L'Italo-Americano

italoamericano-digital-4-18-2019

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GIOVEDÌ 18 APRILE 2019 www.italoamericano.org 7 L'Italo-Americano IN ITALIANO | mente ricordato a quanti si lamentavano, che il cappuccio era stato originariamente creato per far sì che i membri della Confra- ternita svolgessero i loro doveri senza essere riconosciuti, in modo che non potessero crogio- larsi nel fatto che servivano con fede e umiltà la loro comunità. Un simbolo importante che dove- va essere conservato e rispettato. Nel Sud Italia incontriamo l'Arciconfraternita del Carmine, a Taranto: ufficialmente fondata nel 1645, è attiva tutto l'anno ma è durante la Settimana Santa che il suo lavoro lascia davvero il segno. E' responsabile dell'antica Processione dei Misteri, che si svolge ogni Venerdì Santo dalla fine del XVI secolo. In origine solo le statue del Cristo Morto e dell'Addolorata venivano portate per le strade della vecchia Taran- to ma oggi, una vera e propria folla di bellissime sculture fa parte della processione: sono tutte portate a mano dai membri dell'Arciconfraternita del Carmi- ne. A Sulmona, in Abruzzo, la Confraternita di Santa Maria di Loreto, detta dei "lauretani", è protagonista di una delle più curiose tradizioni pasquali del Paese, quella della Madonna che scappa in Piazza. Sì, avete letto bene, ed è esattamente quello che succede. Tutto il rituale è una sorta di rappresentazione teatrale, con la statua della Vergine, quel- la del Cristo risorto e di altre sta- tue che recitano letteralmente una parte, sempre tenute in spal- la dai lauretani. Il culmine della c e r i m o n i a è q u a n d o , a l l e 1 2 della domenica di Pasqua, grazie a d u n a s e r i e d i m e c c a n i s m i segreti noti solo ai membri della Confraternita, il mantello nero che copre le spalle di Maria, simbolo del lutto per la morte del figlio, cade a terra, perché è risorto. Dodici colombe si libe- rano nel cielo, e i lauretani ini- ziano a correre, la preziosa sta- t u a s u l l e l o r o s p a l l e , p e r i l compimento di un atto tradizio- nale che porta molti a piangere. T r a d i z i o n e , p a t r i m o n i o e identità non solo sono mantenuti in vita dalle Confraternite, ma anche da una serie di riti radicati nel nostro passato nazionale e culturale, un passato fatto di spi- rito, di arte, di bellezza e miste- ro. Un tempo, l'Officium Tene- brarum era parte integrante della S e t t i m a n a S a n t a i n t u t t o i l mondo cattolico. Faceva parte della liturgia e, infatti, ne è ancora parte, ma non sono molte le parrocchie che lo praticano perché è una cerimonia intera- mente in latino, si fa di sera, ed è lunga: non è proprio quello a cui il mondo di oggi vuole parte- cipare. Si svolge il mercoledì della Settimana Santa e, alla fine di esso, tutta la chiesa è avvolta nel buio e nel silenzio. Ed è a l l o r a c h e v i e n e i n t o n a t o i l Miserere, un momento di toc- cante bellezza, quando si pensa alle migliaia e migliaia di perso- ne che sono rimaste lì, nel corso dei secoli, ad ascoltare quelle parole, pregando allo stesso modo, respirando la stessa aria. Nella rara occasione in cui oggi si propone la liturgia, è incredi- bile notare quante persone parte- cipano, nonostante la durata, la giornata infrasettimanale, il lati- n o : m o l t i l o f a n n o p e r f e d e , naturalmente, ma molti lo fanno perché c'è un senso di connes- sione con il cuore della nostra tradizione, con un passato che fa di noi ciò che siamo e forse, per qualcuno, c'è il ricordo di come ci si teneva per mano con nonna e nonno, tanti anni prima, quan- d o " a n d a r e a m e s s a c o n l a nonna" era la cosa più bella, perché la nonna ti avrebbe poi permesso di accendere le cande- le in chiesa e dopo ti avrebbe comprato il gelato. L'Italia è un Paese costruito su una storia ricca di spiritualità che ne ha segnato l'identità dal punto di vista artistico e cultura- le, ma anche in termini di patri- monio e memorie: è di questa realtà, una realtà fatta di riti e Confraternite, di musica e pre- ghiere, di comunità unite nel patrimonio e nei valori, che ci parla la Pasqua italiana. In un'epoca in cui il passato è spesso trascurato, se non dimen- ticato, e l'essenza dell'Uomo è ridicolizzata, tradizione e patri- monio rimangono l'esempio più bello di ciò che è il nostro Paese, il luogo da cui ognuno di noi proviene. Un esempio che riuni- sce credenti e non credenti, gio- vani e anziani, uomini e donne, ricchi e poveri, tutti accomunati da ricordi e valori vecchi come l'Italia ma mai veramente perdu- ti, mai veramente dimenticati. Un giovane membro della confraternita di Santa Maria di Loreto durante la domenica di Pasqua, a Sulmona © Konstantinos Papaioannou | Dreamstime.com NEWS & FEATURES PERSONAGGI OPINIONI ATTUALITÀ Continua da pagina 5 Confratelli a Taranto, con i loro cappucci bianchi e saturni neri e blu

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