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GIOVEDÌ 21 MARZO 2019 www.italoamericano.org 5 L'Italo-Americano IN ITALIANO | Q uest'anno, il 20 marzo non è stato solo l'ultimo giorno dell'inverno: ha celebrato anche la bellezza innovativa del design ita- liano nel mondo. La giornata, l'I- talian Design Day 2019, promos- so dal Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione inter- nazionale, faceva parte di un pro- getto più ampio avviato due anni fa, che mira a promuovere l'idea del "Vivere all'italiana", in tutto il mondo. Quest'anno, il tema è stato quello della "Città del Futuro", in tutte le sue caratteristiche, con un particolare interesse alla "Qualità della vita" e alle "Nuove frontiere della vita". L'Italian Design Day è nato anche grazie alla collabora- zione e alla cooperazione con altri gruppi e associazioni, tra cui il Ministero per i Beni e le Attività culturali, il Ministero dello Svi- luppo Economico, l'Associazione per il Disegno Industriale (ADI), l'Agenzia ICE, la Triennale di Milano, il Salone del mobile di Milano. L'iniziativa è giunta al terzo anno e ha voluto richiamare l'at- tenzione su un aspetto del Made in Italy che ha portato tanta gloria al Paese nello scorso secolo e mezzo. La nostra industria del design, infatti, da tempo imme- more, è una delle più celebrate nel mondo, avendo creato alcuni dei pezzi iconici della cultura popola- re: la FIAT 500, recentemente entrata a far parte della collezione permanente del MoMA; l'elegante Bialetti Moka, altra stella dello stesso museo; la Olivetti Lettera 22, l'iconica macchina da scrivere creata da Marcello Nizzoli, solo per citarne alcuni. Oggetti d'uso quotidiano, grandi e piccoli, utili o semplicemente belli, tutti portatori dell'essenza di un modo tutto ita- liano di pensare e creare. L'Italian Design Day è, dun- que, una celebrazione di tutto ciò che l'Italia ha fatto e sta svilup- pando nel campo del design e, quest'anno in particolare, nell'am- bito degli spazi abitativi. Al cen- tro di tutto, il contributo del desi- gn italiano al miglioramento dell'abitare urbano. Il progetto intende davvero portare il design italiano a tutti, ovunque nel mondo, per mostrare idee, progetti e soluzioni in grado non solo di migliorare la nostra vita, ma anche di stimolare un vivace dibattito su come saranno le nostre città nel futuro. Stiamo parlando di qualcosa di più di una semplice vetrina per i prodotti ita- liani - per quanto innovativi, belli ed esclusivi possano essere -, per- ché l'Italian Design Day, con la sua idea di proiettare la creatività nel futuro, vuole innanzitutto ribadire il ruolo del Belpaese nel migliorare il tenore di vita e ren- dere comfort e bellezza accessibi- li a tutti. Nel corso della presentazione della giornata, che si è svolta il 18 marzo a Milano, Carlo Borghetti, Vice Presidente della Giunta Regionale della Lombardia, ha sottolineato questo aspetto: "Il titolo scelto per questa giornata, 'Il design e la città del futuro. Qualità della vita e nuove frontie- re dell'abitare' è particolarmente interessante, perché dobbiamo davvero cambiare lo status quo attuale se vogliamo affrontare positivamente le questioni crucia- li di oggi: sostenibilità, uso responsabile delle risorse, rispar- mio energetico, il tutto con un occhio di riguardo alla bellezza e alla qualità del prodotto". Semplice la formula scelta dalla Farnesina per promuovere il concetto in tutto il mondo: utiliz- zare la sua vasta e capillare rete di Ambasciate e Consolati per pre- sentare persone, progetti e oggetti del design italiano: qualcosa di diverso in ogni angolo del mondo. Per farlo, è stato utilizza- to l'interessante format 100 Ambasciatori del Design Italiano per 100 Città: rappresentanti della creatività italiana, dagli architetti agli imprenditori, dai docenti agli urbanisti, hanno presentato 100 oggetti speciali o tendenze che hanno cambiato il nostro modo di vivere: abbiamo già citato la nostra vecchia e amata Moka Bia- letti e la fantastica 500, ma cosa sarebbe stata la nostra vita senza l'onnipresente Siemens S62, il telefono a disco in plastica che ogni casa aveva fino a 25 o 30 anni fa e che oggi è diventato un oggetto da collezione? E che dire di Achille Castiglioni e della sua lampada da terra Arco (1962) o della sua poltrona Sanluca (1957), così innovativi nel design da far parte delle collezioni del MoMA? Per inciso, nel 1997 Castiglioni ha avuto l'onore di avere la più gran- de retrospettiva dedicata ad un artista italiano mai realizzata dal museo, quando Paola Antonelli ne era la curatrice. Tutti questi oggetti, simboli stessi dell'intelligenza creativa ita- liana, sono diventati una sorta di museo "diffuso", un pezzo diver- so in ogni angolo del mondo, il cui filo conduttore è il paese die- tro alla loro stessa creazione. Ogni Ambasciata e Consolato ha Fino a metà degli anni 90, gli Italiani parlavano al telefono così: ecco il Siemens S62 © Gearstd | Dreamstime.com NEWS & FEATURES PERSONAGGI OPINIONI ATTUALITÀ Continua a pagina 7 Celebrare l'Italia: l'Italian Design Day porta la bellezza delle città italiane nel mondo La caffettiera Bialetti fu inventata nel 1933 e rimane uno degli oggetti made in Italy più popolari © Andrea Lolli | Dreamstime.com