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GIOVEDÌ 27 GIUGNO 2019 www.italoamericano.org 36 L'Italo-Americano ITALIAN SECTION | SOCIETÀ & CULTURA PERSONAGGI PATRIMONIO TERRITORIO L e Marche sono una delle regioni d'Italia più ricche di meraviglie da scoprire: dai piccoli borghi sparsi nell'en- troterra e lungo la costa alle grandi città, dai sapori della cuci- na tradizionale al profumo dei vini locali, dalle tinte giallo e verde delle campagne al blu profondo del mare Adriatico. I colori sono il filo conduttore di un tour nel sud delle Marche, nelle province di Fermo e di Macerata, alla scoperta di paesini e borghi incantevoli affacciati su un mare meraviglioso, tanto da far meritare loro le prestigiose bandiere blu del Touring Club Italiano. S i parte dal capoluogo, Fermo, a soli 6 km dal mare Adriatico, a 300 metri di altitudi- ne. La città si erge sul colle Sabulo, intatta nel suo meravi- glioso aspetto medievale. Nella sua interessante storia, Fermo divenne libero comune nel 1199; dopo il s us s eguirs i di varie signorie, diventò il centro ed il capoluogo della cos iddetta Marca fermana, un territorio esteso dagli Appennini al mar Adriatico, oggi conosciuto come "il Fermano" e corrispondente proprio alla provincia attuale. La città medievale pos s iede un magnifico centro storico racchiu- so all'interno di una cinta mura- ria quattrocentesca. Scendendo lungo la costa, si incontrano meravigliosi borghi curati sia nei loro centri storici sia lungo le coste: Pedaso, Lido di Fermo, porto San Giorgio e Porto Sant'Elpidio, bandiere blu del Touring Club. Il riconosci- paes e deriva da Elprando o Eliprando, un condottiero longo- bardo che nell'alto medioevo costruì un castello con una prima cerchia muraria tra il VII e l'XI secolo. Il centro storico mostra lo sviluppo del paese sulle tre cer- chie murarie con quattro porte ciascuna. Evidenti sono i resti dei bastioni di difesa. Il più con- servato, quasi intatto, è presso il Municipio ed è rappresentato dalla torre civica. Da visitare la Chiesa di Sant'Agostino con l'an- nesso convento e la Chiesa di San Gregorio Magno risalente al 1615. Il panorama che si gode da Montelparo e i suoi scorci carat- teristici e pittoreschi da tempo ispirano artisti provenienti da tutto il mondo. Inoltre molte cop- pie decidono di venire qui a cele- brare il matrimonio con suggesti- ve cerimonie. Le strutture ricetti- ve sono davvero ad alti livelli e, per deliziare il palato, sono tanti i piatti della tradizione culinaria locale: il baccalà che, secondo alcune fonti storiche, veniva cucinato già del 1703 per festeg- giare la ricorrenza di Sant'Antonio, la polenta con sal- siccia servita sulla tradizionale spianatora, la tavoletta in legno usata in passato e presente in ogni casa, che viene cucinata secondo la ricetta di una volta, i cremini, crema dolce fritta e ser- lo storico paese di Montelparo, arroccato sulla sommità d'un colle svettante sulla Val d'Aso, a metà strada tra i Monti Sibillini e il Mare Adriatico. I reperti storici più antichi sono relativi ad insediamenti piceni dell'VIII secolo a.C., ma vi è pure la necropoli romana di contrada Celestrana. Il nome del Il Palazzo dei Priori di Fermo è l'attuale sede della pinacoteca comunale della cittadina marchigiana, 37mila abitanti a 6 km dal Mare Adriatico vita come antipasto, e le olive all'ascolana, ma anche il ciau- scolo, un tipico insaccato mar- chigiano. Il centro storico, i monumenti e i musei del comune, dopo il terremoto del 2016, sono solo parzialmente fruibili. Un ultimo sguardo lo dedi- chiamo ai vini che si producono in questa parte delle Marche: tra ques ti non compare s olo il Verdicchio, il più celebre, per motivi di territorialità. Qui non sono presenti DOCG, ma tre DOC della regione: il bianco Falerio, il rosso Piceno e il bianco Terre di Offida. I viti- gni più diffusi sono Pecorino, P as s erina, M ontepulciano d'Abruzzo e Sangiovese. Il Sangiovese che rappresenta l'ingrediente dei migliori vini italiani, come il Brunello, è colti- vato qui con caratteristiche cli- matiche del territorio differenti dal resto d'Italia che cambiano radicalmente la fisiologia di cre- scita delle viti. Di conseguenza l'uva prodotta risulta particolar- mente adatta alla vinificazione in b ian co , men tre fin o a p o co tempo fa era utilizzata solo per vini rossi. Da questa tecnica innovativa è scaturito di recente un nuovo vino, prodotto da gio- vani viticoltori, che si auspica possa diventare un traino per il territorio fermano. Nel Fermano dove tra borghi pittoreschi, verdi colline e mare pulito si scopre la bellezza delle Marche mento è davvero meritato: il mare è pulito e la costa offre bel- lissime spiagge di sabbia, di sas- solini e di scogliere radenti, con chilometri di passeggiate e piste ciclabili da percorrere per rilas- sarsi ammirando un bellissimo panorama. Un altro borgo assolutamente da non perdere nell'entroterra è FABRIZIO DEL BIMBO