L'Italo-Americano

italoamericano-digital-3-21-2019

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GIOVEDÌ 21 MARZO 2019 www.italoamericano.org 25 L'Italo-Americano IN ITALIANO | LA COMUNITÀ DI SAN FRANCISCO T ra San Francisco e Palo Alto, la comunità italiana ha celebrato il successo femminile e l'eccellenza con una settimana piena di eventi durante il Mese della Storia delle Donne. Mercoledì 6, Shelley Lindgren è stata proclamata nuovo Cavaliere dell'Ordine della Stella d'Italia dal Console Generale d'Italia, Lorenzo Ortona. Da ambasciatrice della cultura enogastronomica italiana nella Bay Area di San Francisco, Shelley gestisce un ristorante che prende il nome dalla famosa au- tostrada A16 - Autostrada Napoli- Canosa, nota anche come Au- tostrada dei Due Mari. Circondata da amici e familiari, ha ricevuto il riconoscimento per la sua passione e il duro lavoro nel creare un ponte tra l'Italia e la California e nel sostenere l'industria vinicola ital- iana. BAIA, Business Association Italy America, ha organizzato un evento il 7 marzo, portando sotto i riflettori cinque donne italiane che vivono nella Bay Area e lavo- rano in diversi settori e ruoli. Una ingegnere, una designer, una reg- ista, un'imprenditrice e una scien- ziata sono state raggiunte dalla giornalista e scrittrice Sheila Pierce Ortona per una chiacchier- ata sincera su diversi argomenti, come lavoro, famiglia, carriera e altro. Durante il fine settimana, a par- tire dalla Festa della Donna, un gruppo di sette pizzaiole e la con- duttrice televisiva Francesca Ro- mana Barberini hanno presentato alla comunità locale il progetto "Donne di Pizza - Donne di Cuore". Il gruppo, nato dall'idea di amicizia e dalla volontà comune di aiutare, era composto da Marina Orlandi, ex pasticcera, e Giovanna Baratella, che hanno aperto in- sieme Pizzeria Slurp a Ferrara; En- rica Causa della Rustica Pizzeria di Galzignano Terme (Padova); Claudia Tosello, titolare di Ar- cobaleno a Pettorazza Grimani (Rovigo); Eleonora Massaretti della pizzeria Basilico Rosso di Castelmassa (Rovigo); Paola Cap- puccio, la napoletana del gruppo, della pizzeria Pizza Verace di Por- tici (Napoli) e infine, ma non ul- tima, Petra Antolini di Settimo Cielo a Pescantina (Verona). Francesca Romana Barberini è stata la sostenitrice del gruppo fin dalla sua nascita e ha contribuito a costruire legami, a creare oppor- tunità e a dare voce a queste donne e alle loro capacità. Francesca è conduttrice televi- siva e radiofonica e gestisce uno spettacolo quotidiano su Alice TV chiamato ALICE CLUB, il club della Buona Tavola. Qui tutti, dagli chef ai food blogger, dagli ospiti speciali al pubblico, pos- sono condividere la loro passione e il loro amore per il buon cibo e la cucina. Francesca cucina ogni giorno ricette diverse, interagendo con gli ospiti. Si è recata per al- cuni giorni nella Bay Area per gli eventi di "Donne di Pizza - Donne di Cuore", che hanno ottenuto il pieno sostegno dell'Istituto Ital- iano di Cultura e del Consolato Generale d'Italia. La maratona gastronomica si è svolta in due notti di pizza: A16 Restaurant di San Francisco e Terun di Palo Alto hanno ospitato ciascuno una serata dedicata alla pizza, grazie ad un menù speciale, e hanno uti- lizzato parte del ricavato per un'organizzazione locale no- profit, La Cocina. Abbiamo par- lato con Francesca, subito dopo un corso di cucina al Bite Unite di San Francisco, dove i parteci- panti hanno imparato a fare la pizza, mentre le Donne di Pizza hanno dimostrato le loro abilità. Francesca, cosa succede questo fine settimana? Siamo negli Stati Uniti per sot- tolineare il fatto che fare la pizza in Italia non è più solo un lavoro maschile. Le donne ora fanno la pizza, dimostrando di