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GIOVEDÌ 4 APRILE 2019 www.italoamericano.org 29 L'Italo-Americano IN ITALIANO | Slow Wine: conversazione con Giancarlo Gariglio e dell'Oregon. Percepite una dif- ferenza nel modo in cui i pro- duttori americani pensano alla sostenibilità, alla produzione e al terroir, rispetto alle loro con- troparti italiane? La differenza tra Italia, Califor- nia e Oregon è incredibile: storie, terroir, persone diverse, diversi modi di fare business. Ci sono concetti simili che si possono tro- vare in ogni area, come il modo di produrre e i metodi sostenibili; forse è non tutto uguale perché le condizioni meteorologiche sono diverse. Ci sono alcune aziende vinicole in Italia che hanno grandi standard agricoli. E così anche in California. Abbiamo trovato molte cantine molto concentrate sulle buone pratiche agricole. An- che l'Oregon è molto forte. Quindi, proviamo a selezionare le cantine dell'Oregon e della Ca- lifornia che hanno la stessa idea di produrre vini di qualità, che hanno anche una prospettiva di- versa del terroir. Quando assaggi i vini di Napa Valley, Sonoma, Paso Robles, Santa Barbara, si possono trovare molte differenze, molte particolarità. Alcuni gior- nalisti e consumatori possono non capire i vini americani, pensando che siano "standard" e corposi. Ma, a nostro avviso, si possono trovare vini incredibili con molta personalità e una qualità meravi- gliosa. In che modo la Guida di Slow Wine garantisce che i collabo- ratori applichino un metodo di valutazione coerente? Abbiamo una grande squadra, più di 300 collaboratori, perché vorremmo far visita ad ogni azienda ogni anno. Slow Wine è fondamentalmente diverso dalle altre guide del vino: la nostra guida non è fatta solo da degusta- zioni alla cieca o su segnalazione telefonica. La Guida Slow Wine è fatta direttamente dai vigneti (e dalle cantine). Abbiamo creato una grande squadra, che è omo- genea, sulla stessa lunghezza d'onda. Per questo motivo, discu- tiamo e ci parliamo molto, condi- vidiamo pensieri e cerchiamo di incontrarci spesso per essere sicuri di essere allineati. È impossibile avere esattamente la stessa idea, naturalmente, perché siamo umani. Ma cerchiamo di essere autentici e coerenti. Cerchiamo di comunicare un'immagine reale e fresca di ogni azienda vinicola. In effetti, cambiamo il collaboratore che recensisce ogni azienda ogni anno. Questo è un punto fonda- mentale nella nostra guida. Note di degustazione Reva Nebbiolo d'Alba Note di piccoli frutti a bacca rossa, rosa floreale e spezie por- tano a un palato generoso e sapo- rito, avvolto da tannini morbidi ed eleganti. Fantastico. S e avete a cuore l'alta qualità e l'originalità dei vini prodotti nel ri- spetto del territorio e dell'ambiente, allora ci sono due parole che dovete ricor- dare: Slow Wine. Pubblicata per la prima volta nel 2010 e un'evoluzione rispetto all'etica Slow Food, la Slow Wine Guide to the Wines of Italy/ la Guida allo Slow Wine d'Italia ha adottato un quadro di valutazione all'avanguardia per raccontare le storie del vino e delle cantine, ar- rivando a pubblicare "momenti di vera illuminazione" rispetto allo status quo dell'establishment degli enoscrittori focalizzati solo sui punteggi dei vini. Dal 2010 la Slow Wine Guide è diventata la prima guida del vino in Italia e sta facendo passi da gi- gante qui negli Stati Uniti. Ho avuto l'opportunità di incon- trare il direttore di Slow Wine Giancarlo Gariglio a New York City in occasione del recente Slow Wine 2019 Usa Tour. Ecco cosa aveva da dire: Qual è l'idea alla base della Guida Slow Wine? Per i nostri lettori, è molto im- portante conoscere la qualità del vino, ciò che sta nel bicchiere. Ma per Slow Wine è anche impor- tante spiegare il processo con cui vengono prodotti i vini, sia in vi- gna che in cantina. Quindi, fac- ciamo una guida del vino che cerca di dare molte informazioni, molto più dei semplici punteggi (del vino). Per noi è molto impor- tante dare più informazioni su: er- bicidi, pesticidi, sostanze chimi- che aggiunte, se le uve vengono coltivate (dal produttore) o acqui- state. L'attenzione si concentra su cosa c'è nel bicchiere, ma anche su cosa c'è fuori dal bicchiere. Questo è Slow Wine. La filosofia di Slow Wine considera la politica del prezzo e l'accessibilità democratica dei vini? Sì. Abbiamo pensato fin dal- l'inizio che i vini dovrebbero es- sere conosciuti e bevuti da tutte le persone che lo desiderano. La cultura del vino, a nostro avviso, deve essere aperta a tutti. E l'Italia è una fonte di grandi vini, che non sono così costosi. Penso che il rapporto qualità/prezzo in Italia sia uno dei migliori. Sì, si possono trovare vini molto costosi, ma ci sono molti vini meravigliosi - che rappresentano una grande biodi- versità di vitigni - che si possono bere con meno di 10 euro e che si trovare negli Stati Uniti per meno di 20 $. La nostra missione è far conoscere alla gente i grandi vini, ma anche i vini da bere tutti i giorni, prodotti con una buona agricoltura sostenibile. Ora Slow Wine sta parlando anche dei vini della California Giancarlo Gariglio, editore capo della Guida Slow Wine Il Nebbiolo d'Alba Reva possiede note di frutti rossi, rose e spezie VINO NEWS RECENSIONI TENDENZE