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GIOVEDÌ 30 MAGGIO 2019 www.italoamericano.org 7 L'Italo-Americano IN ITALIANO | to, dall'altro ci riempie d'orgo- glio per l'opportunità di essere custodi di un patrimonio da cui ogni italiano può sentirsi rappre- sentato. Ha il comando della pattu- glia acrobatica più famosa d'I- talia. Per lei e i suoi uomini cosa significa, oltre a migliaia di ore di addestramento? D a C o m a n d a n t e m i r e n d o conto ogni giorno di quanto sia fortunato a poter guidare questo meraviglioso gruppo di uomini e donne. La sua grande forza, che più di ogni altra cosa contraddi- stingue le Frecce Tricolori, risie- de senza dubbio nel lavoro di squadra: ognuno, in volo come a terra, sa fornire il proprio indi- spensabile contributo per il rag- giungimento dell'obiettivo. Il programma annuale 2019 conta 30 esibizioni dentro e fuori i confini nazionali. Per un italiano all'estero vedere quel fumo verde-bianco-rosso significa tornare a casa, volare con voi verso l'Italia. Esibirci davanti ai nostri con- nazionali all'estero ha sempre un sapore particolare: il calore e l'orgoglio che sanno trasmettere con il loro entusiasmo è vibran- te, una sensazione difficile da descrivere. Poterli incontrare dopo il volo è un'esperienza unica ed esaltante, capace di risvegliare ogni volta quel senti- mento di fierezza nazionale che è i n s i t o i n t u t t i n o i ; i n q u e l momento siamo il punto di con- tatto tra quelle persone ed il P a e s e c h e a m a n o a n c h e s e distanti: è una sensazione mera- vigliosa che ci ripaga di ogni sacrificio fatto per poter assicu- rare la nostra missione. Una parte del vostro lavoro è la formazione, che in parte può essere all'estero. Lei in particolare è stato negli USA. Che esperienza è stata? La formazione di un pilota militare è un percorso complesso e impegnativo, che si sviluppa attraverso diverse tappe adde- strative, tutte importanti perché aggiungono qualcosa al bagaglio finale. In questo senso, le espe- rienze all'estero costituiscono un arricchimento enorme, perché consentono di confrontarsi con professionisti e sistemi diversi d a l l a n o s t r a r e a l t à a b i t u a l e . Ricordo con particolare piacere il mio addestramento negli Stati Uniti, un periodo in cui ho impa- rato molto professionalmente e caratterialmente, proprio attra- verso il contatto con una realtà distante da ciò a cui ero abituato: è un'esperienza che mi ha dato davvero molto. L a P A N è u n l a v o r o d i squadra, si lavora tutti per lo stesso obiettivo. Come si entra nella pattuglia e cosa significa essere team? La formazione delle Frecce T r i c o l o r i r e g i s t r a o g n i a n n o delle uscite di piloti e conse- guenti ingressi di nuovi elemen- ti: ci piace dire che nel tempo cambiamo gli interpreti di un unico meraviglioso spartito. Come in un'orchestra, l'inte- razione tra tutti gli elementi determina il risultato molto più della performance del singolo individuo. Per questo motivo, per entrare nella Pattuglia Acro- batica Nazionale non basta esse- re esperti professionisti del volo, ma bisogna soprattutto dimo- strare una grande inclinazione al lavoro di squadra. Tutti i piloti che chiedono di entrare a far parte di questo gruppo vengono preventivamen- te sottoposti ad una selezione tesa a capire quale candidato possa meglio integrarsi con gli altri: parliamo di professionisti esperti, provenienti dalle linee jet dell'Aeronautica Militare e con alle spalle non meno di 750 ore di volo su velivoli ad alte prestazioni; questa garanzia di partenza ci permette di concen- trare il processo di selezione soprattutto sull'attitudine ad essere parte di un team. Il volo acrobatico prevede figure di estrema difficoltà