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GIOVEDÌ 18 APRILE 2019 www.italoamericano.org 27 L'Italo-Americano IN ITALIANO | Vernaccia di San Gimignano rietà non avesse granché da offrire. Ironia della sorte, mentre i produt- tori cercavano di rendere il vino più interessante con l'invecchiamento in quercia, aggiungendo altri viti- gni, ecc., la natura della Vernaccia di San Gimignano venne messa in ombra, peggiorando di fatto le cose. Ma grazie agli sforzi di produttori come Sono Montenidoli - una te- nuta che ha stabilito quello che molti ritengono il riferimento stan- dard per la Vernaccia di San Gimi- gnano - il vino gode ora di annate di prodotti sempre migliori. A Sono Montenidoli, "... la Ver- naccia è sempre stata considerata il rosso dei vini bianchi, per via del suo corpo, del clima da cui nasce e dell'idoneità all'invecchiamento. I suoi aromi secondari, che si svilup- pano nel tempo, sono uno dei punti di forza" (montendoli.com). Mon- tenidoli produce tre diversi imbot- tigliati di Vernaccia di San Gimi- gnano DOCG (100% varietale): Fiore, elegante e rotondo, invec- chiato sui sedimenti; Carato: com- plesso e fermentato in botte; e Tra- dizionale con carattere. Sono tutte espressioni grandiose della varietà e del territorio. Per quanto riguarda la natura ca- ratteristica della Vernaccia di San Gimignano, nel suo libro Italian Wine, lo scrittore Victor Hazan ha scritto che "questo vino d'oro pal- lido della città dalle molteplici torri ha forza di carattere". Lo dico nella speranza che quando si parla di vini toscani - assolutamente vini italiani, tra l'altro - i lettori ricordino di in- cludere nella conversazione la Ver- naccia di San Gimignano. La Vernaccia di San Gimignano ha tipicamente il colore del paglie- rino estivo. Il naso è piacevolmente delicato, con un mix di profumi fruttati e floreali, secco in bocca, con note erbacee e sapido. Può in- teressarvi sapere che la Vernaccia di San Gimignano ben risponde ai tempi della cantina, premiando la pazienza con un colore dorato e una complessità di profumi e sapori. La Vernaccia di San Gimignano ha una varietà notevole a tavola. Il vino si abbina bene con tutti i tipi di cucina mediterranea. Abbina- menti consigliati: carni bianche, piatti di pesce, pasta e riso, verdure e insalate di ogni tipo, sushi, zuppe sostanziose, uova e formaggi. Ho assolutamente adorato il Tradizio- nale di Montenidoli abbinato ad una robusta zuppa di farro. Oltre a Sono Montenidoli, altri produttori degni di nota sono Fon- taleoni, Mormoraia, Panizza. Note di degustazione Colore giallo paglierino dorato, grande chiarezza. Profumo delicato e fruttato, con sentori di camomilla, salvia e fieno. Il senso di minerale che colpisce la lingua sottolinea la frutta generosa che si deposita con un buon peso sul palato. Il finale persistente mostra note di man- dorla, fieno e tocchi di zenzero. T ra le sue ricchezze, la Città delle Belle Torri, come San Gimignano è conosciuta, può vantare cultura, storia, arte, na- tura e un meraviglioso vino bianco toscano conosciuto come Vernac- cia di San Gimignano. Già nel 1276, i registri comunali di San Gimignano raccontano di un fiorente commercio di vino gra- zie alla Vernaccia. Nel corso della storia, la Vernaccia ha affascinato poeti, artisti, papi e nobili: Dante Alighieri ne parlò nel suo Purgato- rio; Michelangelo lo lodò; la Ver- naccia impreziosì la tavola dei Me- dici; il sommelier di Papa Paolo III ne fece richiesta ufficiale. Sebbene lo storico vino toscano sia stato citato per la prima volta come Vernaccia, nel corso degli anni il termine è giunto a riferirsi tecnicamente ad un gruppo di di- versi vitigni non correlati. Per que- sto motivo, quando si parla di Ver- naccia di San Gimignano, dovrete resistere alla tentazione di abbre- viare il nome in "Vernaccia" per evitare possibili confusioni. (Anche se ammetto di usare questa abbre- viazione, magari limitatamente a contesti che non lasciano dubbi). Ossia, oggi non basta dire che si beve "Vernaccia". Quindi, per essere chiari, la Ver- naccia che ci interessa qui è la Ver- naccia di San Gimignano, quella fortemente legata al territorio to- scano di San Gimignano. (Siamo grati che ogni ulteriore confusione legata al nome sia facilitata dal fatto che il nome Vernaccia di San Gi- mignano si riferisce sia al vino sia alla varietà di uva da cui è pro- dotto). Come informazione di base e punto/i di riferimento, il clima del territorio sembrerebbe ideale per l'agricoltura. Sul sito del Consorzio del Vino Vernaccia di San Gimi- gnano si legge: "La zona di produ- zione è caratterizzata da un clima mediterraneo con estati piuttosto secche, inverni non particolarmente rigidi e precipitazioni concentrate in due periodi: aprile/maggio e no- vembre, con temperature che va- riano da -5°C a +37°C. La zona beneficia di una buona ventilazione tutto l'anno e solo raramente si co- pre di nebbia". Secondo Italianwi- necentral.com, a partire dal 2018, la superficie a vite è di 720 ettari con una produzione di 440.000 ceppi. Una grande storia e un clima perennemente buono, tuttavia, non hanno salvato la Vernaccia di San Gimignano dai mali della produ- zione di massa: come successo con altri vini italiani del periodo, gli anni '80 videro il primo vino DOC italiano - la Vernaccia di San Gi- mignano fu premiata con il DOC nel 1966 e elevata allo status di DOCG nel 1993 - diventare piut- tosto banale. Fu un periodo difficile per la Vernaccia di San Gimignano, con molti che pensavano che la va- La Vernaccia di San Gimignano è un vino storico Toscano, il primo vino DOC Italiano La Vernaccia di San Gimignano ha un colore giallo paglierino dorato e grande chiarezza VINO NEWS RECENSIONI TENDENZE