Since 1908 the n.1 source of all things Italian featuring Italian news, culture, business and travel
Issue link: https://italoamericanodigital.uberflip.com/i/1113100
GIOVEDÌ 2 MAGGIO 2019 www.italoamericano.org 33 L'Italo-Americano ITALIAN SECTION | SOCIETÀ & CULTURA PERSONAGGI PATRIMONIO TERRITORIO Meglio non aspettare l'estate per scoprire le tante bellezze della Puglia: da Trani ai trulli di Alberobello a Otranto 1996 sono entrati nella lista del P atrimonio dell' U manità dell'Unesco. Il paese, quasi fia- besco, fu fondato nel XV secolo dagli Acquaviva, e comprende circa 1500 trulli di vario tipo. U na vis ita ai Trulli di Alberobello ha molto da offrire, si passa tra i due rioni di Monti ed Aia Piccola, attraversando le piccole viuzze, le scale ed i pin- nacoli delle piccoli abitazioni bianche testimoni della forte tra- dizione popolare che ancora è viva nel territorio. Procedendo verso sud, una sosta irrinunciabile nel Salento è Otranto, che è il punto più ad est dello stivale, la città dei Martiri, un ponte fra O ccidente ed Oriente, un territorio pieno di spiagge bianchissime, un luogo ricco di storia, arte, cultura. Si entra in città dalla Porta Alfonsina e si incontra subito l'imponente Castello Aragonese, fatto costruire tra il 1485 e il 1498 da Fernando I D'Aragona. Dal castello si dirama un labirin- to di viuzze del borgo antico che portano alla Cattedrale di Santa Maria Annunziata, altra fantasti- ca opera dall'immenso valore artistico e storico, risalente all XI secolo: la chiesa conserva i resti del massacro degli 800 fedeli che durante l'invasione dei turchi nel 1480 tentarono la resistenza, non volendo rinnegare la propria fede. Il massacro dei martiri è una delle pagine più dolorose della città e ammirare all'interno della Cattedrale la Cappella dei Martiri con le ossa a vista è un'esperienza sconvolgente. Altro tesoro custodito nella chiesa è il mosaico pavimentale, vero e proprio capolavoro che raffigura l'Albero della Vita. E' ritenuto da molti esperti un'enci- clopedia del Cristianesimo con episodi dell'Antico Testamento. Nei dintorni di Otranto l'offerta ricettiva è ottima e diversificata. Altra sosta consigliata a circa 40 km di distanza è a Tricase che ha un bel centro storico con la chiesa madre della Natività che conserva la tela raffigurante il Bambino e i S anti M atteo e Francesco da Paola, attribuita a P aolo Caliari, detto " il Veronese"; e la tela seicentesca di Giandomenico Catalano, raffi- gurante San Carlo Borromeo. Ai lati dell'altare maggiore vi sono le pale della Deposizione dalla Croce e dell' Immacolata Concezione, opere autografe di Jacopo Palma il Giovane. La chiesa di San Domenico è un piccolo gioiello barocco con un coro ligneo in noce intagliato degli inizi del 1700. Il Castello o Palazzo dei Principi Gallone risale al XVII secolo. Una sosta alla bottega del ceramis ta Agostino Branca, specializzata in ceramiche artistiche, è vivamente consigliata. Solo 40 km separano Tricase da Gallipoli, sulla costa ionica. Nella cosiddetta "perla dello Ionio" non c'è solo il mare, quin- di anche fuori dalla stagione esti- va si può visitare la concattedrale di Sant'Agata, stupendo esempio del barocco del XVII secolo. L'interno a tre navate contiene splendidi altari barocchi e nume- rose tele che ne fanno una vera e propria pinacoteca. Nella chiesa di San Francesco d'Assisi si trova la statua lignea del ladrone crocifisso accanto a Gesù, il noto Malladrone. A nche se ormai la bella sta- gione è alle porte, il tema dominante in campo turi- stico è la destagionalizzazione, un'offerta turistica capace di attrarre tutto l'anno. In effetti far sì che i visitatori non vedano la P uglia es clus ivamente come meta estiva per le vacanze bal- neari è utile al turista stesso: ci sono tantissimi luoghi belli tutto l'anno e visitare la regione in pri- mavera quando ancora non fa molto caldo e le passeggiate all'aria aperta sono un tuffo nel risveglio della natura o nei mesi invernali, quando le temperature non sono mai troppo rigide da bloccare tutti in casa, può essere davvero una piacevole scoperta. È vero, da Vieste, la "perla del Gargano" che incanta con i suoi faraglioni e le grotte fino a Mattinata, le vicine Peschici e Rodi Garganico, l'entroterra con la Foresta Umbra, San Giovanni Rotondo, Monte Sant'Angelo e le vicine isole Tremiti, giù giù fino a Santa Maria di Leuca dove l'Adriatico incontra il Mar Ionio o a Pescoluse le cui spiagge sono state ribattezzate "le Maldive del Salento", il mare pugliese è ecce- zionale, può quasi dirsi caraibi- co. Ma la regione ha decisamente molto altro da offrire e da non perdere, ad es empio s e s i è appassionati di folklore e tradi- zioni locali, oltre che di monu- menti e incantevoli paesaggi. Per intraprendere un viaggio alla scoperta delle ricchezze del territorio si può partire da Castel del Monte, la fortezza del XIII secolo fatta costruire dall'impera- tore del Sacro Romano Impero Federico II sulla sommità di una collina, a 18 km da A ndria. Inserito nell'elenco dei patrimoni dell'umanità dell'Unesco nel 1996 è noto per la sua forma ottagonale. Su ognuno degli otto spigoli si innestano otto torri a loro volta di forma ottagonale. A poca distanza c'è Trani, dove si ammira una stupenda cattedrale sul mare, vicino al porto che pullula di pescherecci. La cattedrale in stile romanico pugliese è dedicata a San Nicola Pellegrino, le cui vicende risal- gono al periodo normanno. L'edificio è in tufo calcareo tipico della zona, il marmo bian- co-roseo locale e si distingue per il suo transetto e per l'uso del- l'arco a sesto acuto nel passaggio situato sotto il campanile, feno- meno non molto diffuso nell'ar- chitettura romanica. Poco a sud di Bari si incontra Alberobello, una destinazione unica al mondo, punteggiata di costruzioni così particolari che ogni anno richiamano migliaia di visitatori. Le casette circolari bianche con i tetti a forma di cono sono i famosi trulli, che dal NICOLETTA CURRADI FABRIZIO DEL BIMBO Alberobello è punteggiata da centinaia di trulli, tipiche costruzioni coniche in pietra a secco tradizionali della Puglia La Cattedrale di Trani in stile romanico pugliese costruita in pietra locale bianca e rosa e completata nel 1200