L'Italo-Americano

italoamericano-digital-7-11-2019

Since 1908 the n.1 source of all things Italian featuring Italian news, culture, business and travel

Issue link: https://italoamericanodigital.uberflip.com/i/1141837

Contents of this Issue

Navigation

Page 35 of 39

GIOVEDÌ 11 LUGLIO 2019 www.italoamericano.org 36 L'Italo-Americano ITALIAN SECTION | SOCIETÀ & CULTURA PERSONAGGI PATRIMONIO TERRITORIO V i si sale per la stretta valle solcata dalla Dora Baltea lungo la Statale 26 che da Ivrea conduce ad Aosta. Dalla cittadina piemontese, dichiarata dall'Unesco patrimo- nio dell'Umanità, si percorrono solo 22 chilometri di strada e si arriva al Forte di Bard, magnifi- co complesso fortificato fatto rie- dificare da Carlo F elice di S avo ia nella prima metà dell'Ottocento sui resti di un castello diruto, la cui documenta- ta esistenza risaliva al 1034 e il passaggio al dominio sabaudo nel 1242. Dopo un periodo di abbandono fino ad anni recenti, nell'ultimo lustro del Novecento è iniziato il restauro che nel 2006 l'ha restituito alla sua bellezza architettonica ed alla completa fruizione a fini espositivi e cultu- rali. Il Forte di Bard è un'imponen- te opera di sbarramento, eretta all'imbocco della Valle d'Aosta. La fortezza sabauda occupa inte- ramente lo strategico sperone roccioso che sbarra l'accesso alla valle. La fortificazione venne costruita tra il 1830 e il 1838 sulle rovine di un precedente castello, distrutto nel 1800 dalle truppe di Napoleone. Resistette 15 giorni all'assedio francese, poi la guarnigione comandata da von Bernkopf si arrese, riceven- do l'onore delle armi. La fortezza fu progettata dal- l'ingegnere militare Francesco Antonio Olivero, composta da diversi corpi di fabbrica indipen- denti in grado di garantire la reci- proca difesa. fino agli anni Ottanta del secolo scorso, quando divenne patrimo- nio della Regione Valle d'Aosta. Con il completo restauro con- servativo la Regione ha destinato il Forte di Bard agli attuali fini museali, culturali ed espositivi, ospitandovi mostre d'arte antica, moderna e contemporanea, e di fotografia. Nel cortile principale interno, inoltre, vi si tengono nella buona stagione rappresenta- zioni teatrali, concerti, incontri culturali. Ma anche congressi, essendo il complesso attrezzato con sale multimediali e con ser- vizi ricettivi e di ristorazione. Il complesso fortificato è dav- vero un'autentica meraviglia. La sua gestione è affidata all'Associazione Forte di Bard, con personalità giuridica di dirit- to privato e operante senza fina- lità di lucro, allo scopo di pro- muovere le peculiarità storiche, culturali e monumentali del Forte e del Borgo di Bard, situati alle porte della Valle d'Aosta, e del territorio circostante. L'Associazione organizza e pre- dispone le attività espositive e il calendario di manifestazioni ed eventi che si svolgono all'interno della fortezza. Ne è presidente Ornella Badery e direttore Maria Cristina Ronc. Proprio nel magnifico conte- sto del Forte di Bard, nella ricor- renza del Decennale del terremo- to dell'Aquila, una straordinaria mostra di 14 opere – oreficerie, sculture in legno, pietra e terra- ci e si è quindi conservata prati- camente intatta nelle sue architet- ture che coprono ben 14.467 mq. di superficie, con 283 locali, 106 m. di dislivello, 806 gradini, 2.036 mq. di cortili interni, 1.295 mq. di corridoi, 385 porte, 323 finestre e 296 feritoie. Dalla fine dell'Ottocento il Forte perse progressivamente la propria importanza bellica e fu destinato prima a carcere milita- re, poi a deposito di munizioni, Il forte di Bard è un complesso fortificato fatto riedificare nel XIX secolo da Casa Savoia sulla rocca che sovrasta il borgo di Bard, in Valle d'Aosta cotta, dipinti su tavola e tela, restaurate dopo il sisma del 2009 – è stata allestita al primo piano dell'Opera Carlo Alberto, nelle sale Gli Alloggiamenti, apposita- mente restaurate per l'apertura del nuovo ciclo espositivo del triennio 2019-2021. La mostra "L'Aquila. Tesori d'arte tra XIII e XVI secolo", ideata e progettata da Marco Zaccarelli per conto dell'Associazione Forte di Bard resterà in esposizione fino al 17 novembre 2019. Il Forte di Bard contempora- neamente ospita la Mostra foto- grafica "La città nascosta" del fotoreporter aquilano Marco D'Antonio, a cura di Eleonora Di Gregorio. Infine sono esposti anche due splendidi costumi del Corteo Storico della Perdonanza Celestiniana – il primo Giubileo della storia della cristianità –, candidata a patrimonio immate- riale Unesco. "Un legame sottile – scrive nel catalogo della mostranel suo contributo Lucia Arbace, diretto- re del Polo Museale dell'Abruzzo – unisce l'Arte fio- rita tra le montagne, all'ombra delle Alpi come degli Appennini, dove nei secoli maturarono stili di vita e tecniche artistiche affini, sollecitati da una analoga dispo- nibilità di materie prime di qua- lità. I nostri capolavori si senti- ranno a casa nel Forte di Bard, circondato da una natura intatta e vivificante, al pari di q u ella dell'Abruzzo". All'imbocco della Valle d'Aosta, su uno sperone roccioso, svetta l'architettura militare del Forte di Bard La piazzaforte è un perfetto esempio dell'architettura militare dell'epoca, dove potevano dispor- si fino a 50 bocche da fuoco di vario calibro – mortai, obici e cannoni – sistemate in casematte poste su diversi livelli. Poteva accogliere oltre ottocento soldati, se sistemati in giacigli a terra, e disporre di scorte per resistere ad un assedio di tre mesi. La fortezza di Bard, tuttavia, non fu mai teatro di scontri belli- GOFFREDO PALMERINI

Articles in this issue

Links on this page

Archives of this issue

view archives of L'Italo-Americano - italoamericano-digital-7-11-2019