L'Italo-Americano

italoamericano-digital-6-27-2019

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www.italoamericano.org 15 L'Italo-Americano IN ITALIANO | GIOVEDÌ 27 GIUGNO 2019 E legante, complesso, amato....il cocktail italiano Negroni fes- teggia quest'anno il suo centesimo com- pleanno. Nonostante il suo status centenario, la ricetta con rappor- to 1:1:1, ovvero parti uguali di gin, vermouth e Campari, è un moderno e amato cocktail che ha ha ispirato una vertiginosa vari- età di interpretazioni. Il suo ipnotizzante colore rosso-arancio iridescente invita a tuffarti den- tro. Un sorprendente equilibrio fra amari legnosi con un sussur- ro di dolcezza e la possibilità di colpirti come un martello di vel- luto, il Negroni è nato in un modo piuttosto "serendipitoso". Il conte Camillo Negroni, un aristocratico abituè del Café Casoni di Firenze, doveva aver avuto una giornata piuttosto estenuante per fare qualsiasi cosa faccia un conte. Il popolare cocktail Americano - combi- nazione di soda, vermouth dolce e amaro Campari - era la sua abituale bevanda preferita, ma quel giorno non era sufficiente ad alleviare le frustrazioni della giornata. Disse al suo amico, il barista Fosco Scarselli: "Non abbiamo bisogno di soda puzzo- lente - aggiungi un po' di gin! Beh, la citazione può essere inverosimile, ma il gin non lo era! Cin cin....il Negroni era nato. L'umore burbero del conte deve essersi ravvivato notevolmente e altri presto chiesero un Ameri- cano "alla maniera di Negroni". Questo cocktail al triplo gusto, guarnito con una scorza d'aran- cia piuttosto che con il limone dell'Americano, crebbe in popo- larità a Firenze e dintorni. Lo stesso Conte era colorato come il suo drink omonimo. Nato da un padre italiano di s t i r p e a r i s t o c r a t i c a e d a u n a madre inglese, Camillo era un vero e proprio pioniere molto prima di quella movimentata giornata al bar. Da giovane, aveva ascoltato il vecchio grido di "andare nel West" (in parte per evitare il servizio di leva italiano) e si ritrovò a fare il cowboy nelle aperte pianure del- l'Ovest americano. Tutto ciò suona come una buona storia davanti a un drink, ma le prove c o n f e r m a n o c h e l e c o s e andarono proprio così. Un arti- colo del 1928 del reporter dello Spokane Chronicle, Bob Davis, parla del suo incontro in Italia con un cowboy a cavallo su una sella messicana. Alla domanda se parlasse inglese, il conte non si tirò indietro: "Stai scherzando, certo che lo parlo, hombre! Non dubito che anche un "Yee haw" sia venuto fuori. T r a l e a l t r e a v v e n t u r e d e l conte c'erano l'esibizione in uno spettacolo sul selvaggio west americano, dimostrazioni da gio- catore d'azzardo di alto livello e persino l'esibizione da istruttore di scherma (dopotutto, era un conte) a New York City. Non è difficile immaginare, quindi, che Camillo avesse una certa famil- iarità con le bevande pesanti. Come fu il Tequila Sunrise c o c k t a i l n e g l i a n n i ' 7 0 , i l Negroni divenne la bevanda alla moda di una nuova generazione di appassionati di cocktail qui in America. Ma non è stato sempre così acclamato. Dalla sua nascita nel 1919 in un caffè alla moda di Firenze, il Negroni ha guadagnato popolar- ità locale in un primo momento. Tuttavia, se ci si addentra nella storia della bevanda, essa rivela ben poco al di là dei primi anni della sua esistenza. Guardando attraverso la lente del tempo, è facile capire il perchè: l'Italia passò sotto il fascismo nel 1922. Tutto degenerò e divertirsi in spensieratezza era imperdon- abile. Ma come lo stesso conte, a n c h e l a b e v a n d a e r a t o s t a ; anche se rimase per un po' di t e m p o i n o m b r a , i n s e g u i t o sarebbe riemersa e diventata una celebrità. E alcune celebrità l'aiutarono lungo il percorso. I festeggia- menti successivi alla fine della seconda guerra mondiale in Italia - il periodo conosciuto come Dopoguerra - furono punteggiati dai simboli di una