L'Italo-Americano

italoamericano-digital-3-21-2019

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NEWS & FEATURES PERSONAGGI OPINIONI ATTUALITÀ GIOVEDÌ 21 MARZO 2019 www.italoamericano.org 3 L'Italo-Americano IN ITALIANO | A Milano, cuore pulsan- te della moda e del- l'industria creativa italiana, nascerà il Museo del Design. L'annuncio è arrivato un mesetto fa durante la presentazione dell'e- dizione 2019 del Salone del Mobile, una delle rassegne nazio- nali più prestigiose a livello mon- diale, uno spazio di idee e progetti, dove si rincorre il futuro senza dimenticare la sapienza artigianale del Made in Italy.  Una notizia promettente non solo da un punto di vista culturale o turistico ma anche economico e, ovviamente, un progetto importan- te non solo per Milano ma per l'in- tero Paese. Il museo non sarà solo una splendida vetrina dove l'Italia potrà esibire tutti i suoi talenti e i tantissimi prodotti che hanno segnato la storia del costume e che continuano a disegnare il futuro del nostro modo di vivere. Sarà l'occasione per dimostrare, ancora una volta, che il nostro Paese è una fucina di creatività e sappiamo benissimo quanto la creatività possa fruttare una volta sul mer- cato.  Solo per dare un parametro, nel 2017, il design legato ad arreda- mento, illuminazione, ceramiche e gioielleria, ha generato un export di quasi 22 miliardi di euro di cui la Lombardia, con quasi 5 miliardi, ha rappresentato oltre un quinto del totale nazionale. Ma non è solo un discorso di moneta sonante. Anzi. Quando si è capaci di tirare fuori da uno schizzo a matita (o dai più moderni programmi infor- matici di grafica) oggetti originali che si trasformano in status sym- bol, spesso mondiali, si è fatto il grande salto di qualità. Non solo perchè gli oggetti, diventando sempre più ambiti, acquistano un valore crescente. Ma perchè si tra- sformano in veri e propri oggetti d'arte contemporanea. Entrano nei musei. Cambiano gli stili, inter- pretano i bisogni della gente e li materializzano. Si fa un ulteriore passo in avan- ti quando il design crea "concept", offre stimoli visuali e sensoriali, indica le vie da percorrere in futu- ro. E' il momento in cui si creano gli oggetti del desiderio, si induce il bisogno di quell'oggetto e que- sto significa andare ben al di là del merchandising. Non si porta solo benzina al motore dell'economia, vendendo prodotti, marchi o stili, ma si creano tendenze e mode.  Un esempio? Quello che oggi è il "rosso Valentino". Al di là del modello sartoriale che sfila in pas- serella, è il colore che fa l'abito, che detta il gusto, il concetto stesso di eleganza e bellezza. E questa vision, insieme alla qualità, è ciò che consolida e dà lustro al mar- chio collettivo del Made in Italy.  Design vuol dire originalità, innovazione, cambiamento, imma- ginazione e questo è essenzialmen- te cultura. Anzi, è una parte fon- damentale della cultura italiana, ne è una sua declinazione raffinata ed è una manifestazione importante del nostro modo di essere e di vivere. Se siamo prolifici autori di design, significa che esso è la tra- duzione pratica di un nostro modo di vedere e sentire. In altre parole è un'espressione del popolo italia- no, come l'opera, l'arte, l'architet- tura. Ed è anche per questo che Ambasciate, Consolati, Istituti di Cultura Italiana nel mondo dedi- cano spazio all'Italian Design Day. Perchè è una dimostrazione della nostra cultura. Certo, potremmo domandarci quando un oggetto diventa un'i- cona, quando diventa patrimonio collettivo. Ma se è difficile imma- ginare una data precisa sul calen- dario, sicuramente un oggetto diventa un simbolo quando rap- presenta una fase precisa della sto- ria sociale, sia dal punto di vista tecnico sia culturale. In pratica quando un utensile, una poltrona, un'auto, un abito non sono più soltanto oggetti d'impiego diffuso ma diventano espressioni di un periodo, strumenti di interpreta- zione di un momento nel quale quel prodotto è stato progettato, realizzato e usato sino a diventar- ne parte integrante.  Spesso gli oggetti di design sono riusciti a interpretare così bene i bisogni di una fase storica che sono diventati sinonimi stessi di quell'epoca.  Difficile per esempio scindere la "Vespa Farobasso" (quella di Vacanze Romane per intenderci) dagli anni '50, gli anni Settanta dai pantaloni a zampa d'elefante e dal "divano Bocca" del torinese Studio 65 (ricordate le sensuali e accoglienti labbra in poliuretano E' Design: oggetti e concetti che spiegano la cultura italiana rosso che negli Usa furono ribat- tezzate Marilyn in omaggio alla Monroe?) oppure gli anni '80 dalla "Fiat Panda" disegnata da Giugiaro.  Se diventano imprescindibili per cinema, televisione, pubbli- cità, quasi fossero veri e propri "personaggi" dell'epoca, significa che gli oggetti di design sono patrimonio culturale collettivo.  Che dire allora del telefono Siemens S62, il caro vecchio apparecchio fisso dove il dito ruo- tava dentro una ghiera bucata per comporre i numeri? Fino alla prima metà degli anni Novanta, quando è andato in pensione, ha pazientemente ascoltato milioni di telefonate di tutti gli italiani. O ricordate la Moka Bialetti? La sua struttura in alluminio con manico in bachelite è tutt'uno non solo con la mitica macchina del caffè inventata da Alfonso Bialetti nel 1933 e da allora simbolo del gran- de artigianato nazionale, ma con la cultura stessa del caffè italiano. Se riconoscete questi oggetti, il messaggio è arrivato: conoscere il design significa conoscere un pezzo della storia e della cultura popolare del nostro Paese.   SELLING HOMES THROUGHOUT THE BAY AREA Adele Della Santina "e Right Realtor makes all the dierence." 650.400.4747 AdeleDS@aol.com www.AdeleDS.com CalBRE# 00911740 Expert in preparation, promotion, and negotiation!

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