L'Italo-Americano

italoamericano-digital-7-25-2019

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www.italoamericano.org 19 GIOVEDÌ 25 LUGLIO 2019 L'Italo-Americano IN ITALIANO | LA VITA ITALIANA TRADIZIONI STORIA CULTURA C ari lettori, In questo patriottico mese di lu- glio, voglio condivi- dere con voi alcune storielle militari e sul cibo. Durante la prima guerra mon- diale, l'Italia si alleò con gli Stati Uniti. Mio padre era nell'Esercito italiano (39° Reggimento) e com- batté contro gli Austriaci. Mio pa- dre non mi leggeva le favole della buonanotte, ma era un buon narra- tore e quando chiesi: "Che cosa hai fatto in guerra, papà?", lui aveva un sacco di storielle da raccon- tarmi. Mentre i miei giovani compagni di classe erano a casa e chiedevano di ascoltare "I tre porcellini", "Cap- puccetto rosso" o "Riccioli d'oro e i tre orsi", io volevo ascoltare la storia del malinteso sulla stazione di Ferrantina (quando lui scese a centinaia di miglia di distanza); la "storia della sigaretta" (un folle ac- cese una sigaretta nella notte buia, rivelando la loro posizione agli Au- striaci che mirarono su di loro con una raffica di proiettili, fortunata- mente mancandoli); e "La prima notte a Napoli non si poteva dor- mire". *** Cosa pensate che li abbia tenuti svegli? Siamo in Basilicata attorno al 1916, le nuove reclute provenivano dai paesi collinari intorno a Mon- tescaglioso, dove avevano ricevuto l'ordine di presentarsi. Da Monte- scaglioso, passarono da una car- rozza trainata da cavalli alla ferro- via, per il loro primo viaggio in treno. Arrivati alle loro caserme di Napoli in prima serata, notarono che all'interno della caserma c'era la luce accesa, nonostante l'assenza di lanterne e candele. Scoprirono che queste caserme erano equipag- giate con la più avanzata (siamo nel 1916) tecnologia: lampadine elettriche a bulbo e interruttori a muro per accenderle o spegnerle. La ragione per cui "la prima notte a Napoli non si poteva dormire" era perché queste nuove reclute ita- liane passarono tutta la notte a turno ad accendere e spegnere le luci, per guardare lo "spettacolo di luci". Erano troppo eccitati per dor- mire. Mio padre ha ricevuto il suo elaborato Foglio di Congedo il 18 dicembre 1919 a Taranto. "Durante il tempo passato sotto le armi ha tenuto buona condotta ed ha servito con fedeltà ed onore". In altre pa- role, fu congedato con onore, vac- cinato, gli fu consegnato un pac- chetto di indumenti e un'indennità di licenziamento di 200 lire. *** Questa "storia da caserme" si svolge durante la seconda guerra mondiale, nel 1942, a Champ Swift, Colorado. Ben Savelli ha raccontato que- sta storia relativa ad una USO dance. "Dopo il ballo, ricevo un fo- glietto dove lei mi dà il suo indi- rizzo e numero di telefono e mi dice di chiamarla durante il fine settimana. Non vedevo l'ora di an- dare in caserma a dire a Vince della mia fortuna!......Chiedo alla ra- gazza se potevamo andare a piedi fino all'autobus, pensando di poter avere qualche bacio..... Quando si trattava di esperienza vera e pro- pria, ero ingenuo..... Alla fine, la abbraccio e le do il mio miglior bacio, poi un altro. Poi, lei ha detto: "Ci vediamo nel fine settimana. Chiamami". "Ok", quindi vado in caserma da Vince che sta parlando con al- cuni dei ragazzi e glielo dico. "Aspetta che ti dica cosa mi è suc- cesso! Ho incontrato questa ra- gazza, ecc, ecc, e poi ho detto a Vince di questa ragazza che mi ha permesso di baciarla e poi baciarla di nuovo e tutto il resto ....e Vince mi dice: "Santo cielo, Ben! Poteva essere una spia del campo, una di quelle prostitute che vanno in giro per i campi e portano malattie a tutta la truppa..... potrebbe anche essere una tattica nemica! Non ci serve altro!". Wow, ho immaginato i miei genitori e tutti i miei amici di San Francisco e cosa avrebbero pensato se avessi preso una malat- tia trasmissibile! Così Vince ha detto: "Hai qualcosa nel tuo arma- dietto che può uccidere i germi? Ho detto che mia madre mi aveva mandato del salame italiano e che avevo del cioccolato Ghirardelli..... (allora il cioccolato Girardelli era semplicemente indisponibile a qualsiasi prezzo). Così Vince ha detto: "Mangiamo un po' di quello e forse possiamo uccidere i germi". E' quello che abbiamo fatto, l'ab- biamo mangiato tutto! Quando era tutto finito, Vince mi disse che era stato un grande scherzo per farmi prendere il sa- lame italiano e il cioccolato Ghi- rardelli dal mio armadietto..... ab- biamo riso e ho fatto credere che lo sapevo da sempre e, natural- mente, non era così.....". Oh beh, a volte non conviene sapere troppo! *** "Pane e cipolle" è quello che mio padre mi diceva che mangiava spesso per colazione e per pranzo quando cresceva, perché la morte in guerra di suo padre aveva signi- ficato pochi soldi in casa, quindi era insofferente verso tutti i man- giatori "schizzinosi" nati in Ame- rica. Nelle scuole elementari, le aule erano solitamente decorate con ma- nifesti generosamente donati agli insegnanti dal National Dairy Council e spesso mi chiedevo come mio padre fosse arrivato all'età adulta senza i consigliati sei bic- chieri di latte al giorno per costruire ossa robuste e qualche cereale, la colazione dei campioni. Ebbene, cari lettori, molti anni dopo, leggendo un libro di Jonny Bowden, dal titolo "I 150 cibi più sani sulla terra", ho scoperto che "pane e cipolla" era una colazione da campioni, in stile italiano. Le cipolle aiutano a costruire ossa forti. Almeno due importanti studi di- mostrano che le cipolle aiutano a costruire ossa forti. In uno studio pubblicato sul Journal of Agriculture and Food Chemistry, si dice che una sostanza contenuta nelle cipolle disabilita le cellule (osteoclasti) che rompono le ossa. Il popolare farmaco Fosa- max funziona in modo simile, ma le cipolle non hanno effetti colla- terali, a meno che non si consideri tale la necessità di prendere una mentina prima di baciare qualcuno! Le cipolle appartengono alla fa- miglia degli Allium, che com- prende anche porri, aglio e scalo- gno. Essi contengono un'intera farmacia di componenti benefici per la salute, tra cui tiosolfati, sol- furi, solfuri, solfossidi, e molti altri composti che sanno di zolfo. Ma quegli stessi composti puzzolenti offrono un sacco di ricarica nutri- zionale al prezzo relativamente mi- nimo di un po' di lacrime agli oc- chi. *** Non ci sono solo due studi a dirlo: le cipolle sono un cibo anti- cancro. In una serie impressionante di studi pubblicati, il consumo di cipolle (e di altri elementi della fa- miglia delle verdure di Allium) ha dimostrato effetti protettivi contro il cancro allo stomaco. E in uno studio pubblicato sul Journal of the National Cancer Institute, mangiare cipolle (così come altri elementi della famiglia come aglio, scalo- gno, erba cipollina e porri) riduce significativamente il rischio di can- cro alla prostata.

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