essere pi- uttosto brave a farla. Conosciamo tutti i famosi pizzaioli, ma ci sono anche alcune sconosciute piz- zaiole di talento, anche se non troppe. Queste sette pizzaiole sono una buona rappresentazione di questa nuova tendenza. Pizza oggi significa riscatto, impegno e a volte anche una nuova vita. Al- cune provengono da un settore di- verso e si sono reinventate per questo lavoro. Provengono anche da diversi luoghi d'Italia..... Sì e rappresentano il meglio che si può trovare in Italia, da Nord a Sud. Volevamo raccontare una storia diversa dell'Italia e delle donne italiane. Fanno più atten- zione all'ambiente, alla terra e agli ingredienti che usiamo in cucina. Come si è concretizzata questa opportunità? L'occasione si è presentata l'anno scorso, quando ero in visita a San Francisco. Mi sono letteral- mente innamorata della città. È un luogo interessante e vibrante, molto vicino alla cultura europea. È anche molto aperto a nuove es- perienze alimentari e culture. Quando sono venuta qui, ero si- cura che l'Italia, la sua storia culi- naria e il suo presente erano ben noti. Invece, ho capito che c'era molto da fare e questa idea era molto eccitante. Ho incontrato il Celebrare il successo, riconoscere l'eccellenza e raccogliere fondi per una buona causa nel Mese della Storia delle Donne Console Generale d'Italia, Lorenzo Ortona. Crede ferma- mente che il cibo possa permettere di raccontare di più dell'Italia. Su questo sono d'accordo. Francesca, ci racconti un po' di più del gruppo. Il gruppo è nato intorno al con- cetto di scambio di idee e sugger- imenti e con il sostegno dell'Uni- versità della Pizza - La Scuola del Mulino. Volevano diventare un vero e proprio gruppo di profes- sionisti che collaborano e mettono il loro know-how a disposizione degli altri. Tutte gestiscono le loro attività, per questo erano disposte a fare di più per gli altri. C'è qualche differenza tra un pizzaiolo e una pizzaiola? In Italia, le donne sono sempre state le regine della cucina. Ulti- mamente, alcune hanno lasciato la cucina per fare qualcosa di di- verso. Per esempio, gestire un'at- tività nel settore alimentare. Es- sere donna e imprenditrice non è una cosa facile. Quando hai dei figli, hai bisogno di un modo di- verso di organizzare le cose. Quello che sembra essere una debolezza è quindi un punto di forza, non crede? Le donne hanno una migliore capacità di adattamento a ciò che accade intorno. Nella vita di oggi, dove è richiesto di essere resili- enti, le donne vincono perché sono in grado di pensare al lavoro, alla famiglia, alla scuola e alla spesa tutto allo stesso tempo. Questo significa che bisogna es- sere ben organizzati, pratici e non perdere tempo. L'esperienza di oggi qui, cosa rappresenta? Cucinare è un atto d'amore e la pizza è per me simbolo di soli- darietà e condivisione. E' uno di quei piatti che le persone di solito non cucinano a casa. Abbiamo imparato tecniche semplici e con- sigli speciali. Abbiamo ricevuto un caloroso benvenuto anche in altri ristoranti, A16 ci ha permesso di utilizzare la sua cucina e rac- cogliere fondi per La Cocina, e domenica saremo a Terun a Palo Alto. Avete provato o proverete una pizzeria a San Francisco? So che c'è sempre una discus- sione su chi ha fatto la pizza per primo, gli italiani o gli americani? Amo la pizza comunque, amo vi- aggiare per il mondo e provare sempre nuovi piatti. Non cerco il cibo italiano all'estero, soprattutto a San Francisco dove c'è una costante fusione tra le cucine, da quella cinese a quella giapponese, a quella messicana. E le amo tutte! Membri del BAIA partecipanti all'evento Five Women, Five Industries, One Community (Photo: Hector Martinez)

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