L'Italo-Americano

italoamericano-digital-2-21-2019

Since 1908 the n.1 source of all things Italian featuring Italian news, culture, business and travel

Issue link: https://italoamericanodigital.uberflip.com/i/1084811

Contents of this Issue

Navigation

Page 12 of 39

www.italoamericano.org 13 L'Italo-Americano IN ITALIANO | GIOVEDÌ 21 FEBBRAIO 2019 SOCIETÀ & CULTURA PERSONAGGI TERRITORIO TRADIZIONI I l 28 settembre 1973, prima che la folla dei piangenti r e n d e s s e i m p o s s i b i l e parcheggiare, un furgone si a v v i c i n ò a l l ' E l e f a n t e d i Bellini e all'Obelisco in Piazza della Minerva per consegnare v e n t i d o z z i n e d i r o s e p e r i l f u n e r a l e d i A n n a M a g n a n i . Mentre i notabili si riunivano nella Basilica di Santa Maria sopra Minerva, i paparazzi si chiesero chi avesse mandato i f i o r i , m a g l i a b i t a n t i d e l q u a r t i e r e P i g n a d i R o m a i n t u i r o n o c h e e r a s t a t o T e n - nessee Williams. L'omaggio di Williams era un messaggio in codice. I venti mazzi significavano alle venti, a l l e o r e v e n t i , a l l e 2 0 : 0 0 . I l drammaturgo americano e l'at- trice romana si incontravano a quell'ora per cocktail, conver- sazioni e confessioni su una ter- razza del centro storico. La loro amicizia, durata ventitre anni, era una storia d'amore appas- sionata. Williams si innamorò de La M a g n a n i q u a n d o v i d e C i t t à Aperta di Roberto Rossellini. Interpretava Pina, una vedova i n c i n t a i l c u i a m a n t e v i e n e arrestato dai nazisti. Quando il camion dei prigionieri parte, lei lo insegue, urla in sfida, ma viene sparata. Williams rara- m e n t e s i c o m m u o v e v a n e l l e rappresentazioni cinematogra- fiche, "ma questa donna", ha c o n f i d a t o a l s u o d i a r i o , " h a affondato i suoi artigli nel mio c u o r e " . S i s e n t ì i s p i r a t o , o addirittura costretto, a scrivere un'opera teatrale per lei. Per tre anni, Williams mandò telegrammi alla sua musa. Nes- suna risposta. Arrivato a Roma nel gennaio 1949 per la prima italiana di Un tram chiamato desiderio, pregò Luchino Vis- conti di presentargliela. Fu Gore Vidal, tuttavia, a organizzare un incontro nell'agosto successivo. Magnani tenne Williams in atte- sa per un'ora prima che man- dasse un corriere a prenderlo. A Doney, un caffè sul marci- apiede di Via Veneto, la diva finse di non parlare inglese, finché Williams non le chiese di recitare in una nuova opera, La Rosa Tatuata. La loro collabo- razione avviò il periodo più gioiosamente produttivo della sua vita. "Roma è la capitale del mio cuore", ha detto Williams, che lì trascorse primavere ed estati negli anni '50 per sfuggire alla r e p r e s s i o n e d e l l ' A m e r i c a d i E i s e n h o w e r . L u i e i l s u o amante, Frank Merlo, divide- vano un enorme letto matrimo- niale in un appartamento di via Aurora affacciato sui giardini di Villa Borghese. Nessuno incar- n a v a l a v i t a l i t à d e l l a c i t t à meglio di Anna Magnani. Con i suoi capelli neri, il profilo affi- lato, gli occhi scintillanti e il seno pieno, era La Lupa, la lupa che allatta orfani e reietti. Dopo una dura giornata di scrittura, Williams aveva bisog- n o d i c u r e i n f e r m i e r i s t i c h e . Ogni volta che chiamava, Anna diceva: "Ciao, Tenn! Qual è il programma?". Si incontravano sempre alle otto nel suo attico in Palazzo Altieri, abbastanza grande per un figlio invalido e un serraglio di animali domesti- ci. Williams non sapeva mai cosa aspettarsi. Una volta lo s a l u t ò c a n t a n d o e b a l l a n d o , i n d o s s a n d o s o l o u n p a i o d i mutandine trasparenti. Vestita o n u d a , a n n u n c i a v a : " H o l a ruzza!" Voglio divertirmi! Ballarono al Café de Paris e bevvero al Rosati. Guidarono lungo gli acquedotti nella Valle dell'Annio mentre il pastore tedesco di Anna correva accan- to alla macchina. Se cenavano a T r a s t e v e r e , c h i e d e v a n o un'enorme borsa di avanzi e nutrivano i gatti randagi attorno al Foro e al Colosseo. Spesso erano raggiunti dall'ultimo gio- cattolo di Anna, che lei impetu- o s a m e n t e a v e v a p r e s o e c h e presto avrebbe scaricato, che si imbronciava in silenzio finché non tornavano a casa. Il resto della notte trascorre- va sulla terrazza di Anna, dove sorseggiavano Negroni e ammi- ravano la vista del Pantheon. Per ore discutevano di arte, vita e amore. Nonostante una serie di situazioni infelici, una dipen- d e n z a d a c a f f è e s i g a r e t t e , insonnia e sbalzi d'umore, Anna era felice. Era elettrizzata quan- do la gente la riconosceva per le strade o quando un vigile in mezzo al traffico gridava: "Eh! Nannaré!". Con la testa buttata all'indietro e le mani piantate sui fianchi, liberava un geyser di allegria da una fonte profon- da. "Quando Anna ride", scrisse W i l l i a m s a T r u m a n C a p o t e , "tutte le domande sul perché di tutto sono affrontate in modo più che adeguato". Durante gli anni '60 e '70, gli amici continuarono a incontrar- s i , m a l a m a g i a e r a s p a r i t a . Frank Merlo era morto di cancro ai polmoni, e i tempi erano cam- biati. Sempre più attaccato dalla critica e diffamato da editorial- isti e politici, Williams lottava per far produrre le sue opere t e a t r a l i . A l l a M a g n a n i , c h e aveva l'aspetto della sua età e che ricordava agli italiani le battaglie che i più desideravano dimenticare, venivano offerti ruoli indegni. "In questo paese", ha detto a Williams, "soprav- vivono solo i monumenti". Quando morì di cancro al pancreas, Williams era troppo distrutto per partecipare al suo funerale. "L'età mi ha reso diffi- cile l'avere abbastanza fiducia nelle cose", osservava, "ma la morte di Anna Magnani l'ha resa quasi impossibile. Sembra ancora incomprensibile che il mondo, il mio mondo, possa funzionare senza di lei". L e p a r o l e g l i m a n c a r o n o , così glielo disse con i fiori: Ci vediamo alle venti. Il segretario di Pasquino è Anthony Di Renzo, professore di scrittura all'Ithaca College. Potete contattarlo all'indirizzo direnzo@ithaca.edu. Tennessee Williams e Anna Magnani condivisero una lunga amicizia e reciproca stima professionale Williams spesso soggiornava nelle vicinanze di Villa Borghese, e dei suoi splendidi giardini © Kmiragaya | Dreamstime.com Alle Venti Pasquino manda un mazzo di fiori

Articles in this issue

Links on this page

Archives of this issue

view archives of L'Italo-Americano - italoamericano-digital-2-21-2019