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GIOVEDÌ 7 FEBBRAIO 2019 www.italoamericano.org 35 L'Italo-Americano ITALIAN SECTION | SOCIETÀ & ATTUALITÀ CRONACHE NOVITÀ EVENTI Cresce l'export agroalimentare dei prodotti Made in Italy in Usa Il Cioccolato di Modica Igp ha il primo 'Passaporto digitale' " Sarà un 2019 davvero impor- tante per il sistema Italia negli Stati Uniti d'America", ha detto Maurizio Forte, direttore dell'Istituto per il Commercio Estero di New York e coordina- tore della rete Usa. Olio d'oliva, pasta, formaggi, acque minerali, vino e aceto bal- samico sono i settori produttivi in cui l'Italia ad oggi conferma la sua leadership mondiale come fornitore per gli Stati Uniti. Il quadro dei primi dieci mesi del 2018, certifica che il paniere agroalimentare italiano negli Usa, rispetto al valore dei 4,8 miliardi di dollari raggiunto nel 2017, tra gennaio e ottobre del 2018 si è attestato a 4,3 miliardi, confermando un trend di crescita del 9,5%, migliore rispetto al +5,4% del 2017, con una impor- tante componente del 40% costi- tuita dal vino, il cui valore per l'export è arrivato al 1,65 miliar- di $. Da segnalare, inoltre, che le importazioni Usa dall'Italia di gelato, prodotti da forno e caffè s ono in cres cita, e hanno un valore complessivo di circa 220 milioni di dollari nei primi dieci mesi del 2018. Primato mondiale per l'Italia delle Dop T ecnologia con contrasse- gno e app a garanzia di origine, autenticità e infor- mazioni di prodotto. È stato pre- sentato il Cioccolato di Modica Igp quale primo prodotto ad Indicazione Geografica con il "Passaporto Digitale". Questa soluzione ha l'obietti- vo di permettere ad aziende e consumatori una verifica imme- diata delle informazioni di filiera e dell'autenticità del prodotto fornendo tutte quei necessari strumenti utili alla tutela e alla promozione delle produzioni del nostro Paese contro l'Italian Sounding e la contraffazione del made in Italy. Il contrassegno personalizzato è apposto su ciascuna confezione ed è collegato all'app gratuita "Trust Your Food", ideata per permettere al consumatore di accedere al Passaporto Digitale. Il sistema può essere integrato con soluzioni Blockchain, anche di Csqa, garantendo il controllo dell'intera filiera, la qualità e la provenienza dei prodotti agroali- mentari, una ottimizzazione nel sistema di gestione dei dati e assicurando la massima tutela per consumatori e produzioni agroalimentari di qualità. Crolla la produzione italiana di olio d'oliva A ncora primato mondiale per l'Italia che conta 822 prodotti a marchio DOP, IGP, STG registrate a livello europeo s u 3.036 totali nel mondo: nel 2018 sono stati regi- s trati in Italia la P itina IG P (F riuli-V enezia G iulia), il M arro ne di S erino IG P (Campania), la Lucanica di Picerno IGP (Basilicata) e il Cioccolato di M odica IG P (Sicilia). Non solo: per la prima volta supera i 15,2 miliardi di euro di valore alla produzione per un contributo del 18% al valore eco- nomico complessivo del settore agroalimentare nazionale. Se il settore agroalimentare italiano ha visto crescere il proprio valore del +2,1%, il settore delle DOP IG P ha ottenuto un ris ultato migliore pari al +2,6%. Continua a crescere anche l'export delle IG made in Italy che raggiunge gli 8,8 miliardi di euro (+4,7%) pari al 21% del- l'export agroalimentare italiano. Bene anche i consumi interni nella grande distribuzione che continuano a mos trare trend positivi con una crescita del +6,9% per le vendite Food e del +4,9% per il Vino. Il s ettore F ood s fiora i 7 miliardi di valore alla produzione e 3,5 miliardi all'export per una crescita del +3,5%, mentre rag- giunge i 14,7 miliardi al consu- mo con un +6,4% sul 2016. Il comparto Wine vale 8,3 miliardi alla produzione (+2%) e 5,3 miliardi all'export (su un totale di circa 6 miliardi del settore). Il Sistema delle DOP IGP in Italia coinvolge 197.347 operato- ri e garantisce qualità e sicurezza anche attraverso una rete che conta 275 Consorzi di tutela e oltre 10mila interventi effettuati dagli Organismi di controllo pubblici. Non esiste neanche una pro- vincia in Italia in cui non vi sia una ricaduta economica delle filiere IG. Le analisi territoriali sugli impatti economici per pro- vincia italiana dei prodotti DOP IGP, mostrano un comparto che coinvolge capillarmente tutto il P aes e anche s e primeggiano Veneto e Emilia-Romagna. Nel nord si concentrano i distretti più rilevanti economicamente e le prime 4 regioni fanno il 65% del valore totale delle IG ma è Parma la provincia più "ricca". L e esportazioni di ortofrutta Made in Italy sono crollate del 12% nel 2018 su valori minimi dell'ultimo decennio sotto i 4 miliardi di chili. Non solo. Nel 2019 si dirà addio a 6 bottiglie di extravergi- ne Made in Italy su 10 sugli scaf- fali dei supermercati per effetto del crollo del 57% della produ- zione che scende ad appena 185 milioni di chili, su valori minimi degli ultimi 25 anni. Colpa della drammatica situazione degli ulivi italiani colpiti dai cambiamenti climatici, dal propagarsi inarre- stabile della Xylella e dalla con- correnza sleale provocata dalle importazioni low cost spacciate per italiane. In particolare sono le regioni del Sud ad accusare le perdite maggiori, con la Puglia, che da sola rappresenta la metà della produzione nazionale, colpita da una flessione stimabile attorno al 65%, a causa delle gelate mentre continua inarrestabile la diffusio- ne della Xylella che si stima abbia già determinato perdite per 1,2 miliardi di euro. Con il crollo della produzione nazionale, sono le importazioni dall'estero con aumenti record degli arrivi dalla Tunisia che fanno regis trare un balzo in quantità di quasi il 150% secon- do le proiezioni Coldiretti su dati Istat relative ai primi dieci mesi del 2018. Aumenta così il rischio di frodi e sofisticazioni a danno del vero Made in Italy che colpi- scono i produttori agricoli e i consumatori. Nel settore della frutta, il dato peggiore è quello delle mele che crollano in quantità del 41% rispetto al 2017. Va male anche per i kiwi che perdono il 16% mentre l'uva limita i danni a un - 3%. Pessimo il risultato delle pesche che incassano un decre- mento del 30%. Tra gli agrumi, profondo rosso per le clementi- ne, con un calo del 33%, mentre i limoni tengono con un -3%. V a ricordato che gli S tati Uniti sono il principale mercato di riferimento per il Made in Italy fuori dall'Unione Europea collocandosi al terzo posto tra i principali italian food buyer dopo Germania e Francia. Il vino risulta essere il prodotto più get- tonato dagli Usa, davanti a olio, formaggi e pasta. Il valore dell'export vinicolo italiano negli Usa è arrivato a 1,65 miliardi $ Il cioccolato di Modica usa una particolare lavorazione a freddo