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GIOVEDÌ 11 LUGLIO 2019 www.italoamericano.org 25 L'Italo-Americano IN ITALIANO | O bbligatorio come lanciare una mon- etina nella Fontana di Trevi, così è scat- tarsi un selfie con una stoica Guardia Svizzera che sta di guardia nella Città del Vaticano. Non sono certamente difficili da individuare nelle loro vistose uni- formi a strisce color giallo senape, blu reale e rosso fuoco. Tuttavia, a parte essere ottimo materiale per Instagram, la maggior parte dei vis- itatori sa poco oltre al loro nome e si interroga sul perché non si chi- amino Guardie Italiane. Ed è una bella domanda. Gli italiani sono orgogliosi del loro paese e della loro cultura; perché un reggimento straniero protegge il capo della Chiesa Cattolica Ro- mana nel cuore della Città del Vat- icano? Possiamo trovare la risposta circa 500 anni fa. La Svizzera ricca e incontaminata - una terra associ- ata a paesaggi mozzafiato, molte banche, città perfettamente curate, e alcuni formaggi davvero buoni - non è sempre stata così ideale. Duemila anni fa, venne assediata da un flusso di tribù celtiche, poi una civiltà avanzata di persone note come Elveziani popolò la Svizzera moderna. Poco si sa sulle caratter- istiche di questi celti in quanto non esistono documenti scritti noti; tut- tavia, ciò che si conosce è la rep- utazione in tutta Europa del soldato elvetico. Le regioni all'interno dei confini dell'attuale Svizzera moderna erano chiamate cantoni. Questi cantoni vennero intensamente popolati da varie tribù celtiche, con un numero stimato di 500.000 abitanti nel 1400 - troppe persone che cerca- vano di spremere il proprio sosten- tamento da una piccola quantità di terra abitabile. La povertà era dif- fusa al tempo, cosa che portò molti a considerare l'emigrazione come l'unica cosa da fare per sopravvi- vere. I giovani elvetici erano rino- mati per coraggio, lealtà e ostinata disponibilità a combattere. Lavo- rare come soldati mercenari venne naturalmente; lavorare in un altro paese aveva perfettamente senso. Questi soldati consideravano i loro doveri come un lavoro stagionale: partire per la guerra nella stagione più calda, combattere e saccheg- giare, tornare a casa in inverno con uno stipendio e qualche bottino di guerra. E il lavoro mercenario era facile da trovare. La reputazione di questi giovani uomini, da qui in poi de- finiti svizzeri, quali abili guerrieri, creò una forte domanda all'interno dell'Europa durante il 1400. Impas- sibili e senza compromessi, non era insolito per i reggimenti con al soldo i mercenari svizzeri avere la meglio su eserciti molto più grandi, pur se in inferiorità numerica, e us- cirne vincitori. Francia e Spagna fecero uso di questi soldati a no- leggio, e li reclutarono persino per l'addestramento delle proprie forze. A loro volta, i cantoni ricevevano protezione da questi paesi eco- nomicamente stabili. Questi eventi non sfuggirono all'attenzione di Papa Giulio II. Il 22 gennaio 1506, centocinquanta soldati svizzeri chiamati dal Papa si recarono in Vaticano per offrire la loro protezione. Nacque ufficial- mente la Guardia Svizzera Pontif- icia! Appena ventuno anni dopo, la Guardia fu messa alla prova in uno degli ultimi atti di resistenza della storia. Papa Clemente VII, allora al timone della Chiesa Cattolica Romana, era un alleato piuttosto debole che spostava la sua fedeltà tra il Santo Romano Imperatore Carlo V e il re Francesco di Fran- cia. La situazione precipitò quando Papa Clemente si alleò ancora una volta con la Francia, sostenendo la Lega del Cognac nella speranza di schiacciare qualsiasi tentativo di Carlo di superare il suo potere. L'imperatore Carlo non guardò troppo favorevolmente a questo atto e ideò rapidamente un piano per punire la Città Santa, insieme al suo altalenante Papa. L'impera- tore d'Italia chiamò legioni di truppe mercenarie luterane prove- nienti dalla Germania, dalla Spagna e dall'Italia per realizzare il suo piano. Felici di saccheggiare la città che rappresentava il Catto- licesimo, per non parlare del fatto che non erano ancora stati pagati da Carlo per precedenti guerre e razzie, il 6 maggio 1527 ebbe in- izio il Sacco di Roma. Appena 5.000 soldati romani e 189 leali Guardie Svizzere si opposero a questi 20.000 guerrieri che a on- date si riversarono nella città pun- tando direttamente sul Vaticano. L'implacabile reggimento di 189 guardie in inferiorità numerica si mosse veloce, lottando disper- atamente per tenere lontano l'as- salto dell'Imperatore ammutinato. Si spesero abbastanza per permet- tere al Papa e al suo entourage di fuggire attraverso il Passetto e met- tersi al sicuro a Castel Sant'Angelo a Roma. Una quarantina di Guardie Svizzere riuscirono a stac- carsi e a dirigersi verso il Passetto, bloccando al meglio le truppe as- setate di sangue. Quando le ultime grida di battaglia si placarono, restarono solo 42 delle 189 guardie. L'immagine eroica e leale che definisce la Guardia Svizzera come protettrice del Papa restò in- delebile nel tempo. Oggi la Guardia Svizzera, l'e- sercito più piccolo del mondo, è composto da 110 membri. Ma non tutti possono entrare a far parte di questo club d'élite. Prima di propendere per quelle strisce col- orate, continuate a leggere: Solo uomini - La Guardia ri- mane senza donne..... e molto probabilmente così resterà. L'altezza conta - Alcune cose della lista non si possono guadagnare. Chi fa domanda d'ammissione non deve essere in- feriore a cinque piedi e otto pollici di altezza. Buona reputazione - Alti stan- dard morali, comportamento etico e nessuno scheletro nell'armadio. Svizzeri e solo svizzeri - Nes- sun'altra cittadinanza è ammessa. Non sposati.....almeno per i primi tre anni - I membri della Guardia non possono essere sposati durante il loro arruola- Sentinelle del Papa: le Guardie Svizzere del Vaticano mento. Le regole sono un po' più morbide, però, per chi ha servito per tre anni, ha raggiunto il rango di caporale, e firma per altri tre anni. Solo cattolici - Quando la disponibilità a morire ogni giorno per il Papa fa parte del proprio la- voro.....questo è quasi scontato. Servizio nell'esercito - È nec- essario il completamento del servizio nell'Esercito Svizzero; al momento dell'arruolamento viene effettuata un'ulteriore formazione d'élite. E' una sfida impegnativa guadagnarsi il titolo di Guardia Svizzera. Ogni 6 maggio, in onore del massacro del 1527, nuove guardie giurano e sono benedette dal Papa. Segue una stagione di servizio onorato per coloro che su- perano l'impegnativa adunata. Uniformi rinascimentali - sì..... ma la Guardia Svizzera è so- prattutto un'impressionante, corag- giosa e impegnata banda di soldati. E a loro non importa davvero che stiate scattando quel selfie: se siete lì, scattatelo! Leratiche e sempre serie, le Guardie Svizzere colpiscono anche per il colore della loro divisa LA VITA ITALIANA TRADIZIONI STORIA CULTURA