterni della vita quotidiana di Antonio sono il banco di nebbia che si srotola sul leggendario fiume, le baracche nella pianura alluvionale e i fie- nili dove si sentiva al sicuro. Sono i pollai in cui parlava con i polli, "trasformandosi in essi", come ricorda Cesare Zavattini quando ha lavorato alla sceneg- giatura dell'iconico film tv Liga- bue, diretto nel 1977 da Salvatore Nocita con il carismatico Flavio Bucci nel ruolo principale. Gli italiani amano davvero quel film: cattura le modalità psi- cologiche contrastanti, tra terrore e gioia, di una metamorfosi. "Ho trovato Antonio nei boschi in cui viveva, perché si sentiva diverso e rifiutato e non era facile avvicinarsi a lui", ha detto il pittore Marino Mazzacu- rati a proposito del loro primo incontro nel 1929. Mazzacurati, noto artista de La Scuola Romana, ha aiutato e sostenuto Ligabue. Gli ha dato gli strumen- ti per diventare un pittore com- pleto. "La Fondazione Museo Anto- nio Ligabue sta lavorando ad una mostra unica in occasione del centenario dell'arrivo del pittore a Gualtieri", afferma Marcello Stecco, vice sindaco di Gualtieri e assessore alla Cultura e al Tur- ismo. L'incantesimo quasi religioso legato al pittore attira i turisti. "Negli ultimi 4 anni abbiamo accolto 60 mila visitatori ed è un risultato incoraggiante", afferma Stecco. Ma un'altra grande attrazione di Gualtieri è la rinascimentale piazza Bentinvoglio che per prima ha dato fama al paese, e per una buona ragione. È così vasta, diversa e antica, ma è anche simbolo di pianificazione razionale, moderna e funzionale. Gualtieri per molti aspetti è un luogo di meditazione, una desti- nazione da viaggio lento, lontano dai sentieri battuti dove non devi aver paura di uscire dalla tua comfort zone e sfidare l'es- ploratore che c'è in te. Il fiume Po mi sfiora. Affasci- nante, schiarisce le idee. Questo incantevole paese di 6.700 abitanti ha dato alla luce il grande costumista Umberto Tirelli, il cui lavoro ha avuto una profonda influenza sullo stile del cinema moderno. Credeva che i drammi storici dovessero ambire a un livello superiore di accu- ratezza visiva e che i suoi costu- mi incarnassero davvero quella visione. Ha avviato il suo atelier di costumi teatrali e cinematografi- ci, la Tirelli Costumi, a Roma, nel 1964 con due macchine da cucire, cinque sarte, una modista, una segretaria e un magazziniere. Tirelli si autodefiniva "un archeologo della moda". Era un appassionato collezionista di abiti storici antichi, che cercava nei mercatini delle pulci, negli arma- di e nelle soffitte delle più grandi famiglie di Roma. Negli anni '60, il costumista vincitore dell'Oscar Piero Tosi, che oggi ha 91 anni, e il regista Luchino Visconti invitarono Tirelli a lavorare al loro capola- voro Il Gattopardo con Claudia Cardinale, che mostra una vita sottile nel finale della lunga scena del ballo. Visconti sarà il princi- pale promotore di Tirelli in segui- to, in produzioni come Morte a Venezia e Ludwig. La Tirelli Costumi ha collabo- rato con altri grandi registi ital- iani, da De Sica e Pasolini a Felli- ni, a Mauro Bolognini e Zeffirelli, ma anche con il meglio dei registi americani. Il maestro, originario di Gualtieri, morì nel 1990 ma il suo atelier di gran valore continua a fare costumi che vincono del- l'Oscar. È stato premiato con 17 premi Oscar. Nella collezione di 170.000 pezzi, si possono trovare gli incredibili costumi disegnati da Gabriella Pescucci per L'età del- l'innocenza di Martin Scorsese (Oscar 1994), i costumi disegnati da Ann Roth per Il paziente inglese di Anthony Minghella (Oscar 1997) e i costumi diseg- nati da Milena Canonero per Maria Antonietta di Sophia Cop- pola (Oscar 2006). Anche Mel Gibson ha utilizzato i Tirelli Cos- tumi in La Passione di Cristo, dato il suo assoluto impegno per l'autenticità e il realismo. L'at- tuale direttore di Tirelli Costumi, Dino Trappetti, non smette di richiamare l'attenzione, la direzione e l'applicazione della filosofia del maestro Tirelli. "Anche Trappetti ama Gualtieri", afferma Stecco. La donazione artistica della Tirelli- Trappetti al Comune di Gualtieri comprende un'importante collezione di dipinti realizzati da De Chirico, Balthus, Manzù, "tutti amici molto intimi di Tirelli", afferma Stecco. "Tirelli aveva un legame spe- ciale con Gualtieri", dice. "Era un cittadino del mondo senza dis- togliere il suo cuore dal luogo di nascita. E alcuni dei suoi parenti vivono ancora qui". E i Gualtieresi onorano la sua memoria. L'anno scorso, che ha segnato il centenario della sua nascita, hanno commemorato la sua carriera attraverso una mostra antologica di successo tenutasi a Palazzo Bentinvoglio e intitolata 'Umberto Tirelli. Ritorno a Gualtieri'. "Gli piaceva tornare a Gualtieri con il suo amico Mar- cello Mastroianni che viveva nel- l'edificio Art Nouveau in Via Pompeo Magno a Roma, sede storica della Tirelli Costumi". Umberto Tirelli, famoso creatore di costumi cinematografici, viene da Gualtieri Piazza Bentivoglio, il gioiello Rinascimentale di Gualtieri Gualtieri: tracce di arte, genio e follia sulla pianura alluvionale