L'Italo-Americano

italoamericano-digital-6-13-2019

Since 1908 the n.1 source of all things Italian featuring Italian news, culture, business and travel

Issue link: https://italoamericanodigital.uberflip.com/i/1130287

Contents of this Issue

Navigation

Page 16 of 39

GIOVEDÌ 13 GIUGNO 2019 www.italoamericano.org L'Italo-Americano IN ITALIANO | 17 LA VITA ITALIANA TRADIZIONI STORIA CULTURA C ari lettori, la festa del papà, che si avvicina (16 giugno), mi ri- corda che nel 1939 molti padri e nonni italiani della costa orientale atten- devano con impazienza la chiusura delle scuole pubbliche per le va- canze estive in modo da poter por- tare i loro figli alla grande fiera che aveva aperto a New York pochi mesi prima e aveva uno spettaco- lare padiglione italiano. La New York World Fair è stata inaugurata il 30 aprile 1939, nel 150° anniversario dell'inaugura- zione del nostro primo presidente George Washington, presso la Fe- deral Hall di New York City. Il sito scelto per la fiera, Flushing (Queens), NY, sulle terre paludose e l'ex discarica, è diventato il più grande progetto di bonifica negli Stati Uniti orientali. Fiorello La- Guardia era sindaco di New York, Frank D. Roosevelt era presidente degli Stati Uniti e Grover Aloysius Whalen era presidente della Fiera mondiale di New York. Uno dei contributi più notevoli di Whalen è stato il raduno di espositori stra- nieri in un periodo di stress finan- ziario mentre si addensavano nu- vole di guerra. Sessanta nazioni e organizza- zioni internazionali presero parte alla fiera. L'Italia pagò circa 15 mi- lioni per il suo bellissimo padi- glione progettato dall'architetto Mi- chele Busisi-Vici, che aveva in cima una statua di Roma. In fondo alla sua facciata si trovava una ca- scata, ai piedi della quale c'era un monumento a Marconi. Mussolini non aveva rispar- miato una lira per rendere eccezio- nali le mostre e il padiglione ita- liano. Ciò a sua volta aveva dato a molti genitori appena partiti e ai loro paesani la possibilità di mo- strare ai loro bambini nati in Ame- rica di avere un ricco patrimonio culturale. Naturalmente i loro di- scendenti nati in America, pur es- sendo impressionati, erano un po' dubbiosi, dal momento che non avevano mai letto nulla a riguardo sui loro libri scolastici. *** Recentemente ho trovato una copia di un libretto, Ten Years of Italian Progress, che venne distri- buito ai visitatori del padiglione italiano e pubblicato dall'ufficio informazioni turistiche italiano, al- lora situato nella 745 Fifth Avenue a New York City. Anche se è vero che il decennale del progresso ita- liano era una sviolinata per il go- verno fascista e italiano, è interes- sante notare che Mussolini ha fatto di più per l'Italia prima della guerra e non solo treni in orario, come si può vedere da questi estratti: *** È perfettamente ovvio a tutti che anni di progresso italiano non possono essere condensati nello spazio di poche pagine. Un'indagine esauriente su tutto ciò che l'Italia fascista ha compiuto richiederebbe un volume di molte pagine, mentre un resoconto det- tagliato del lavoro svolto in ogni ramo dell'attività nazionale richie- derebbe molto di più. Queste dif- ficoltà non ci hanno tuttavia impe- dito di preparare, in forma sintetica, un resoconto delle cose essenziali che sono state compiute in Italia, a beneficio dei visitatori. Il piano di bonifica coordinata è una delle grandi conquiste del governo fascista. Interi quartieri, abbandonati da secoli alla malaria e allo squallore, sono stati riscattati per sempre con metodi eccezional- mente imponenti. Bonificando la terra paludosa, sopraelevando torrenti e facendo nuovi canali, vaste distese di ter- reno sono state rese idonee alla col- tivazione e sono state immediata- mente coltivate: al posto delle paludi insalubri sono sorte nuove case con notevole rapidità, e per- sino intere nuove città. Tra queste vanno menzionate Mussolini in Sardegna e Littoria nelle paludi pontine, non lontano da Roma. I pochi dettagli forniti di seguito serviranno a mostrare la vastità delle misure adottate e dei risultati ottenuti. Attualmente sono in corso lavori di bonifica su un'area di oltre 11.000 miglia quadrate. Durante gli anni di dominio fa- scista, sono stati spesi 3.180 mi- lioni di lire per i lavori di bonifica, mentre dal 1870 al 1922 furono spesi solo 1.799 milioni di lire. Il governo fascista ha concesso sussidi per 1.122 milioni di lire per i lavori di bonifica privati, e 50.000 operai sono stati occupati per 250 giorni l'anno. La produzione di grano è pas- sata da 43.992.000 quintali nel 1922 a 75.150.000 quintali nel 1932. *** Grazie all'entusiasmo di Benito Mussolini per Roma, la città sta riacquistando l'aspetto descritto da- gli storici durante il periodo più glorioso della storia romana. Nuovi quartieri sono sorti e si stanno svi- luppando rapidamente, nuovi e magnifici edifici pubblici vengono costruiti, vengono decise grandi imprese urbane moderne e portate avanti con notevole rapidità. Il Campidoglio, un tempo soffo- cato da umili case che vi si erano ammassate per secoli, è stato com- pletamente liberato, e le vedute che sono l'incarnazione della bellezza e dell'eternità di Roma si dominano dalla sua cima. Ai piedi della sto- rica collina, è stata recentemente aperta un'ampia strada - la Via del- l'Impero. Corre tra Piazza Venezia e il Colosseo ed è delimitata dagli esempi più impressionanti del po- tere dell'Antica Roma. È più di una strada: è un legame ideale e vitale tra il Colosseo (il simbolo dell'e- ternità di Roma) e il Vittoriano, l'Altare della Madre patria e il sim- bolo della Nuova Italia. *** Le ferrovie italiane hanno fatto enormi progressi non solo per quanto riguarda la lunghezza dei binari, che è stata aumentata di circa 1.250 miglia, ma anche per miglioramenti numerici di natura amministrativa. In breve, la politica ferroviaria del governo fascista è stata ed è tuttora di sviluppo e di migliora- mento dei servizi, prendendo in considerazione le esigenze mo- derne della nazione; si applicano tariffe passeggeri moderate e tariffe di trasporto; e si garantiscono ser- vizi perfettamente regolari che, come tutti sanno, ora funzionano assolutamente al minuto. Un parti- colare solo è sufficiente a dimo- strare la rigida disciplina osservata in relazione alle ferrovie italiane, e cioè che oggi l'efficienza del per- sonale è aumentata del 50%.

Articles in this issue

Links on this page

Archives of this issue

view archives of L'Italo-Americano - italoamericano-digital-6-13-2019