Since 1908 the n.1 source of all things Italian featuring Italian news, culture, business and travel
Issue link: https://italoamericanodigital.uberflip.com/i/1096003
GIOVEDÌ 21 MARZO 2019 www.italoamericano.org 29 L'Italo-Americano IN ITALIANO | Falanghina: un sorso di resilienza langhina Flegrea e Falanghina Be- neventana, non ha aiutato una più chiara comprensione della Falan- ghina sia da parte del commercio che dei consumatori. (Per fornire ai lettori una sintesi della diffe- renza, vi dirò che la Falanghina Flegrea è, per i miei gusti, una scelta deliziosa per un consumo più informale, mentre la Falan- ghina Beneventano spingerà oltre ciò che la maggior parte dei bevi- tori considererebbe un semplice vino da tavola, portandolo verso una struttura e una complessità più seria). Secondo Ilaria Petitto, la promozione e lo sviluppo del Fa- langhina comprenderà una buona dose di educazione per chiarire le idee sia ai consumatori che al com- mercio. A ciò si aggiunge il fatto che molti hanno ritenuto che il Falan- ghina non abbia né la profondità né la complessità del Fiano di Avellino o del Greco di Tufo. È qui che il vino di Donnachiara Re- silienza esercita un po', beh..... della sua resilienza. Ottenuto dal Falanghina al 100%, il vino dà una convincente testimonianza delle maggiori potenzialità del Falan- ghina, potenzialità che molti altri imbottigliamenti non riescono a mostrare. La Resilienza di Donna- chiara dimostra che il Falanghina può offrire un'esperienza del bere vino più seria e gratificante a quei consumatori che cercano qualcosa di più di un semplice sorso estivo. Per non lasciare che il Falan- ghina dominasse la scena, durante il pranzo con Ilaria Petitto abbiamo assaggiato anche altri vini Donna- chiara: Fiano di Avellino, Greco di Tufo, un altro Falanghina, Tau- rasi e Taurasi Riserva. Tutti vini super ben fatti, varietalmente cor- retti, di buon corpo, freschi, puliti nel finale e di superbo equilibrio. Vi interesserà sapere che dietro le quinte di Donnachiara, il testi- mone della vinificazione è tenuto nientemeno che da Riccardo Col- tarella. Per chi non lo conoscesse, Coltarella è uno degli enologi più rispettati e conosciuti in Italia. Se si scommettesse l'azienda agricola (senza giochi di parole) su varietà autoctone campane, si dormireb- bero più sonni tranquilli sapendo che Riccardo Coltarella è in casa. Nell'interesse del portafogli dei consumatori, mi permetto di sot- tolineare qui che il rapporto diretto di Donnachiara con il distributore Total Wine permette di acquistare i suoi vini a prezzi che riflettono (relativamente) seri punti di valore. E questo ci riporta finalmente a Paul Auster e alla citazione ini- ziale. Anche se non siamo "con- dannati" (come Auster a scrivere) a bere Falanghina ..... possiamo langhina IGT "Resilienza" Resilienza offre un intenso me- lange di aromi fruttati, sapori salati e profumi. Secco al gusto e mor- bido al palato, il vino si beve con I n occasione di un recente pranzo a New York City, Ila- ria Petitto dell'azienda vini- cola Donnachiara ha iniziato a presentare il Falanghina Be- neventano IGT che porta il nome di fantasia di "Resilienza". Ascol- tando il nome del vino, ho subito pensato a una cosa detta dallo scrit- tore americano Paul Auster: "Ho sempre pensato alla scrit- tura, o a qualsiasi arte, come a una sorta di malattia", ha detto. "E la prendi abbastanza presto nella vita. E sei condannato a perseguirla. La tua vita non sarà piena se non lo farai, anche se è molto difficile". (Intervista a Paul Auster: "What Could Have Been", YouTube.com). Considerando le numerose av- versità che i produttori di vino af- frontano - gelo, grandine, muffa, parassiti, siccità, solo per citarne alcuni - Auster avrebbe potuto be- nissimo parlare di produzione vi- nicola: il lavoro è incessantemente difficile, richiede tali livelli di te- nacia, vitalità e adattabilità, che solo chi è davvero appassionato ci riesce. Nessuna di queste qualità ri- chieste, però, mancano alla pro- duttrice vinicola italiana Ilaria Pe- titto. Membro della nobile famiglia Petitto e amministratore delegato di Donnachiara, Ilaria si è impe- gnata a perseguire con vigore e grinta lo sviluppo dei vitigni au- toctoni campani. Durante il pranzo, la presenta- zione di Resilienza da parte di Ila- ria è proseguita con un aneddoto personale che racconta di come sia cresciuta ascoltando storie sulla re- silienza del popolo campano, che ne hanno rafforzato il significato. Si scopre che un po' di resi- lienza potrebbe essere la ricetta giusta per promuovere la Falan- ghina, un vitigno italiano da cui si produce "Resilienza". Nonostante la longevità storica, una bella storia sul suo nome, e le (non provate) suggestioni scientifiche secondo cui veniva utilizzato per produrre un rinomato antico vino romano, il Falernum, la Falanghina ha avuto bisogno di conquistare il suo posto nei cuori dei consumatori moderni. Varietà antica, abbastanza vec- chia da far derivare il suo nome dal latino "falangae", Falanghina fa riferimento ai pali utilizzati per sostenere le viti nei vigneti. Un'al- tra ipotesi è che il nome si riferisca al ceppo di lance portate dalla vite agli eserciti romani e talvolta uti- lizzate come supporto per la vite. Il fatto che la scienza abbia re- centemente stabilito che quello che noi chiamiamo in generale Falan- ghina non sia in realtà, un vitigno ma due geneticamente distinti, Fa- certamente immaginare che la vita sia forse un po' più "insoddisfatta" se non lo proviamo. Nota di Degustazione Donnachiara Beneventano Fa- un eccitante senso di struttura e vi- vace acidità. Un finale persistente introduce note eteree che parteci- pano a portare il vino ben oltre il vino da tavola. Resilienza, un Falanghina prodotto dall'azienda vinicola Donnachiara Quelli dell'azeinda vinicola Donnachiara sono vini da gustare durante un ottimo pranzo VINO NEWS RECENSIONI TENDENZE