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GIOVEDÌ 16 MAGGIO 2019 www.italoamericano.org 7 L'Italo-Americano IN ITALIANO | storia del genere gli valse una denuncia di plagio da parte di Akira Kurosawa, che in tribunale vide riconosciute le sue ragioni dal momento che la trama rical- cava quella del suo "I sette samu- rai", girato dieci anni prima. Nonostante gli intoppi legali, il film segnò un vero e proprio punto di svolta nel trend cinema- tografico riportando in auge un genere reso famoso da John Ford e John Wayne e lanciando nel firmamento cinematografico Clint Eastwood, fino ad allora u n m i s c o n o s c i u t o a t t o r e d i s e c o n d o p i a n o . U n r a p p o r t o spesso conflittuale quello tra i d u e , c h e n e i f i l m s u c c e s s i v i insieme al regista romano portò a una serie di battibecchi memo- rabili, che divennero uno degli argomenti di conversazione pre- feriti di Leone dopo il litigio che separò le loro strade. Celeberri- m o l ' a n e d d o t o s e c o n d o c u i Eastwood chiese al regista di evitare di far fumare il sigaro al suo personaggio. Leone rispose: "Scherziamo? E' il sigaro il pro- tagonista!". Sergio Leone firmò la regia di Per un pugno di dollari con il n o m e d i B o b R o b e r t s o n ( u n o m a g g i o a l n o m e d ' a r t e d e l padre) e produsse il film con un budget molto basso, andando a girare numerose scene nel deser- to spagnolo dell'Almeria. I due film seguenti, Per qual- che dollaro in più (1965) e Il b u o n o , i l b r u t t o , i l c a t t i v o (1966), completarono la "Trilo- gia del dollaro", beneficiando tutti delle splendide colonne s o n o r e d i E n n i o M o r r i c o n e , compositore che accompagnerà Leone nella realizzazione di tutti i successivi film fino a C'era una volta in America nel 1 9 8 4 . A p p e n a s e i f i l m s u g l i oltre 500 musicati dal composi- tore, che però furono fondamen- tali per aprirgli le porte di Hol- lywood e della storia del cinema americano e mondiale, nono- stante Morricone abbia dovuto aspettare di ricevere l'Oscar solo come riconoscimento alla carriera, prima della statuetta consegnatagli per The Hateful E i g h t d i Q u e n t i n T a r a n t i n o (guarda caso un altro western) nel 2016. N e l 1 9 6 7 S e r g i o L e o n e , ormai vera star di Hollywood, diresse "C'era una volta il West" non riscuotendo in America il successo sperato, nonostante sia oggi riconosciuto come un gran- de classico del genere. Vincitore del Premio David di Donatello nel 1972 e 1984 e del Nastro d'argento nel 1985, il regista di origini irpine non riu- scì a gratificare la sua carriera con un premio Oscar pur dive- nendo una vera icona del cine- ma. Richiestissimo nelle feste di Hollywood, fu invitato nel 1969 anche a casa di Sharon Tate (moglie di Roman Polan- ski) scampando miracolosamen- te al massacro della banda di Charles Manson. Leone rinun- ciò infatti all'ultimo minuto per la sua scarsa dimestichezza con l'inglese. D u e a n n i d o p o , i l r e g i s t a firmò "Giù la testa" interpretato da James Coburn e Rod Steiger e scrisse varie sceneggiature, dirigendo diverse sequenze del film "Il mio nome è Nessuno", film diretto ufficialmente da Tonino Valeri e destinato a lan- ciare nel firmamento Terence Hill. Collaborò con il regista Damiano Damiani nella pellico- la Un genio, due compari, un pollo. Successivamente con la sua casa di produzione Rafran produsse anche Il gatto (1977) di Luigi Comencini e Il giocat- tolo (1979) di Giuliano Montal- do. All'inizio degli anni ottanta L e o n e p r o d u s s e d u e f i l m d i Carlo Verdone: Un sacco bello (1980) e Bianco, rosso e Verdo- ne (1981). Nel 1984 l'ormai affermato p r o t a g o n i s t a d i H o l l y w o o d mandò nelle sale C'era una volta in America, disegnando ancora una volta una parabola epica che ridisegna l'immaginario stesso del cinema americano, decostruendo attraverso l'oc- chio di Leone la dimensione cinematografica a stelle e stri- sce. All'inizio del 1989 fondò la sua casa di produzione cinema- tografica Leone Film Group, senza avere il tempo di racco- glierne i frutti. Quando morì, il 30 aprile 1989, per un attacco di cuore, Sergio Leone stava lavorando al progetto de "l'Assedio di Lenin- grado" ambientato durante la Seconda guerra mondiale, per il quale si era già procurato un budget da 100 milioni di dollari e l'ingaggio di Robert De Niro q u a l e i n t e r p r e t e d i T h e 9 0 0 Days. A rimanere chiuso nel cassetto anche un nuovo film western la cui trama si sarebbe svolta sullo sfondo di un grande affresco storico: la Guerra di Secessione americana. Leone alla regia del suo ultimo capolavoro, C'era una Volta in America, del 1984 NEWS & FEATURES PERSONAGGI OPINIONI ATTUALITÀ Continua da pagina 5 G