L'Italo-Americano

italoamericano-digital-2-7-2019

Since 1908 the n.1 source of all things Italian featuring Italian news, culture, business and travel

Issue link: https://italoamericanodigital.uberflip.com/i/1080111

Contents of this Issue

Navigation

Page 22 of 39

23 GIOVEDÌ 7 FEBBRAIO 2019 www.italoamericano.org L'Italo-Americano IN ITALIANO | L a città collinare di Pe- rugia è conosciuta per il suo patrimonio artis- tico e culturale, dalla Galleria Nazionale del- l'Umbria all'Umbria Jazz festival. Oggi, due laboratori a conduzione familiare nel centro storico della città stanno facendo la loro parte nel preservare le arti tradizionali che stanno rapidamente scom- parendo. Il Laboratorio Giuditta Brozzetti è specializzato nei carat- teristici tessuti a mano; lo Studio Moretti Caselli si dedica alle ve- trate artistiche. Entrambi si impeg- nano a utilizzare tecniche auten- tiche e a preservare i disegni tradizionali, integrando allo stesso tempo nuovi processi e tecnologie. Giuditta Brozzetti Vale la pena fare un giro nel Laboratorio Brozzetti. Lo studio è situato nella chiesa romanica sconsacrata di San Francesco delle Donne, costruita nel 1212. Ad un certo punto divenne convento e poi scuola per ragazze, ed è la chiesa francescana più antica di Perugia. Sotto i suoi magnifici soffitti a volta ci sono telai a pedali in legno del XVIII e XIX secolo, che fanno clic e clac per ore ogni giorno per creare tessuti di lusso in cotone, lino, cashmere e seta. Gli intricati motivi sono tessuti a mano, utiliz- zando disegni originali del periodo medievale e rinascimentale che in- corporano il simbolo della città di Perugia, il grifone, insieme a uc- celli, melograni, unicorni e motivi floreali. I telai sfoggiano una serie di splendidi prodotti tessili artis- tici, da arazzi e tovaglie a tendaggi per finestre e copriletti. Lo studio è stato fondato nel 1921 da Giuditta Brozzetti, che si era ispirata alle contadine umbre che aveva visto fare tessuti in casa, creando i propri disegni personali, un lavoro manuale che nasceva dalla necessità, non per hobby. Lo studio da lei fondato si dedica da allora alla produzione di tessuti tradizionali umbri di alta qualità. Brozzetti ha tramandato l'arte at- traverso le donne della sua famiglia, con ogni nuova gener- azione che aggiunge il proprio stile personale. Con la fine del 20° secolo, è diventato sempre più difficile pro- durre questi tessuti ad alta richi- esta di manodopera e nel 1993 lo studio ha chiuso i battenti. A quel tempo, la pronipote di Giuditta, Marta Cucchia, era una stu- dentessa a Milano. Cucchia tornò a casa a Perugia, apprese l'arte e riaprì il laboratorio Brozzetti nel 1995, trasferendolo nella sede at- tuale l'anno seguente. "Devi amarlo", ha detto Cucchia. "Deve essere la tua passione". Oggi, il Laboratorio Brozzetti è uno dei pochi studi rimasti in Italia ad utilizzare antiche cornici jacquard. Nonostante la rep- utazione internazionale, il futuro del laboratorio rimane incerto. "Quando la mia bisnonna aveva lo studio, c'erano 35 lavoratori", ha detto Cucchia. "Ho tre aiutanti oggi. In Italia, come altrove, è in- credibilmente difficile guadag- narsi da vivere facendo l'artista". Moretti Caselli Lo Studio Moretti Caselli è un'azienda di famiglia arrivata alla quinta generazione che, come Giuditta Brozzetti, è stata traman- data di madre in figlia. Nascosto in una strada tranquilla, il labora- torio si trova in una residenza quattrocentesca appartenuta alla potente famiglia dei Baglioni di Perugia. Come per lo spazio Brozzetti, lo studio Moretti Caselli è come un museo, pieno di mobili antichi, strumenti mu- sicali, dipinti, persino un'ar- matura. Lo studio è stato fondato nel 1859 da Francesco