tecnica eseguite con apparente disinvoltura a velocità impres- sionanti. Come ideate cuori, frecce, ventagli e scintille? Chi pensa a queste figure e come arrivate a saperle eseguire, in gruppo, con precisione milli- metrica? Il programma di volo è anda- to a comporsi nel corso di quasi 60 anni di storia; durante questo lungo periodo sono state aggiun- te alcune figure, l'ultima è la "scintilla Tricolore", che vengo- no dapprima studiate a terra, da tutto il team, e poi testate in volo, inizialmente utilizzando i velivoli cardine ed in seguito aggiungendo gli altri gregari sino a comporre la formazione completa. Tutto il programma richiede una continua ricerca della preci- sione data dal quotidiano adde- stramento che si basa su uno stretto rapporto di fiducia, invisi- bile legame fra i piloti in forma- zione. Quando vede sotto di lei tutte quelle persone con il naso all'insù che vi seguono rapiti durante le vostre spettacolari esibizioni, cosa pensa? Durante il volo la concentra- zione sulle manovre è al massi- mo, non c'è spazio per l'emozio- ne. Ma una volta terminata la manifestazione riusciamo a per- cepire il calore e l'entusiasmo del pubblico: capire di essere riusciti a toccare i cuori delle persone ci fa sentire ancor più orgogliosi di rappresentare l'Ae- ronautica Militare e l'Italia. Tanti bambini sognano di fare il pilota. Lei che questo sogno lo ha raggiunto cosa dice a quei bambini? Indipendentemente da quello che sia il tuo sogno non bisogna permettere mai a niente o a nes- suno di distogliere i tuoi sforzi dal suo raggiungimento. Riusci- re a raggiungere i propri obietti- vi e realizzare i propri sogni sicuramente richiede costante impegno e sacrificio: non man- cheranno battute d'arres to e momenti difficili, ma bisogna perseverare senza mai arrendersi e il risultato sarà di certo incre- dibilmente appagante. Forse, più consapevoli di quel che comporta il vostro lavoro, gli adulti, guardano le vostre esibizioni pieni di entu- siasmo e ammirazione come i bambini. Quali sono invece le emozioni di chi vola e perché ha scelto la Pan? L'idea stessa di volare emo- ziona ogni uomo, perché lo cata- pulta in una dimensione che non è la sua naturale, riuscendo ad avere la meglio sulla forza di gravità. Penso che il volo acro- batico sia un ulteriore passo avanti su questa strada, perché si può letteralmente danzare nell'a- ria. Sul piano professionale, la scelta di entrare a far parte delle Frecce Tricolori ha rappresenta- to per me soprattutto una sfida: ho avuto l'opportunità di metter- mi alla prova in un settore com- pletamente diverso rispetto al reparto operativo dove ricomin- ciare praticamente da zero e mettermi in discussione. Non solo, volare con la PAN vuol dire anche avere l'onore di rap- presentare, con il proprio opera- to, tanti colleghi che lavorano ogni giorno al servizio del Paese e, più in generale, di poter con- tribuire all'immagine dell'Italia intera. C h e r a p p o r t o h a c o n l a paura e con la bellezza del suo lavoro? La paura è un elemento tipico della natura umana che si pre- senta laddove siamo chiamati ad affrontare ciò che non conoscia- mo. L'addestramento, tramite un processo continuo, ha esatta- mente lo scopo di eliminare que- sta componente consentendoci di esplorare tutte le possibilità ed essere padroni della situazio- n e i n q u a l s i a s i c i r c o s t a n z a . Gestito questo aspetto si può così godere appieno della mera- viglia del volo e delle straordi- narie emozioni che esso è in grado di regalare. Una classica figura delle Frecce Tricolori, con il fumo bianco rosso e verde che da sempre accompagna le loro performanc @ Aeronautica Militare NEWS & FEATURES PERSONAGGI OPINIONI ATTUALITÀ Continua da pagina 5 G