L'Italo-Americano

italoamericano-digital-6-27-2019

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www.italoamericano.org 13 L'Italo-Americano IN ITALIANO | GIOVEDÌ 27 GIUGNO 2019 SOCIETÀ & CULTURA PERSONAGGI PATRIMONIO TERRITORIO H o incontrato Andrea Camilleri due volte a Milano, all'Hotel Manin alla fine degli anni '90. Il fenomeno letterario siciliano non era un ragazzino all'epoca. Aveva già settant'anni quando creò l'is- pettore Salvo Montalbano, il pro- tagonista dei suoi racconti polizieschi umoristici, colorati e intensi. Quei libri pubblicati da Sellerio Editore di Palermo sta- vano suscitando clamore letter- ario. Oggi lo scrittore 93enne è in condizioni critiche in un ospedale di Roma e la sua prognosi è incer- ta. Camilleri era già un noto insegnante di recitazione all'Ac- cademia d'Arte Drammatica Sil- vio D'Amico di Roma quando i suoi racconti polizieschi, labirinti- ci, graffianti, satirici e basati sui personaggi, decollarono con un enorme successo commerciale. L'autore ha venduto circa 20 milioni di libri in Italia con i suoi 25 romanzi di Montalbano, peral- tro tradotti in 30 lingue. Le opere sono state trasformate in una serie televisiva a partire dal 1999 che è stata ritrasmessa nel Regno Unito, negli Stati Uniti e in Australia. Le storie misteriose di Camil- leri sono solo una parte del suo prolifico lavoro. Sono state e ven- gono comprate sulla base di un merito letterario che comprende la capacità di passare senza fatica dal comico al grottesco, l'uso sapiente del dialetto siciliano come stile letterario, un vibrante senso del luogo e personaggi a tutto tondo a cominciare dal caris- matico detective di polizia Salvo Montalbano, che predilige sempre i piatti di pesce. Quel vibrante senso del luogo nelle storie di mistero di Camilleri contribuisce a guidare un'indagine profonda sulla nostra società e cultura: il luogo, quell' "Umbili- cus Mundi", è più precisamente il villaggio immaginario di Vigata, basato su un vero e proprio paese di circa 16.000 anime chiamato Porto Empedocle. Nella provincia di Agrigento, dove la vicina e antica Valle dei Templi greca ha ispirato per secoli i visitatori, Porto Empedocle è il luogo di nascita di Camilleri, un insedia- mento che lo scrittore conosce fino al suo cuore pulsante e oscuro. Il romanziere siciliano mi ha confermato che le storie dell'is- pettore Montalbano sono ambien- tate lì. "Porto Empedocle è reale e immaginaria allo stesso tempo, perché i suoi confini sono vari- abili a causa della mia immagi- nazione. Ma in una certa misura, nei miei libri Porto Empedocle è un luogo congelato indietro nel tempo. E' imprigionato nei miei ricordi: infatti, la troupe che sta girando i film basati sulle mie sto- rie non ha scelto Marinella di Porto Empedocle come ambien- tazione perché il cemento lì ha sepolto tutto", ha sottolineato. "Hanno dovuto trasferirsi nella Sicilia orientale, dove c'è ancora la possibilità di avere quello che avevo in mente". La realtà di oggi è più ottimistica. La spiaggia di Porto Empedocle è in realtà abbastanza bella e offre un tratto di 6 km di sabbia dorata che porta verso una formazione rocciosa e lunare chiamata Scala dei Turchi, un vero paradiso. Nel corso del tempo, il vento e le onde del mare hanno scolpito la pietra calcarea fino a formare quelli che sembra- no enormi gradoni. L'antico nome di Porto Empe- docle era Marina di Girgenti. Era un centro d'affari all'avanguardia alle prese con le forze di mercato e il commercio estero, che gli Arabi usarono per motivi militari e per esportare grano, sale e vino in Africa. Anche i genitori del dram- maturgo e premio Nobel Luigi Pirandello erano di Porto Empe- docle. "Le famiglie storiche di Porto Empedocle provenivano da Malta e da Amalfi", afferma Calogero Conigliaro, storico locale e presi- dente dell'Associazione Culturale SicilStoria. Il libro "I corsari del Terzo Reich e i segreti di Husky, Sicilia (1940-1943)" di Conigliaro ha la prefazione di Andrea Camilleri. Conigliaro dice che gli abitanti di Porto Empedocle stanno sof- frendo dopo aver sentito che le condizioni mediche di Camilleri sono critiche. Saremo ovviamente addolorati se morirà, ma restiamo sereni perché è un grande scrit- tore e un grande italiano". La sua anima è immortale. Esisterà per sempre attraverso i suoi libri". Camilleri si è laureato in filologia romanza presso l'Univer- sità di Palermo. "Non mi piace ricordare o evocare gli anni uni- versitari", mi ha detto in uno dei nostri incontri milanesi. "Il mio sogno era quello di diventare insegnante di lingua italiana per gli stranieri. Poiché per questo scopo era necessaria una laurea prestigiosa, scelsi subito l'Univer- sità di Firenze, dove insegnava il famoso critico letterario De Robertis". E aggiunse: "Allora pensavo di essere in paradiso!" Doveva frequentare la Facoltà di Lettere e diventare apprendista giornalista al quotidiano La Nazione il 1° settembre 1943. "Ma, come sapete, gli Americani sbarcarono in Sicilia nella notte tra il 9 e il 10 luglio 1943 e io fui tagliato fuori. Per questo sono finito all'Università di Palermo, che non mi piaceva affatto e dove ho avuto la sfortuna di imbattermi in un professore che mi ha stron- cato", ha detto. "Ho lottato seri- amente con lui, e dopo aver sostenuto l'esame con lui, ho ottenuto un 26, non abbastanza per partecipare al concorso pub- blico indetto dal Ministero degli Esteri per diventare assistente lin- guistico in un'università straniera". Camilleri ha iniziato a armeg- giare con le poesie all'età di 10 anni. "Anni fa, la sorella di un mio compagno di scuola che è morto mi ha chiamato e mi ha detto: "Ehi Nene (per i miei amici di Porto Empedocle sono Nene), ho trovato un quaderno di poesie tra le carte di mio fratello. Che dono di gioia. Il diario di poesia è tuo". Por to Empedocle: sebbene malato, il 93enne Andrea Camilleri continuerà a vivere attraverso l'ispettore Montalbano Camilleri a Porto Empedocle, vicino ad una statua del "suo" Commissario Montalbano @ Independent Photo Agency Srl / Alamy Stock Photo Un angolo di Porto Empedocle. Photo credit Calogero Conigliaro

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