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www.italoamericano.org 9 L'Italo-Americano IN ITALIANO | GIOVEDÌ 16 MAGGIO 2019 G li Etruschi sono una delle più affascinanti civiltà preromane ma, a sorpresa, anche una di quelle che conosciamo di meno: il vero mistero etrusco è relativo alla loro origine e alla loro lingua, tutt'e due rimangono in gran parte sconosciute, nonostante le molte teorie avanzate nel corso dei decenni. Ma questo non significa che non abbiano lasciato una gran quantità di testimonianze archeo- logiche da poter ammirare, studi- are e apprezzare, simbolo ed espressione del livello della cul- tura e della conoscenza che ave- vano raggiunto. Di solito senti- amo parlare delle loro necropoli e di città come Volterra, in provin- cia di Pisa, che un tempo faceva parte della Lega etrusca. Non altrettanto famose sono, tuttavia, le Vie Cave. Vie Cave significa letteral- mente "strade vuote, scavate" e sembrano corridoi di pietra sotto il cielo che attraversano l'area compresa tra Pitigliano, Sovana e Sorano, nella parte meridionale della Toscana che tutti conosci- amo come Maremma. Maestose ed imponenti, proprio come se i ciclopi di Ulisse fossero andati in Toscana per scavarle nel tufo, rappresentano un'importante attrazione storica e culturale. Ma cosa sono esattamente? Le Vie Cave - ce ne sono alcune dozzine - sono dei corri- doi scolpiti nella pietra: di solito sono larghi da 2 a 4 metri e pos- sono raggiungere anche un chilometro (poco meno di mezzo miglio), mentre l'altezza delle loro pareti rocciose può raggiun- gere i 25 metri. Camminarci attraverso è un'esperienza magica per molti, immersi come sono nella natura, con i rami degli alberi che spesso creano un tetto verde al di sopra, la luce del sole che penetra fiocamente. Se presterete abbastanza atten- zione, noterete anche che ci sono incisioni lungo le loro mura, seg- reti incisi nella pietra, specchio di un passato che, abbiamo detto, rimane in gran parte ancora oscuro. Ciò che è ancora più interessante è che non troverete nulla di simile in nessun altro posto al mondo. È un mondo di atmosfere sug- gestive, quello delle Vie Cave e, come gran parte di ciò che sappi- amo degli Etruschi, anch'esse custodiscono misteri al loro inter- no. Per cominciare, non sappi- amo esattamente quale fosse la loro funzione. Alcuni credono che fossero vie di comuni- cazione, e se vennero certamente usate come tali, non sappiamo se furono o no concepite come strade. Rimane il fatto che molti di esse offrono una scorciatoia attraverso la campagna per rag- giungere un villaggio o un altro, mentre altre collegano gli insedia- menti urbani alla vecchia necrop- oli etrusca. Altre teorie dicono che dovevano essere sistemi difensivi, ma la teoria più affasci- nante di tutte, certamente, è quella che vuole che siano monumenti rituali o funerari, come testimoni- ano le tombe trovate all'interno delle loro mura. Qualunque sia il loro significa- to ancestrale, è incredibile pen- sare che siano state create tanto tempo fa, senza l'uso di macchi- nari moderni e solo con la pura forza delle mani e, forse, con l'aiuto degli animali da tiro, anche se il tufo è una pietra relativa- mente morbida da scolpire quan- do è bagnata. Gli archeologi credono che le Vie Cave non abbiano sempre avuto un aspetto simile a quello che hanno oggi: infatti, è possi- bile che la parte inferiore, quella su cui le persone camminavano, fosse molto più alta di adesso. La profondità della Vie Cave che vediamo oggi è probabilmente il risultato di successivi processi di scavo effettuati per lisciarne la superficie, spesso danneggiata dall'erosione naturale e dall'uso. Ogni Via Cava ha caratteris- tiche specifiche: la Via Cava "del Cavone", ad esempio, è stata senza dubbio utilizzata per scopi funerari, come attestano le numerose camere funerarie arcaiche lungo le sue mura. Un monumento così affasci- nante e misterioso, ovviamente, ha attirato l'attenzione dell'Uomo prima delle nostre generazioni: e così, non dovreste essere sorpresi dal sapere che, nel Medioevo, le persone erano solite disegnare e scolpire immagini protettive sulle loro pareti e che molte nicchie sono state create per contenere immagini sacre e statuette, come segno di protezione per i viaggia- tori. Le Vie Cave sono interessanti anche da un punto di vista natu- ralistico: grazie alla loro confor- mazione, hanno sviluppato un microclima particolare dove la flora tipica degli ambienti ombrosi e umidi può prosperare. Licheni, muschio, edera, felci: smeraldo e verdi scuri che si sfu- mano l'uno nell'altro in un bellis- simo gioco di tonalità che sa di favole incantate e racconti miste- riosi. Le Vie Cave sono state usate come mezzo di comunicazione fino a tempi relativamente recen- ti, ma oggi non lo sono più: sono gli escursionisti che le attraver- sano, per godere del loro fascino particolare e avere la sensazione di camminare attraverso i millen- ni. Se la storia e il mistero di queste antiche strade non bas- tassero, c'è anche il fatto che siamo in uno dei luoghi più sug- gestivi della Toscana: Pitigliano, Sorano e Sovana sono luoghi pit- toreschi e ricchi di storia. Infatti, se siete interessati ad utilizzare le Vie Cave come mezzo di scoper- ta del territorio, potreste essere ben felici di sapere che ci sono diversi tour operator che organiz- zano visite speciali nella zona. Una delle più popolari è Walk Italy Tours, specializzata in tour storici a piedi: quelli che organiz- zano in Toscana sono ispirati a "The Cities and Cemeteries of Etruria" di George Dennis, il suo diario di viaggio e archeologia del 1842, dove ha dettagliata- mente annotato tutte le sue scop- erte e i suoi pensieri. Figlio del suo tempo, Dennis era un esploratore britannico con un debole per le antiche vestigia delle gloriose civiltà italiane: i Vittoriani e il loro Grand Tour, cosa avremmo fatto senza di loro! Ma Dennis è andato oltre, se è vero che alcune delle sue note sono ancora oggi considerate rile- vanti nel campo degli studi etr- uschi. Una veduta di Sorano, uno delle cittadine vicine alle Vie Cave più famose © Toldiu74 | Dreamstime.com HERITAGE MEMORIA IDENTITÀ STORIA RADICI Quando la Toscana era chiamata Etruria: Sovana e il cammino delle Vie Cave