L'Italo-Americano

italoamericano-digital-7-11-2019

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www.italoamericano.org 9 L'Italo-Americano IN ITALIANO | GIOVEDÌ 11 LUGLIO 2019 L 'annuncio è stato dato poco più di una setti- mana fa, il 24 giugno, a Losanna. Milano e Cortina ospiteranno i Giochi Olimpici Invernali nel 2026, dopo aver sconfitto la can- didatura svedese. Il presidente del CIO Thomas Bach ha rivelato che gli italiani hanno ricevuto 47 voti contro i 34 concessi alla Svezia e l'80% dei consensi popolari, contro il 55% della Svezia. Molti di più sono però i motivi per cui Milano e Cortina hanno vinto. Ad esempio, il 93% delle infrastrutture necessarie per ospitare i giochi esiste già, il che significa che i fondi saranno ampiamente utilizzati per miglio- rare le strutture già utilizzate dalla comunità, o per dare nuova vita ad altre strutture trascurate: non si tratta solo di risparmiare denaro, ma di fare in modo che tutto ciò che viene fatto per le Olimpiadi vada a beneficio delle aree coinvolte e dei loro abitanti nel lungo periodo. Un risultato davvero sorpren- dente per il Paese, che ospiterà le Olimpiadi invernali per la terza volta in un secolo, vent'anni dopo Torino 2006 e, curiosamente, 70 anni dopo che Cortina le ha ospi- tate per la prima volta nel 1956. E' stato un grande momento di gioia per la delegazione italiana a Losanna, guidata dal presidente del CONI – il Comitato Olimpico Italiano - Giovanni Malagò. La delegazione svedese si è congrat- ulata con gli italiani, dichiarando con umorismo: "Vi abbiamo sconfitto in Coppa del Mondo (la squadra italiana è stata eliminata dalla Svezia durante le qualifi- cazioni per Russia 2018), voi lo avete fatto qui: siamo pari adesso!". È intervenuto anche il mondo politico italiano, con il presidente del Consiglio Giuseppe Conte che ha twittato che tutti gli ital- iani "sono orgogliosi di questo grande risultato! Ha vinto l'Italia: un intero Paese che ha lavorato unito e compatto con l'ambizione di realizzare e offrire al mondo un evento sportivo memorabile". Conte, infatti, ha sottolineato come il risultato appartenga all'intero Paese: "è la vittoria di tutti: del CONI, delle regioni Lombardia e Veneto, delle città e dei comuni coinvolti, di tutte le amministrazioni locali, delle fed- erazioni sportive e degli atleti". E, infatti, sono probabilmente le parole degli atleti italiani che offrono la migliore dimostrazione di quanto sia importante per l'I- talia ospitare i Giochi Olimpici Invernali. La campionessa olimpica di snowboard Michela Moioli mostra tutte le emozioni di chi, finalmente, vede l'evento sportivo più importante a cui partecipare nel proprio paese: "E' una gioia immensa. Mi veniva da piangere mentre aspettavo i risul- tati. Segnatevi quelle date, per- ché io ci sarò!". Simile è stata la reazione di Sofia Goggia, oro olimpico nella discesa libera, "E' un sogno nel sogno. C'è molto da festeggiare per il nostro paese". Milano e Cortina non sono le uniche località in cui si svolger- anno le Olimpiadi: anche Bormio e Livigno, conosciute da tutti gli sciatori e dagli amanti degli sport invernali in generale, ospiteranno numerosi eventi. Ma ospitare le Olimpiadi non è solo organizzazione eventi sportivi, ma anche - e per molti, è soprattutto - assicurarsi che tutte le infrastrutture siano di prim'or- dine e che tutte le aree coinvolte siano pronte ad accogliere il mondo. Come detto, la grande maggioranza di ciò che serve esiste già: Cortina, Bormio e Livigno sono note per la loro pre- senza ogni anno nel calendario della Coppa del Mondo di Sci, il che significa che