L'Italo-Americano

italoamericano-digital-5-30-2019

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GIOVEDÌ 30 MAGGIO 2019 www.italoamericano.org L'Italo-Americano IN ITALIANO | 17 " Non importa dove vai, finirai da qualche parte!" disse una volta la leggen- da degli Yankees Yogi Berra. Gli americani ricor- dano il catcher della Hall of Fame per i suoi "Yogi-ismi", un'abbon- dante serie di aforismi deliziosa- mente paradossali sulla vita e sul baseball. Le citazioni classiche includono "Non è finita finchè non è finita" e "Quando arrivi a un bivio sulla strada, prendilo" o "Il futuro non è quello che di solito è". Con le sue parole pittoresche, semplici e talvolta surreali, il famoso lanciatore dei New York Yankees ha spesso affermato l'ov- vio, ma le sue ridondanti verità erano umoristiche e piene di tanto buon senso e veridicità. Sempre in modo disarmante, Yogi era una sorta di filosofo casalingo. Ha anche ricevuto il suo soprannome per la somiglianza con un fachiro indiano che un amico d'infanzia ha detto di aver notato in un film. O Yogi già allo- ra pronunciava perle di saggezza? Non solo era un ottimo atleta, e più tardi un grande allenatore, ma anche un eroe di guerra e un per- sonaggio, uno dei più amati. "Non importa dove vai, finirai da qual- che parte!"? Esatto, sono di nuovo da qualche parte questa settimana perché vi presento una nuova destinazione turistica per il vostro viaggio in Italia. Indovinate dove mi trovo? Sono esattamente dove dovrei essere, nel territorio dove la storia leggendaria di Yogi è iniziata a soli 19 miglia da Milano. Yogi è nato a St. Louis nel 1925 ed è cresciuto in una casa di mattoni al 5447 di Elisabeth Ave- nue a The Hill, il quartiere italiano della città. E, per quanto sembri divertente, parlava bene il dialetto milanese. Non è delizioso? Essen- do originaria di Milano, mi ha fatto piacere sentire una cosa del genere! L'icona culturale la cui fama trascendeva il mondo del baseball nacque come Lawrence Peter Berra da una famiglia di contadini di Malvaglio, frazione di Robec- chetto con Induno, in contrada Cuggiono. I genitori di Yogi, Pie- tro Berra e Paolina Longoni, vive- vano a Malvaglio in una casa colonica in via Cimitero. Pietro fuggì a St. Louis nel 1909. Paoli- na arrivò più tardi. I loro due figli maggiori, Mike e Tony, sono nati a Malvaglio. Con una popolazione di circa 8.000 abitanti, l'area di Cuggiono è una zona molto comoda per rag- giungere Milano e l'aeroporto di Malpensa. Situato nel Parco del Ticino in Lombardia, confina ad ovest con il Piemonte, separato dal fiume Ticino. "È un luogo attraente e accogliente", afferma Camilla Fusè, presidente di un'as- sociazione di guide turistiche locali. La campagna è bella. Soprat- tutto la frazione di Castelletto è stata a lungo una delle mete prefe- rite dai milanesi che hanno voglia di abbandonare la vita cittadina. Il municipio si trova nella settecen- tesca Villa Annoni, uno splendido esempio di architettura neoclassi- ca con il suo bel parco. Ma non vedo l'ora di vedere la casa, a soli cinque minuti di distanza, a Malvaglio dove vive- vano i genitori di Yogi. La mia prossima guida è Giuseppe Buggi- ni. Sua moglie Rita Tavecchio è la cugina di primo grado di Yogi. "Giuseppina Longoni, madre di mia moglie, era sorella di Paolina, la madre di Yogi Berra", spiega Giuseppe. L'edificio è sotto il sole ed è piuttosto malandato. Faccio capo- lino nell'unica stanza che ha l'arre- damento originale...... Yogi ha visitato Malvaglio alla fine degli anni '50. "Tutto il clan di famiglia andò a cena fuori", dice Giuseppe. "Yogi parlava il dialetto milanese che aveva imparato dai suoi geni- tori". "Il baseball era la sua vocazio- ne. Da adolescente, a volte veniva picchiato dal padre perché non voleva andare al lavoro. Ma poi il padre si rese conto che il baseball era il vero modo di Yogi di espri- mere la sua autenticità". Poi Giu- seppe condivide un aneddoto che può sembrare lo sketch di uno spettacolo comico: "Quando Yogi è venuto qui, ha visto che gli ita- liani usano il bidet. E' rimasto impressionato e si è reso conto che si trattava di un'utile installazione sanitaria. Ha comprato subito diversi bidet e li ha fatti spedire negli Stati Uniti". Mi congedo da Giuseppe e incontro Ernesto Milani, storico dell'immigrazione italiana in Nord America che ha dato la cittadinan- za onoraria a Yogi nel maggio 2015 in occasione del suo 90° compleanno. Milani è andato fino a Montclair, New Jersey, per incontrare "l'Eterno Yankee". "Era seduto su una sedia a rotelle al Museo Yogi Berra", ricorda Mila- ni. "Nel momento in cui mi ha visto, disse: 'Cume te stee?', Come stai?" in dialetto milanese. Berra morì nel settembre di quell'anno. "Era sorpreso di ricevere la cittadi- nanza onoraria di Cuggiono", dice. Quasi tutti a Cuggiono hanno un parente americano. "C'è stata una massiccia migrazione di 5.620 contadini di Cuggiono tra il 1861, anno dell'Unità d'Italia, e il 1911", dice Oreste Magni, presidente del- l'Ecoistituto Della Valle del Tici- no, interessante centro di ricerca sulla storia della migrazione situa- to in una chiesa sconsacrata del '700 di Cuggiono. "I nostri conta- dini non erano contenti delle con- dizioni di lavoro e le rivolte del 1880 non avevano portato i risul- tati che si aspettavano, quindi per molti è stata la scelta giusta". Un gran numero di Cuggionesi si trova a St. Louis e a Herrin, Illi- nois, dove inizialmente erano impiegati come minatori di carbo- ne. C'è una Cuggiono place a The Hill, St. Louis, e una Cuggiono street a Herrin," dice Mattia Lassi- ni, avvocato con la passione per la fotografia. La sua bisnonna è nata a Herrin. Cuggiono e Yogi Berra, l'icona culturale che parlava milanese Una sala interna di Villa Annoni, a Cuggiono. Photo credit Mattia Lassini Collettivo Talpa Yogi sorride alla macchina fotografica © Jerry Coli | Dreamstime.com GRAND TOUR VIAGGI ITINERARI TERRITORIO

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