L'Italo-Americano

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GIOVEDÌ 2 MAGGIO 2019 www.italoamericano.org 35 L'Italo-Americano ITALIAN SECTION | NOTIZIE SPORTIVE CALCIO MOTORI ALTRI SPORT Obiettivo Serie A, l'8°scudetto consecutivo consegna i bianconeri alla storia. Le pagelle dei protagonisti O tto scudetti consecutivi: record as s oluto per la S erie A (la s tes s a Juventus, il Torino e l'Inter si erano fermati a un filotto di cin- que) e risultato storico anche a livello continentale (nei campio- nati più importanti d'Europa solo il Lione ha messo in bacheca otto campionati di fila, mentre le streak più durature riguardano solo tornei minori). Il risultato, che certamente non depone a favore della qualità della Serie A, consacra definitivamente il club di Torino come la potenza egemone della Serie A. Il torneo è stato senza storia (il Napoli, unico avversario che ha provato a tenere il passo della Juventus, ha comunque mollato prestissimo) ma, forse anche per la pochezza dei diretti concorren- ti, i Bianconeri - mai come que- st'anno - hanno vinto più per le giocate individuali dei campioni, che per superiorità tecnica o tat- tica. Questi gli eroi dello "Juv- otto": ALLEGRI 6,5 - Mai come quest'anno ci si aspettava un salto di qualità della Juventus che, per organico e abitudine alla vittoria, aveva tutto per giocare alla grande. Così non è stato: i Bianconeri hanno quasi sempre vinto di forza, viaggiando a lungo a 'scartamento ridotto'. Il Campionato è stato in ogni caso un cammino trionfale. SZCZESNY 9 - Leader silen- zioso della squadra, il portiere polacco ha immediatamente fatto dimenticare nientemeno che Buffon. Quando la Juve ha tra- ballato non ha mai sbagliato, dimostrandosi miglioratissimo. PERIN 5,5 - Non ha giocato poco, ma la titolarità di Szczesny non è mai stata in discussione. Lo slot di 'seconda scelta' ha inciso negativamente sull'ex genoano, mai apparso sicuro come in Rossoblu. Va anche detto che è sceso in campo quasi sempre a ridosso delle sfide di Champions, quando Allegri ha tenuto a riposo il grosso dei tito- lari. BONUCCI 7,5 - L'efficacia del suo ritorno, dopo l'anno al Milan, era da verificare. Ha lavo- rato duro, ha perso la fascia di capitano nel silenzio generale e ha dovuto accontentarsi di un profilo ben più basso del solito. Ma i risultati lo hanno ripagato. R U GA N I 6,5 - S empre a mezza strada tra la consacrazione e la bocciatura, l'ex Empoli non ha ancora convinto del tutto anche se i numeri sono a suo favore. C HI ELLI N I 9,5 - Semplicemente mostruoso: una delle sue migliori stagioni. Un 'polipo' cattura palloni e un lea- der in grado di fare la differenza in ogni frangente dell'anno. ALEX SANDRO 6 - Ci si attendeva il salto di qualità: è arrivata una s tagione più di ombre che di luci. Troppo disat- tento, ha pagato con parecchie esclusioni la troppa verve offen- siva. Mai decisivo nei momenti caldi. SPINAZZOLA 6 - Dopo il lungo infortunio, ha dimostrato che, nella super-Juve, c'è posto anche per lui. C A N C ELO 6 - D opo una prima parte di campionato di alto livello, il brusco calo nella fase calda del torneo. Inaccettabile da uno della sua classe. DE SCIGLIO 6 - Senza infa- mia e senza lode: un rincalzo sempre utile. Allegri si fida sem- pre di lui. BARZAGLI e CACERES - Senza voto. Poche presenze e tanti infortuni. PJANIC 6 - Stagione di fles- sione. Spesso privato dei calci piazzati, ha patito l'involuzione della manovra di squadra, riu- scendo a fare la differenza meno del solito. Gli anni, comunque, passano anche per lui. EMRE ÇAN 6,5 - Dopo un inserimento tutt'altro che facile, ha dimostrato di essere un tassel- lo importante. Giocatore vero. BENTANCUR 6,5 - Forse etichettato un po' frettolosamen- te come 'campione', è un centro- campista di spessore, che ha tutto per crescere ulteriormente. MATUIDI 7,5 - Nella prima parte del torneo, con i suoi inse- rimenti, si è dimostrato bomber inaspettato. Poi è rientrato nei ranghi, ma resta un centrocampi- sta esperto, bravo a fare un po' tutto. KHEDIRA 6 - Frenato da tantissimi infortuni, è stato meno incisivo rispetto agli anni passati. CRISTIANO RONALDO 9 - Ha fatto il suo, sempre. Con clas- se, forza e determinazione. A prescindere dalla caratura del- l'avversario. Campione vero e totale. D OU GLA S C OS TA 5 - Grande delusione. Tra infortuni e comportamenti sopra le righe, non è mai stato un fattore. BER N A R D ES C HI 7 - Tantissima qualità ed estrema versatilità. L'ex fiorentino si sta dimostrando un giocatore vero, che ha un futuro garantito. Deve aumentare però la prolificità. CUADRADO 6 - Il solito apporto di agonismo e atletismo, nonostante il brutto infortunio. DYBALA 5 - Schiacciato da Ronaldo, poco in linea con l'A llegri-pens iero. D a s tella bianconera a calciatore non più imprescindibile. Vistosa involu- zione, anche a livello di persona- lità. MA N D ZU KI C 6.5 - La media tra l'ottima prima parte di campionato (8) e le grandi fati- che - fisiche e realizzative - del ritorno (5). Sempre un lottatore, ma in evidente flessione. KEAN 7 - Il nuovo che avan- za. Dopo il prestito - esperienza tutt'altro che memorabile - al Verona, è rimasto per imparare dai migliori. Grazie agli infortuni e a qualche rendimento decre- scente dei compagni, ha avuto tanto spazio nel finale di stagio- ne, dove ha giocato molto e bene, mettendo in mostra un insospettato senso del gol. Il futuro - anche in Azzurro - è suo. SEGUE DA PAGINA 42 STEFANO CARNEVALI dai Lancieri, s embra che le ragioni della clamorosa elimina- zione juventina, siano da ricer- carsi all'interno della squadra di Torino. Certo, la Champions è una sorta di 'ossessione' e, come tale, viene vissuta dai giocatori con emozioni e 'ansie' del tutto assenti in Campionato, dove dominano. Eppure, se si è guidati da Cristiano Ronaldo (che, negli ultimi anni, ha fatto della Champions il proprio 'giardino'), si dovrebbe essere in grado di scacciare molte paure. Anche la caratura dell'avver- sario ha un peso: se negli ultimi anni i sogni bianconeri si sono tutto s ommato 'lecitamente' infranti contro compagini del calibro di Barcellona, Real Madrid e Bayern Monaco (rivali di altissimo profilo), risulta diffi- cile, invece, comp rendere e accettare un'eliminazione patita dal 'piccolo' Ajax. TROPPO RINUNCIATA- R I . La s ens azione è che la Juventus abbia pagato a caro prezzo la scarsa propensione al gioco. Se in Serie A - per tipolo- gia di competizione, oggettiva superiorità e abitudine alla vitto- ria - anche 'giocando al minimo' il risultato viene centrato, così non può essere in Europa, dove si affrontano solamente squadre 'di carattere', che sono abituate a vincere. In Europa - anche per via di qualità e fisicità molto più alte rispetto alla nostra Serie A - si deve giocare davvero, in modo propositivo e ben pianificato. La Juventus ci è riuscita solo saltuariamente, anche perché, abituata a gestire le proprie forze in Serie A, ha spesso faticato a 'invertire la tendenza' nel più complesso scenario europeo. Soprattutto questo, contro un avversario come l'Ajax, inferiore ma atletico, 'spensierato' e con un piano di gioco chiaro, è risul- tato fatale. Allegri: 'Non posso rimproverare i ragazzi, la squadra ha fatto bene. Voglio rimanere con questa società' Per il difensore Giorgio Chiellini è stata una delle stagioni migliori

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