L'Italo-Americano

italoamericano-digital-4-4-2019

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NEWS & FEATURES PERSONAGGI OPINIONI ATTUALITÀ GIOVEDÌ 4 APRILE 2019 www.italoamericano.org 3 L'Italo-Americano IN ITALIANO | I mmaginate di vivere cento anni e di poter raccontare quello che è successo nel- l'ultimo secolo dall'alto di un'esperienza che, nono- stante i progressi della medicina, ancora pochi possono permetter- si.  Immaginate di poter avere una mente lucida, uno sguardo acuto, una sensibilità capace di capire come si muove il mondo, di distil- lare i suoi umori, di comprendere le sue evoluzioni, un universo di popoli e sentimenti che mentre invecchiavate, e magari cercavate il conforto di un orizzonte final- mente allineato ai vostri sogni di ragazzo, cambiava linguaggio, passo e prospettive, spostava ancora una volta in avanti i con- fini. L'ambiente che vi aveva visti crescere, diventare adulti, vivere la maturità, scomparso da un pezzo, soppiantato da qualcosa che non potevate immaginare. Sì, l'uomo è andato sulla Luna ma nel 1969 non si poteva presagire cosa sarebbe successo nel 2019, nemmeno che l'uomo sulla Luna ci sarebbe tornato a 50 anni esatti da quel grande "passo per l'uma- nità" e che, per la prima volta, avrebbe raggiunto la parte ine- splorata del satellite, svelato quel "dark side of the Moon" che i Pink Floyd trasformarono in suc- cesso mondiale nel marzo del '73.  Immaginate ora di poter rac- contare tutto attraverso una lingua puntuale e raffinata e con la per- cezione emotiva e attenta di un poeta. Un condensato di esperien- za, di lucida perspicacia nella penna brillante di chi sa usare le parole.  Ancora una cosa. Filtrate tutto attraverso la cultura beat, usate la lente della ribellione giovanile che nell'America degli anni '50 mise in discussione il sistema statuni- tense. Pensate però a quello spirito di contestazione non come a qual- cosa di vecchio, di superato, che appartiene al passato, ma come a un moto contemporaneo, a un'at- titudine rivoluzionaria assoluta- mente attuale perchè è lo sguardo ciò che conta, l'impulso che fa la differenza.  Ora provate a leggere "Little Boy", un romanzo sperimentale che mescola autobiografia, critica letteraria, poesia e filosofia, seguendo il flusso di coscienza di una scrittura e uno sguardo che ha sempre saputo andare oltre i luo- ghi comuni, e ha saputo dare alla luce, al compimento esatto di un secolo di vita, a quello che nei fatti è "l'ultimo romanzo beat" della let- teratura americana, dopo aver dato ribalta mondiale alla rivoluzione letteraria e controculturale della Beat generation. Ora aprite gli occhi: davanti a voi c'è Lawrence Ferlinghetti.  Per celebrare la vita, protago- nista dei suoi versi, ha scritto il romanzo in cui racconta i suoi cent'anni, con gli occhi del ragaz- zo che gli è sempre rimasto dentro. Il grande vecchio della cultura ribelle, profondamente americano ma anche intimamente legato alla sua radice italiana, ha lo sguardo saggio e lungimirante di chi ne ha viste tante, peraltro al di là delle strade battute del conformismo. Attivista e provocatore, nel suo curriculum ha la II Guerra mon- diale, il trauma di Pearl Harbour, il D-Day in Normandia e Nagasaki poche settimane dopo il lancio della bomba atomica, il New Deal, gli anni delle contestazione stu- dentesche, del pacifismo, degli hippy, di Kerouac e Ginsberg, il Vietnam, Woodstock, Reagan, l'era Bush, l'11 settembre, l'Iraq e poi giù fino a Trump.  Poeta popolare, autore di "Coney Island of My Mind" che nel 1958 vendette un milione di copie (diventando uno dei libri di poesia più venduti del XX secolo e tra le raccolte più significative del Novecento), giornalista, edi- tore indipendente che ha contri- buito alla nascita dei grandi ribelli fra cui Kerouac, Ginsberg, Corso e Snyder, libraio che ha introdotto i paperbacks, i tascabili in edizio- ne economica, nelle abitudini di lettura collettive. E poi ancora, narratore e pittore, autore di dram- mi teatrali, romanzi, articoli e saggi, paladino della libertà di espressione e cuore pulsante della resistenza, pacifica ma indomita.  Nella sua vita c'è un legame stretto con l'Italia pur non avendo conosciuto il padre Carlo, immi- grato dalla provincia di Brescia e morto sei mesi prima della sua nascita. Un legame tanto forte da scegliere il cognome "originale" per la sua carriera artistica. Come molti immigrati, la sua famiglia aveva anglicizzato nomi e cogno- mi. Assimilazionismo e i postumi Ferlinghetti: patrimonio di memoria, coscienza e resistenza della guerra, dagli Enemy Aliens alla vergogna di essere italiani. Ferling tornò Ferlinghetti: un recupero identitario che gli fece anche scegliere North Beach, il quartiere italiano di San Francisco, per vivere e lavorare a pochi passi dalla sua City Lights Bookshop, dove è passata tanta storia letteraria e culturale ameri- cana e non solo. Ferlinghetti è memoria e coscienza. Non solo personale dall'alto dei suoi cento anni, ma esercizio della memoria, invito a usare da adulti lo sguardo roman- tico e contestatore del "Little Boy" perchè il mondo si può cam- biare anche quando si è vecchi, quando vorrebbe metterti da parte pur non potendo fare a meno di te. Buon compleanno a un artista che ha attraversato la nostra cul- tura e continua a indicare un cam- mino, che concepisce il mondo come un "bellissimo posto per nascere" e la poesia come "la distanza più breve tra due esseri umani", come ciò che "può cam- biare il mondo, così come ogni altra forma d'arte, cambiando le coscienze". SELLING HOMES THROUGHOUT THE BAY AREA Adele Della Santina "e Right Realtor makes all the dierence." 650.400.4747 AdeleDS@aol.com www.AdeleDS.com CalBRE# 00911740 Expert in preparation, promotion, and negotiation!

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