Moretti, coa- diuvato dal nipote Ludovico Caselli. La coppia divenne famosa per le vetrate create per le catte- drali di Perugia e Orvieto e per la Basilica di Santa Maria degli An- geli ad Assisi. "Francesco Moretti ha studiato sia l'arte che la scienza, in parti- colare la chimica, per realizzare il vetro", ha dichiarato Giorgio Panduri, la cui moglie Anna Falsettini è una diretta discen- dente della famiglia. "Era deter- minato a trasformare il vetro col- orato in una vera arte e non solo in un mestiere". Il processo comincia con gli schizzi iniziali del disegno, che vengono trasferiti in disegni a grandezza naturale. Una volta se- lezionato il vetro, inizia il processo di taglio. I colori sono scelti in base alla luce e alla col- locazione del pezzo finale. Moretti morì nel 1917 e Caselli nel 1922. Dopo la morte di Caselli, due delle sue cinque figlie, Rosa e Cecilia, contin- uarono la tradizione di famiglia. Le figlie erano incredibilmente talentuose e hanno assunto molte commissioni importanti. Una delle loro opere più famose è la ricreazione in vetro colorato del capolavoro di Leonardo da Vinci, "L'Ultima Cena", creato per il grande mausoleo di Forest Lawn a Glendale, in California. Il progetto era stato ispirato da un viaggio in Italia del 1924 fatto dal fondatore di Forest Lawn Hu- bert Eaton, durante il quale aveva visto il dipinto di Leonardo grave- mente danneggiato. Preoccupato che il capolavoro sarebbe andato perduto per sempre, gli venne l'idea di ricrearlo in vetro colorato. Ad Assisi, aveva sentito parlare del lavoro di Moretti Caselli. Si incontrò con Rosa e le offrì la commissione. Il progetto richiese quasi sette anni per essere completato, tre anni in più rispetto all'opera orig- inale di Leonardo. Misurando 30 piedi di lunghezza e 15 piedi di altezza, l'installazione in vetro colorato non è solo un risultato artistico, ma anche un'impresa in- gegneristica. Fu inaugurato a For- est Lawn nel 1931. Oggi, visitando lo studio Due laboratori familiari di Perugia rinnovano le arti del patrimonio culturale Moretti Caselli, si può essere ac- colti da Giorgio e Anna, che hanno tramandato l'arte alle figlie Elisabetta e Maddalena. Il tour in- clude l'area laboratorio con le sue vernici, i forni e gli strumenti. Ve- drete esempi di commissioni pas- sate, incluso il magnifico ritratto in vetro della Regina Margherita. Creato da Francesco Moretti per dimostrare le potenzialità del vetro colorato, il ritratto combina luce e colore in modo tale che giurereste di guardare un det- tagliato dipinto ad olio e non un'- opera eseguita in vetro. Lo studio esegue anche restauri in vetro colorato, impie- gando tecnologie moderne quando necessario. Ogni fase del processo di restauro richiede una ricerca approfondita per consen- tire allo splendore dell'opera orig- inale di prendere vita. Entrambi gli studi sono aperti al pubblico. Giuditta Brozzetti è aperta dal lunedì al venerdì. Moretti Caselli è aperto con orario limitato il martedì e il giovedì, su appuntamento in altri giorni. Giuditta Brozzetti, Via Tiberio Berardi 5/6, Perugia: www.brozzetti.com Moretti-Caselli, Via Fatebene- fratelli 2, Perugia: www.stu- diomoretticaselli.it Situato in una casa risalente al 15mo secolo, lo Studio Moretti Caselli, con i suoi mobili antichi e le sue pareti riccamente dipinte, fa da eco alla storia stessa di Perugia (Dale Smith) Anna Falsettini, nipote di Rosa Caselli, offre una breve storia della sua famiglia e un' introduzione al laboratorio di lavo- razione del vetro (Dale Smith) SOCIETÀ & CULTURA PERSONAGGI PATRIMONIO TERRITORIO

Articles in this issue

Links on this page

Archives of this issue

view archives of L'Italo-Americano - italoamericano-digital-2-7-2019