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GIOVEDÌ 7 FEBBRAIO 2019 www.italoamericano.org 9 L'Italo-Americano IN ITALIANO | Q uando si parla di cibo, l'Italia rimane fedele a se stessa. Non fraintendete- mi: il paese ha da tempo abbracciato la cucina inter- nazionale e certamente è diventa- to più esigente in materia di cibo. Vogliamo hamburger gourmet e sappiamo che il vero cibo cinese è molto più degli involtini pri- mavera e del pollo in agrodolce. Ma, nel profondo del nostro cuore, crediamo ancora che il cibo italiano sia il migliore per- ché, ehi!, non solo ha un buon sapore, fa anche bene ed è la scienza che ce lo dice. Con la Dieta Mediterranea considerata la più sana per il 2019, sembra che possiamo davvero rilassarci e goderci i vantaggi di mangiare in stile italiano. Pur essendo aperta a nuovi input culinari come è diventata di recente, ci sono ancora alcune cose su cui l'Italia non scende a compromessi, almeno quando si parla di cibo: fra esse, senza dub- bio, c'è l'evidente e indiscutibile superiorità della cucina casalinga. Non importa a che ora arrivino a casa, gli italiani medi troveranno sempre il tempo di preparare qualcosa da mangiare insieme, sicuramente aiutati dal fatto che il nostro piatto nazionale, la pasta, è piuttosto veloce da fare. M a in un mond o che ha dichiarato guerra ai carboidrati, l'onnipresente piatto (e relativa- mente sano) degli spaghetti al pomodoro, con un po' di insalata o un pezzo di frutta a lato, potrebbe non es s ere più un'opzione praticabile da tutti. E, ai giorni nostri, quando il tempo libero è diventato un bene prezioso, chi vuole passare ore in cucina a tagliare e bollire, cuocere e pulire? Questo è ciò che pensano in Mintel, agenzia internazionale di analisi di mer- cato. Recentemente M intel ha effettuato una ricerca approfon- dita sul tema in Europa, America e Asia e pare abbia scoperto alcune verità piuttosto sorpren- denti; nonostante il crescente successo degli show televisivi di cucina e pasticceria, le persone hanno sempre meno interesse a preparare cibo con le proprie mani. In effetti, continua Mintel, ciò ha più a che fare con l'ac- cresciuta attrattiva dei reality show televisivi rispetto al reale des iderio di provare nuove ricette a casa. E c' è di più: la ricerca di Mintel mostra anche che le per- sone sono stanche di molte altre attività legate alla cucina, a par- tire dall'andare ogni giorno al negozio. Fare la fila alla cassa, portare a casa quei pesanti sacchi pieni di verdura e produrre così tanti rifiuti inquinanti sembra preoccupare molto i consuma- tori. Allo stesso tempo, però, le persone sono diventate sempre più attente alla salute e rara- mente optano per il fast food, che può essere davvero veloce e pronto, ma manca di sostanze nutritive, è grasso e di solito non risulta essere il migliore in ter- mini di qualità. Sul fatto che il cibo debba essere non solo rapido e buono, ma anche sano, i più convinti naturalmente, sono gli italiani. Il 29% di noi pensa che una buona alimentazione possa migliorare l'attività cerebrale, il 34% che rafforza le ossa, il 39% che aiuta la diges tione e il 34% che mantiene sano il nostro cuore. In effetti, Mintel menziona l'Italia come uno dei cinque paes i europei che prestano maggiore attenzione a ciò che comprano e mettono in tavola, insieme ai cugini della Dieta mediterranea, Francia e Spagna, e alle sorprese continentali di Germania e Polo- nia. Quindi, se c'è qualcosa che dovremmo portare a casa dallo studio di Mintel, è che le per- sone in tutto il mondo vogliono cibo che sia veloce, sano e non produca una gran quantità di rifiuti. Mangiare deve essere pratico, veloce e tenerci in forma il più a lungo possibile, e le aziende del settore alimentare hanno già iniziato a seguire la tendenza proponendo pasti sani, pronti da portare a casa e da met- tere nel piatto. È lo stesso di un fast food burger, si può dire, ma la differenza sta nella qualità dei piatti, realizzati con ingredienti di qualità e con un occhio alla salute. L'Australia è stata uno dei primi posti a introdurre il concet- to con il kit Luv-A-Duk, una scatola contenente petto d'anatra, pancakes cinesi e salsa Hoisin, e negli Stati Uniti il kit per la colazione salutare, composto da yogurt greco, cereali integrali, frutta secca e noci (venduto da Quaker), è stato accolto positiva- mente. Rispetto a questo, qual è la posizione di noi italiani, intendi- tori di cibi e vecchi acquirenti di bottega in bottega, amanti degli ingredienti tradizionali e di qual- ità? Bene, potremmo avere due cose da dire sul lavoro di Mintel e sulle tendenze che ha evidenzi- ato. Alcune di esse, per noi, sono as s olutamente vere anche in Italia, a partire dal desiderio di mangiare sano e di abbracciare uno stile di vita che ci consenta di vivere più a lungo e meglio. E naturalmente noi, come chiunque altro sul pianeta, fatichiamo a tenere il passo con uno stile di vita che è sempre più veloce e che ci lascia poco tempo da dedi- care a noi stessi. Il contesto potrebbe essere lo stesso, ma il modo in cui l'Italia risponde ad esso potrebbe essere leggermente diverso, special- mente in fatto di cibo. Lo sapete bene: il cibo per gli italiani non è mera nutrizione, è cultura, tradizione, creatività e socializ- zazione. È amore e cura, trascende la semplice necessità di mangiare e investe il mondo dei sentimenti e della memoria, del tempo e dell'amore. Mentre il mondo pensa che la cucina rubi tempo prezioso al relax, alla famiglia o agli hobby, in Italia è tutto questo e altro. È un modo per rilassarsi dopo una giornata difficile, è un'attività amata nel tempo libero ed è il fulcro della vita familiare. Anche la spesa, per quanto dispendioso possa es s ere in termini di tempo, rimane una piacevole attività per la maggior parte di noi: è un momento per chiacchierare con i venditori che s ono diventati amici e sanno esattamente cosa cerchiamo; è un momento di cre- atività, perché solo Dio sa quan- to bisogna essere creativi a volte per mettere in tavola il pasto giusto che accontenti tutti senza spendere troppo; è un prezioso viaggio nel tempo - almeno qualche volta, almeno per alcuni di noi - perché spesso ci riporta all' infanzia e ai momenti deliziosi trascorsi con madri e nonne nel mercato locale. Alimenti sani, salutari, pronti all'uso e senza sprechi possono essere una buona idea in qualsi- asi altro posto nel mondo. Ma qui in Italia, potrebbe non avere successo: considerateci vecchio stile e fuori moda, ma ci piace ancora il conforto che proviene dallo spentolare in cucina e dal metterci a tavola circondati dai profumi caldi e familiari della cucina casalinga. Gli Italiani amano la cucina straniera di qualità, ma rimangono fondamentalmente tradizionalisti quando si tratta di cibo: una pasta fatta come si deve, è rapida da preparare e non fa mettere su pancia © Nomadsoul1 | Dreamstime.com L'Italia è pronta a non cucinare più? NEWS & FEATURES PERSONAGGI OPINIONI ATTUALITÀ Scatole "bento" con pasti pronti salutari? Gli Italiani potrebbero non necessa- riamente gradire la nuova moda © Irina Burakova | Dreamstime.com