nuova era. La Vespa fece la sua apparizione glamour e bere un Campari rosso cremisi divenne un simbolo eco- n o m i c a m e n t e a l l a p o r t a t a d i questa ritrovata dolce vita....o almeno di accorati tentativi di ristabilirla. Le celebrità ameri- cane gareggiarono per vedere ed essere viste nell'Italia chic che rinasceva dalle ceneri della guer- ra mentre bevevano, o fingevano di bere per i paparazzi, nei popo- lari caffè di Roma. Orson Welles ha fatto la sua parte nel sostenere l'emergente economia italiana, tenendo in mano molti Negroni durante le riprese a Roma. Nel 1947, scrisse una lettera al gior- nalista di gossip e personaggi t e l e v i s i v i a m e r i c a n i E r s k i n e J o h n s o n , d i c h i a r a n d o l a s u a predilezione per il seducente cocktail che trovava a Roma: "....gli amari (Campari) sono eccellenti per il fegato, il gin fa male....ma si bilanciano a vicen- da". Altre celebrità americane ben note e gente dell'alta società dell'epoca si accodarono rapida- mente, e servirono questa mis- cela italiana alla moda per la gioia dei loro ospiti. Negli anni '50 e fino agli anni '80, il Negroni è rimasto un clas- sico elegante, anche se tranquil- lo, sia qui che in Italia. I puristi e chi cercava qualcosa di iconico, conosceva l'atemporalità di ques- ta santa trinità dei cocktail e lo ordinava, per la gioia dei baristi che se ne intendevano. Negli anni Novanta, però, quando i cocktail sono tornati a fare la dif- ferenza, il Negroni ha iniziato il suo viaggio verso la nobile noto- rietà. Con l'aiuto della comparsa e della popolarità dei microbirri- fici e delle piccole distillerie, alcolici come il gin sono diven- tati sempre più popolari, insieme ad additivi secolari come gli amari. Come la posa della malta per i mattoni, queste tendenze hanno innescato il ritorno e l'as- censione del Negroni. Che si tratti di una coinciden- za o meno, gli azionisti del Cam- pari hanno mostrato un tempis- mo impeccabile quando hanno colto l'occasione per creare una forte presenza negli Stati Uniti, a t t r a v e r s o l ' a c q u i s i z i o n e n e l 2009 di una affermata distilleria americana. L'accattivante rosso fiammeggiante del Campari, il terzo ingrediente essenziale per un Negroni, è stato spinto in avanti e al centro dell'attenzione dei bevitori americani attraverso accurate presentazioni alle fiere, mediante geniali strategie di m a r k e t i n g , o s e m p l i c e m e n t e sponsorizzando il più grande Negroni del mondo o dichiaran- do il 2011 "Anno del Negroni". Chi non degnerebbe di consider- azione qualcosa di così sedu- cente e italiano? Centenario di tendenza, il Negroni è celebrato su Instagram (che bevanda fotogenica!), in libri dedicati alla sua storia e alle sue abbaglianti variazioni, persi- n o clu b es clu s iv i d ed icati al Negroni mostrano la sua bellezza sgargiante. Il Negroni ha anche una sua settimana. Iniziata in partnership nel 2013 con la riv- ista di settore Imbibe e Campari, la "Negroni Week" si svolge a fine giugno per celebrare l'iconi- co cocktail....e raccogliere fondi per beneficenza. Che concetto gustoso! L'evento di quest'anno presenta quasi 10.000 sedi in tutto il mondo che servono il Negroni e che fanno donazioni a enti di beneficenza selezionati. Dalla sua nascita, sono stati rac- c o l t i o l t r e 2 m i l i o n i d i d o l - lari.....oltre a molti bicchieri di Negroni. Una parte di gin, una parte di Vermouth dolce, una parte di Campari - semplice da fare, dal sapore complesso; molto popo- lare ed elegantemente fresco; un martello di velluto rosso, che non è adatto ai palati delicati. Buon compleanno a te, Negroni. Ai prossimi 100 anni! Il Negroni nacque a Firenze 100 anni fa e rimane ancora oggi uno degli aperitivi più amati dagli Italiani © Bho- fack2 | Dreamstime.com Auguri Negroni! Il cocktail simbolo dell'Italia celebra 100 anni LIFESTYLE MODA SOCIETÀ ARTE BENESSERE

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