L'Italo-Americano

italoamericano-digital-6-27-2019

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GIOVEDÌ 27 GIUGNO 2019 www.italoamericano.org 34 L'Italo-Americano ITALIAN SECTION | SOCIETÀ & ATTUALITÀ CRONACHE NOVITÀ EVENTI Q uando si dice non è mai tardi. Felicino ha preso la licenza media a 98 anni. La storia arriva dall'Istituto comprensivo statale "Pietro Leo" di Arbus, apprezzata località turistica con poco più di seimila abitanti nel Sud della Sardegna. Ex minatore, meccanico e tassista, Salvatore Piredda, per tutti nonno Felicino, è riuscito a realizzare il suo sogno. "Mio padre 90 anni fa mi disse: con lo studio non ci fai nulla, resta qui a lavorare". La sua rivincita però, spiega che l'ha presa anche per la moglie Maria, deceduta otto anni fa: "Gliel'avevo promesso". Mentre si gode le vacanze estive dopo aver sostenuto gli esami orali con una tesina sugli armamenti italiani nella Seconda guerra mondiale (che ha combat- tuto), e aver ottenuto la promo- zione con il massimo dei voti e l'applauso dei suoi giovanissimi compagni, racconta: "Sapete qual è la mia ambizione? Arrivare al diploma di perito meccanico. Purtroppo - ha detto l'anziano a L'Unione Sarda - la vista non mi consentirà di iscri- vermi alle superiori. Peccato". Ma la sua tenacia non è un Felicino, licenza media a ben 98 anni Non solo l'Oscar ma anche la stella sulla Walk of Fame per Wertmuller caso isolato. Sui banchi di scuola quest'an- no anche un altro fuori quota: l' 83enne D omenico D i Bartolomeo. Pensionato pugliese di Corato, nel Barese, ha deciso di riprendere a studiare per poter finalmente leggere le favole ai suoi nipotini: "Mi piace l'idea che ora siano orgogliosi di me e dei miei miglioramenti" ha detto a La Repubblica. Dopo la licenza elementare ha lavorato come manovale e come autista, facendo anche l'emigrato in Germania. Dopo la pensione è arrivata la voglia di studiare. Domenico aveva lasciato i banchi di scuola quasi ottant'anni fa: "All'epoca si stava in quattro in un banco e si usava il cala- maio al posto delle penne". Per un anno, tutti i pomeriggi dal lunedì al venerdì, ha studiato ita- liano, matematica, scienze, fran- cese e tecnologia. Poi ha dato l'esame, superandolo. "Non mi andava di passare tutte le sere a giocare a carte con gli amici ecco perché ho cominciato a studiare, quasi come un capriccio. Poi mi sono affezionato alla classe e alle insegnanti, che si sono dimostra- te davvero comprensive". L ina Wertmuller avrà la sua stella sulla Walk of Fame di Los Angeles. Dopo l'an- nunciato Oscar alla carriera che la regista romana ritirerà il 27 ottobre, si prospetta un nuovo prestigioso tributo che brillerà a futura memoria sull'Hollywood Boulevard. "Sono molto emozio- nata, ricordo che nel '77 sono stata con mio marito al Walk of Fame e che scherzando gli dissi: mi piacerebbe avere una mia stella un giorno, e mi divertii molto a mettere le mani nelle stelle degli altri. Sono contenta perché la mia stella resterà anche per le future generazioni". Così ha commentato l'annuncio all'a- genzia Adnkronos mentre il gior- nalis ta e produttore P as cal Vicedomini, che è stato promo- tore del riconoscimento presso la Camera di Commercio di Hollywood, ha detto: "Siamo orgogliosi del grande lavoro svolto a Los Angeles dalle nostre associazioni, così come avvenne per le assegnazioni delle stelle a Bernando Bertolucci, ad Andrea Bocelli e ad Ennio Morricone. Il nuovo grande tributo a Lina Wertmuller riempie di felicità il cinema italiano". Milano alla Fenice di Venezia, dal Metropolitan Opera House di New York all'Opéra National de P aris al Covent G arden di Londra ha lasciato opere memo- rabili, come sui principali palco- s cenici mondiali. Cechov, Williams e una predilezione, "ricambiata", per Shakespeare: fu nominato Cavaliere dell'O rdine dell'Impero Britannico. In una recente intervis ta aveva rivelato di avere ancora molti sogni nel cassetto e altret- tanti progetti. Tra ques ti un nuovo Rigoletto che avrebbe dovuto realizzare nel 2020 per l'Oman. L'ultimo impegno, la regia e la messa in scena della Traviata, ha aperto nei giorni scorsi, proprio a pochi giorni dalla s ua s compars a, il 97° F es tival lirico dell' A rena di Verona. Lo spettacolo trasmesso in diretta e in mondovisione, con un allestimento kolossal e un tutto esaurito in platea, ha avuto tra gli spettatori il presidente della Repubblica S ergio Mattarella. In apertura, un tributo speciale: un video di 3 minuti dedicato a "Franco Zeffirelli creatore di sogni". Custode dei classici ma anticonformista: addio al regista Franco Zeffirelli, genio ed eccellenza italiana nel mondo I n aprile ha partecipato all'ulti- ma cerimonia pubblica. L'aula del Senato di Palazzo Madama, a Roma, gli aveva con- segnato la significativa targa di riconoscimento quale "Genio ed Eccellenza italiana nel mondo", concessa "per aver saputo tra- s porre s ui palcos cenici più importanti del mondo e sul gran- de schermo le atmosfere, lo spiri- to e le emozioni del teatro e dell'opera lirica". Lui aveva commentato così: "Sono molto contento e onorato di ricevere questo riconoscimen- to che considero un premio sia per la mia settantennale carriera, sia per aver contribuito a diffon- dere la cultura italiana nel mondo. Ringrazio il Senato che mi ha regalato questa nuova, grande emozione". Si è spento a Roma, all'età di 96 anni, Franco Zeffirelli. Regista, sceneggiatore, sceno- grafo e politico aveva frequenta- to l'Accademia di Belle Arti a Firenze, ed esordito come sceno- grafo nel secondo dopoguerra, curando una messa in scena di Troilo e Cres s ida diretta da Luchino Visconti. Negli anni Cinquanta esordì come regista sia in teatro sia al cinema. La carriera registica ini- ziò nel 1954 al Teatro alla Scala con la Cenerentola di Rossini, il suo primo film, Camping, arrivò nel 1957. Da allora regie, soprat- tutto liriche, in tutto il mondo e una carriera costellata da una serie lunghissima di opere e suc- cessi che hanno varcano presto i confini nazionali. Molti i riconoscimenti raccol- ti tra cui cinque D avid di Donatello di cui uno alla carrie- ra, due Nastri d'argento, ben 14 nomination all' O s car. Come molti furono nella sua lunga car- riera gli incontri eccezionali: da M aria Callas a N ureyev, da M adre Teres a di Calcutta a Luciano Pavarotti, da Liz Taylor a S ophia Loren, da A nna Magnani a Fanny Ardant. V ers o la fine degli anni Sessanta si impose all'attenzione internazionale in campo cinema- tografico grazie a due trasposi- zioni shakespeariane: La bisbeti- ca domata (1967) e Romeo e Giulietta (1968). Nel dicembre del 1974 curò la regia televisiva in mondovisione della cerimonia di apertura dell'Anno Santo. D al Teatro La S cala di E' scomparso a 96 anni il regista e sceneggiatore Franco Zeffirelli La regista 91enne Lina Wertmuller avrà la sua Stella sulla Walk of Fame

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