le piste e le infrastrutture necessarie non solo sono presenti, ma anche di altissi- ma qualità. Allo stesso tempo, le Olimpiadi offriranno l'opportu- nità di migliorarle, cosa che andrà a beneficio della comunità anche dopo la fine dei giochi. E' stato sottolineato che le Olimpiadi potrebbero offrire l'op- portunità di migliorare notevol- mente le vie di comunicazione in Valtellina, la valle di Bormio e Livigno. Lino Stoppani, presi- dente della FIPE (Federazione Italiana Pubblici Esercizi) lo ha spiegato bene ad Affari italiani: "Questa manifestazione dovrebbe essere l'occasione per migliorare lo stato delle infrastrutture. Penso soprattutto alla Valtellina (.....). Occorre migliorare le vie di accesso all'area, in particolare a Sondrio e nella parte alta della valle: ci sono già idee e proposte. Risolvere i problemi di accessi- bilità che la valle sta vivendo potrebbe aiutare molto lo svilup- po del territorio e giovare al turis- mo". Ospitare i Giochi, quindi, potrebbe essere il punto di partenza per la vera rinascita di un'area del Nord Italia bella, ma un po' appartata. Stiamo parlando di valli alpine mozzafiato, che hanno tristemente sperimentato quel modello di spopolamento tipico di molte aree rurali e mon- tane del paese. I miglioramenti infrastrutturali potrebbero aumentare il peso del turismo e, di conseguenza, sostenere livelli più elevati di occupazione locale: i giovani, se lo desiderassero, non avrebbero più bisogno di partire. Se la stragrande maggioranza delle infrastrutture c'è già, resta molto lavoro da fare, e 7 anni di tempo: questo si tradurrà in una pletora di opportunità di lavoro nel corso degli anni che portano all'evento, così come durante l'evento stesso, in una varietà di settori. Dall'ingegneria all'ar- chitettura; dall'ospitalità al com- mercio fino al lavoro manuale e alle maestranze specializzate. Le Olimpiadi sono destinate ad offrire un'occupazione stabile a molti. Il vice primo ministro Matteo Salvini ha dichiarato che "ci saranno almeno 5 miliardi di euro di valore aggiunto e oltre 20.000 posti di lavoro negli anni che porteranno alle Olimpiadi del 2026". Per un Paese che ha uno dei livelli di disoccupazione più alti in Europa, questa è davvero una buona notizia. Portare le Olimpiadi Invernali in Italia significa molto: significa migliorare le infrastrutture, vuol dire creare nuove opportunità di lavoro e potenzialmente offrire un futuro migliore a molte per- sone e significa anche dare al Paese un grande palcoscenico per mostrare la sua bellezza, le sue eccellenze e la sua capacità di organizzare e ospitare eventi. E per i nostri atleti, naturalmente, significa giocare in casa, dove ogni vittoria - e ci sarà! - vale molto di più che in qualsiasi altra parte del mondo. Per un paese che ha le mon- tagne più alte d'Europa, ospitare le Olimpiadi invernali è anche un richiamo a quel legame innato, atavico che i popoli d'Italia, soprattutto nelle regioni del Nord, hanno con le montagne: montagne che ci hanno protetto nel corso della storia dalle inva- sioni e dal male, montagne che vegliano sul paese come una madre immortale e benevola, sempre presente, sempre pronta a nutrire, vegliare e perdonare i suoi figli. Amiamo le nostre Alpi, in Italia. Che le Olimpiadi invernali del 2026 siano prima di tutto un modo per mostrare al mondo quanto sono belle, maestose e preziose. Un pattinatore azzurro. Nel 2026, gli atleti Italiani avranno l'opportunità di giocare in casa NEWS & FEATURES PERSONAGGI OPINIONI ATTUALITÀ Olimpiadi inver nali 2026: sono a Milano e Cortina!

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