L'Italo-Americano

italoamericano-digital-7-11-2019

Since 1908 the n.1 source of all things Italian featuring Italian news, culture, business and travel

Issue link: https://italoamericanodigital.uberflip.com/i/1141837

Contents of this Issue

Navigation

Page 16 of 39

GIOVEDÌ 11 LUGLIO 2019 www.italoamericano.org L'Italo-Americano IN ITALIANO | HERITAGE MEMORIA IDENTITÀ STORIA 17 L a purezza e la bellezza del vetro veneziano sono note in tutto il mondo: una tradizione preziosa e antica che parla di qualità, bellezza, eleganza e creatività. Al centro della produ- zione artistica del vetro di Venezia c'è la piccola isola di Murano ed è lì che sta per iniziare il nostro viag- gio attraverso la storia e la produ- zione della murrina. Viaggeremo indietro nel tempo, fino all'Impero Romano, e attraverso i luoghi per visitare l'antica Roma e la gran- diosa Alessandria d'Egitto, dove l'arte del vetro della murrina - an- che se allora non si chiamava così - si dice che sia nata. Durante que- sto breve ma movimentato viaggio attraverso epoche e terre lontane, scopriremo perché Murano è oggi la patria dei migliori creatori di murrine e perché questi piccoli e coloratissimi pezzi di vetro sono così preziosi. Una cosa alla volta, però. Murano non è, in realtà, una sin- gola isola, ma piuttosto una serie di piccole isole unite da più ponti; con una popolazione di 5.000 abi- tanti, è solitamente ricordata dai vi- sitatori per le sue case colorate e per l'atmosfera che parla dei secoli passati e di una bellezza di vecchia scuola. A Murano tutto sembra fa- miliare, intimo, accogliente, e ogni passo porta il visitatore più lontano dal mondo di oggi e più vicino ad uno fatto di magia. E' difficile an- darsene senza avere l'impressione che Murano voglia che tu rimanga più a lungo. E' difficile partire senza sognare una vita su questo minuscolo frammento di laguna. Murano è un luogo dove esiste la magia, è la casa del vetro, e il vetro è la più magica di tutte le creazioni umane: forte come la roc- cia, affilato come una lama, ma de- licato e liquido come l'acqua, pieno di luce come un diamante. Le mur- rine sono uno dei migliori esempi di questa magia: minuscole e co- lorate, da bambina mi chiedevo come si potessero creare disegni così intricati e, come molti altri bambini, ne sono certa, avevo sem- plicemente deciso che doveva es- sere frutto di magia. Ma non c'è nulla di ultraterreno nella loro rea- lizzazione, solo molta esperienza e un tipo di artigianato che oggi è conosciuto solo da una manciata di vetrai, riuniti tutti a Murano. Il vetro della Murrina usa sottili tubi di vetro contenenti motivi co- lorati o forme che diventano visibili solo quando il tubo viene tagliato longitudinalmente. Probabilmente conoscete bene le perle di murrina, che spesso rappresentano fiori o forme geometriche. Le perle di murrina possono essere utilizzate per realizzare oggetti, dai gioielli al vasellame e altri tipi di decora- zione per la casa. Il nome stesso, murrina, non è troppo antico, in quanto modifica un termine prece- dente, murrino, coniato dall'abate Vincenzo Zanetti nel 1878, che lo usava per riferirsi ad uno specifico tipo di ciotole, tazze e vasi popolari nell'antica Roma, che venivano rea- lizzati con tessere di mosaico di vetro. Queste tessere erano realiz- zate in un modo simile a quello im- piegato ancora oggi dai vetrai mu- ranesi: anch'esse erano realizzate usando tubi di vetro. Questi manufatti sono menzio- nati già nel 61 a.C., quando Pom- peo riportò da Alessandria d'Egitto la murrha, vasellame realizzato con "fette" di tubi di vetro in cui erano raffigurati disegni, fiori e persino animali. Se si pensa che il 61 a.C. è un tempo lontano, beh, immagi- nate che la tecnica era già nota ai padri della vetreria stessa, i Fenici. Il nome murrha, naturalmente, è ciò da cui Zanetti ha preso il suo murrino: la parola latina ha un'ori- gine curiosa, visto che sembra de- rivare da myrrha, mirra, una so- stanza naturale profumata. Il termine mirra divenne, per esten- sione, sinonimo di profumo e poi- ché i murrha erano usati soprattutto per contenere i profumi, il colle- gamento tra l'oggetto e il suo con- tenuto fu rapido, anche da un punto di vista lessicale. I Romani amavano così tanto i vasi di Pompeo, che alla fine im- pararono a costruirli, da qui il bi- sogno di Zanetti di trovare una pa- rola italiana per murrha. Ma il vetro della murrina non sopravvisse a lungo dopo la caduta dell'Impero Romano d'Occidente, poiché la tec- nica e le abilità necessarie alla sua realizzazione furono dimenticate nel Medioevo. Finalmente entra in scena Mu- rano. Nel XVI secolo i vetrai locali riscoprono l'arte del vetro di mur- rina, ma è con il XX secolo che la tecnica si è evoluta in quella ancora oggi in uso. Il processo di lavorazione del vetro della murrina è affascinante. Come accennato, un tubo di vetro viene lavorato interamente a mano con l'uso di speciali aste, per poi essere marmorizzato più volte su un bronzìn, una superficie metallica piana utilizzata solo per questo scopo. Ogni tubo di vetro di mur- rina è come nessun altro, per questo motivo le perle di murrina e tutti i manufatti di murrina sono così spe- ciali e preziosi. Attualmente solo due atelier, en- trambi a Murano, creano originali vetri di murrina veneziani: mentre le richieste sono elevate, il lavoro e il tempo necessario, insieme alla mancanza di artigiani preparati, rende difficile tenere il passo con la domanda. Purtroppo, come spesso accade quando si tratta dei nostri mestieri più antichi e tradi- zionali, le giovani generazioni non hanno interesse ad apprendere, met- tendo così in pericolo il mestiere per due motivi: il primo è il rischio di non poter più produrre vetro di murrina una volta che gli attuali ar- tigiani vanno in pensione; il se- condo è strettamente legato all'im- possibilità, come detto, di soddisfare le richieste del mercato. Infatti, le perle di murrina sono molto popolari, in quanto vengono utilizzate nella gioielleria e per la creazione di oggetti d'arte, così che le imitazioni prosperano. Le perle sintetiche, prodotte industrialmente e spesso provenienti dall'estero, hanno invaso il mercato, minac- ciando la genuinità e la preziosità del nostro Made in Italy. La Murrina racchiude nella bel- lezza la tradizione e le tracce di una storia che riconduce alla maestosità e alla ricchezza di Alessandria d'E- gitto e di Roma. Ma è nelle colorate calli di Murano, sulle acque della laguna veneziana, che ha raggiunto la sua perfezione la tecnica di quella murrina che sembra un miracolo e, oggi, è lì che dobbiamo andare se vogliamo trovare la vera, autentica e preziosa anima dell'arte del vetro. Le murrine, gemme di vetro colorato, tipiche di Murano, stanno diventando una rarità Dai Romani a Murano: il colorato mondo delle murrine come non l'avete mai visto

Articles in this issue

Links on this page

Archives of this issue

view archives of L'Italo-Americano - italoamericano-digital-7-11-2019