L'Italo-Americano

italoamericano-digital-2-7-2019

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GIOVEDÌ 7 FEBBRAIO 2019 www.italoamericano.org 5 L'Italo-Americano IN ITALIANO | Q uesto, più di ogni altro prima d'ora, è l'anno di Leonardo da Vinci, poichè celebriamo il 500° anniversario della morte, avvenuta ad Amboise (Francia) il 2 maggio 1519. Leonardo, allora, aveva 67 anni. Aveva lasciato l'Italia circa tre anni prima, quando il suo mecenate, Giuliano de Medici morì, per diventare confidente e guida intellettuale di Francesco I, re di Francia. Le mani di Leonar- do erano paralizzate dall'età e dal- l'usura, quindi la pittura era fuori discussione, ma la sua mente illu- minata bastava ai reali francesi da volerlo a corte. Giorgio Vasari, autore delle Vite dei più eminenti pittori, scrisse nel 1550 che, in effetti, Leonardo morì tra le brac- cia del re. Una rappresentazione romantica in effetti, al punto da ispirare anche un famoso dipinto di Auguste Dominique Ingres, circa 300 anni dopo. Cinquecento anni senza Leo- nardo ma non sembra che, in realtà, siamo tutti cresciuti con lui quale mentore e insegnante? Naturalmente: il suo nome è onni- presente nelle arti e nella scienza, le sue geniali ispirazioni dietro alcune delle scoperte più impor- tanti del mondo: la calcolatrice, l'elicottero, la bicicletta. E i dipin- ti? Che dire dell'Uomo Vitruviano e della Gioconda? Leonardo era, ed è tuttora, l'ultima icona trans- generazionale, o meglio trans- epocale: dagli intellettuali ai bam- bini, dal Nord al Sud e dall'Est all'Ovest, ognuno conosce il suo nome e quello che ha fatto. Ma nell'anno che ne celebra il cinquecentenario della dipartita da questo mondo, dovremmo davvero chiederci cosa sappiamo veramente di lui, e cosa ha vera- mente conquistato per lo sviluppo della nostra civiltà. Domande interessanti, che richiedono un po' di ricerca e una certa quantità di archeologia men- tale per scoprire cosa c'è ancora nelle nostre teste dopo tutti questi anni lontani dalla scuola. La cosa curiosa di Leonardo è che, di fatto, il mondo non sa molto di lui. Sappiamo dove è nato - a Vinci, piccolo villaggio vicino alla città toscana di Empoli - e il nome di suo padre, Ser Piero, noto notaio fiorentino con un debole per le belle donne. E qui, ecco la prima cosa su Leonardo che ignoriamo: le origini di sua madre. Si chiamava Caterina, poteva essere una donna povera, poteva essere figlia di un piccolo proprietario terriero, poteva anche essere una schiava convertita: quest'ultima teoria divenne abba- stanza popolare dopo che un gruppo di ricercatori internazio- nali riuscì a isolare le impronte digitali di Leonardo e a ricono- scere in esso un modello tipico delle popolazioni del Medio Oriente. Dicono che potrebbero essere in grado di ottenere il suo DNA e alla fine di far luce sul mistero. Ma come potrebbero ottenere il DNA di Leonardo, dato che non sappiamo nemmeno dove siano state deposte le sue ossa? La chiesa di San Florentino di Amboise, dove la tradizione vuole che i suoi resti mortali siano custoditi, non esiste più: fu demo- lita nei primi anni del XIX secolo. Certo, alcune ossa sono state tro- vate e sepolte come sue, ma lo sono davvero? Leonardo, vero uomo del mistero. Non ci si aspetterebbe niente di meno dalla mente che ha protetto per decenni il segreto più esplosivo della civiltà occidentale: sì, sto parlando del Priorato di Sion, naturalmente, elemento cen- trale del best seller di Dan Brown del 2003, Il Codice Da Vinci. Ma, ahimè, è tutta un'invenzione: non esiste una cosa come il Priorato di Sion, né abbiamo alcuna prova storica della sua esistenza nel pas- sato. Le sue invenzioni e i suoi dipinti, cosa possiamo veramente dire di essi? Recentemente ho letto un post interessante, anche se certamente Leonardo da Vinci annotava tutto sui suoi quaderni: idee, invenzioni, pensieri e, ovviamente, disegni di progetti da realizzare o quadri da dipingere NEWS & FEATURES PERSONAGGI OPINIONI ATTUALITÀ Continua a pagina 7 Il mito di Leonardo da Vinci: cinquecento anni di mistero e genialità E'anche grazie ai suoi appunti, che abbiamo scoperto la passione di Leonardo per l'anatomia, che utilizzava anche per rendere più realistici i suoi dipinti Una delle tante invenzioni ideate da Leonardo e disegnate con cura dall'artista

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