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Traffico Pasquino cede alla futilità www.italoamericano.org 15 L'Italo-Americano IN ITALIANO | GIOVEDÌ 21 MARZO 2019 O gni marzo, nella domenica più vici- na al giorno 9, i conducenti affol- lano una chiesa barocca con un campanile romanico all'estremità orientale del Foro. Questi pellegrini, devoti cattolici e membri dell'Automo- bile Club d'Italia, vogliono che i loro veicoli siano benedetti da Francesca Romana, patrona degli automobilisti. Francesca era la Madre Teresa della Roma del XIV secolo. Ogni volta che usciva di notte per aiutare i poveri, un angelo che portava la torcia la guidava attra- verso le strade non illuminate. Oggi, gli ingegneri la invocano per migliorare i semafori della città. Poiché possedeva anche il dono della bilocazione, l'abilità di essere in due posti contempo- raneamente, i tassisti romani ten- gono la sua immagine sui crus- cotti. All'interno della chiesa, le spoglie della santa sono sepolte in una cripta, il Cardinale Segre- tario di Stato, venuto dal Vati- cano in una Mercedes-Benz berlina "pre-benedetta", conclude la messa. L'altare è fiancheggiato da studenti parrocchiali vestiti da guardie per l'attraversamento, tengono in mano segnali di stop e di via in miniatura. Con un aspergillo, il Cardinale Segre- tario spruzza acqua santa su un furgone della polizia, un'ambu- lanza, un'autopompa antincendio e un camion della spazzatura parcheggiati all'esterno. "Che la santa interceda per proteggere il nostro cammino sulle strade!" intona sua Eminen- za. "E che gli automobilisti guidino con giudizio e pruden- za!" Sollevando un sopracciglio verso due poliziotti compiaciuti, il Cardinale fa il segno della croce, e i fedeli rispondono con un'esplosione di clacson e sirene. Dall'arco di Settimio Severo al Colosseo si estende un mare di automobili, taxi e autobus. Il commissario al traffico sospira e sistema la fascia tricol- ore. Greenpeace ha recentemente valutato Roma la peggiore capi- tale europea in tema di sicurezza stradale, traffico e inquinamento. Secondo il suo rapporto qui viag- giano in auto o in scooter più persone che in qualsiasi altra città. Circa il 65% di tutti i viaggi a Roma sono effettuati con mezzi di trasporto personali, rispetto al 37% in una Londra molto più grande, al 30% a Berlino o al 16% a Parigi. Ciò non sorprende il commis- sario al traffico. L'Italia ha uno dei più alti tassi di proprietà d'au- to del mondo: 32 milioni di auto- mobili per 57 milioni di persone. Il commissario può recitare le sta- tistiche. Nel 1913, l'Italia pro- duceva solo 2.000 auto. Nel 1925, l'anno in cui Pio XI fece di Santa Francesca la protettrice degli autisti, quel numero era aumentato di diciassette volte. Ventisei anni dopo, quando Pio XII avviò l'usanza di benedire le macchine nel giorno della sua festa, il traffico aveva intasato il Paese. Da capitale della nazione, Roma si sentiva quasi obbligata a fare da apripista. Il nucleo della città, dentro le Mura Aureliane, non è mai stato progettato per il trasporto motorizzato. In realtà, la maggior parte di essa non è mai stata pianificata, ma è cresciuta in modo caotico. Le porzioni prog- ettate nel XIX secolo erano desti- nate ad una città con calessi e con meno di un decimo della popo- lazione attuale. Il centro storico è un labirinto. I suoi pochi ampi viali rettilinei - Via Nazionale, Via del Tritone, Corso Vittorio e il Lungotevere – si limitano ad accelerare il traffi- co verso orribili colli di bottiglia come Piazza Venezia, Piazzale Flaminio e Ponte Vittorio. Scioperi, dimostrazioni, sfilate, processioni e dignitari in visita con i loro cortei aumentano la congestione, bloccando il traffico per ore. Gli scarichi dei motori al minimo soffocano i pedoni e dis- integrano i monumenti. Pompei soffocò sotto le ceneri, ma Roma soffocherà nei fumi. Minacciati dall'inerzia tossica, i romani guidano veloci e furiosi, ignorando le regole della strada. Gli autobus urbani sono balene in mezzo a branchi di pesciolini frettolosi e impetuosi. Nelle strette e piccole vie del centro, i pedoni saltano fuori dai marci- apiedi e nel traffico. Gli scooter appaiono dal nulla e ondeggiano tra le auto che suonano il clacson. A Porta Maggiore si scontrano due che mandano sms. Ai vecchi tempi, pensa il com- missario al traffico, prima delle moto, gli automobilisti si capi- vano meglio l'un l'altro. Comuni- cavano telepaticamente ai semafori e agli incroci. Ora, c'è così tanta confusione, traffico e caos per le strade che hanno bisogno di Santa Francesca più che mai. Se solo qualcuno potesse proteggerli da loro stessi. Quando la città ha proposto di chiudere definitivamente Via dei Fori Imperiali al traffico, i resi- denti hanno protestato. Perché dovrebbero spostarsi per recarsi al lavoro o fare commissioni infi- landosi per le strade strette e già congestionate dietro il Foro? Come compromesso, il divieto di circolazione è stato limitato alla domenica e ai giorni festivi, ma la gente ha continuato a lamen- tarsi. Hanno anche chiesto un mag- gior numero di parcheggi, così la città ha costruito un garage pub- blico sotterraneo sotto il Gianico- lo. Nessuno lo usa. A quindici minuti a piedi dal cuore del cen- tro città è troppo scomodo per gli automobilisti romani. Il Cardinale Segretario saluta, e la folla applaude. Mentre un autista porta via Sua Eminenza, i motori girano nel Foro. La piazza della chiesa vibra. I pneumatici stridono. Il commissario al traffi- co prega che Santa Francesca impedisca l'eccesso di velocità. Sarebbe un peccato fare multe in una domenica così bella. Il segretario di Pasquino è Anthony Di Renzo, professore di scrittura all'Ithaca College. Potete raggiungerlo all'indirizzo diren- zo@ithaca.edu. Anche le Vespe vengono benedette nel giorno di Santa Francesca Romana, ci racconta Pasquino © Christophefaugere | Dreamstime.com Il traffico nel labirintino centro storico della capitale © Anna Hristova | Dreamstime.com LA VITA ITALIANA TRADIZIONI STORIA CULTURA