L'Italo-Americano

italoamericano-digital-3-7-2013

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GIOVEDÌ  7  MARZO  2013 L'Italo-Americano PAGINA  11 Chi sale e chi scende dopo la In casa Varese tutto pronto per un'altro successo: 27/ma giornata di campionato accesso ai playoff e serie A DAVIDE PITEO Rodrigo Palacio CHI SALE: Rodrigo Palacio (attaccante Inter): Da vero leader entra e trascina l'Inter alla rimonta con 2 gol e un assist. Francesco Totti (attaccante Roma): 225 gol in serie A. Il secondo miglior marcatore della storia del calcio italiano. Tutto il resto sono solo parole. Juventus: 10 gol segnati in stagione nel primo quarto d'ora e match spesso ipotecati. Sampdoria: Ha subito un solo gol nelle ultime 6 giornate di campionato. I blucerchiati sembrano aver voltato pagina dopo l'inizio difficile con Ferrara. Mauro Icardi (attaccante Sampdoria): Solo Messi (13) e Ronaldo (10) hanno segnato in Europa nel 2013 più dei suoi 8 gol. CHI SCENDE: Palermo: Non vince da 13 giornate, la striscia più lunga in serie A. Sembra ormai in B. Pablo Osvaldo (attaccante Roma): Continua a non andare in rete e a non entrare nel gioco della Roma. Sembra, chissà perché, giocare per onor di firma. Intanto dall'altro lato è Borriello-show, allontanato dalla Roma per volere del pubblico. Cavani (attaccante Napoli): La prima tripletta in Serie A avvenne proprio contro la Juve, dopodiché è rimasto a secco per le successive 6 gare su 7. E quella gomitata gratuita a Chiellini dimostra il nervosismo esagerato. Torino: Sesto 0-0 in stagione, un record nei tornei europei. Non annoia ma non fa gol. Parma: Era una delle squadre rivelazione del torneo, soprattutto in casa, dove era imbattuta. Poi caduta l'imbattibilità è caduta la magia. Non vince da 8 partite e ne ha perse 5 delle ultime 6. F1: Conto alla rovescia per Melbourne. Alonso "Siamo da podio" Fernando Alonso MADRID - A Melbourne, nel primo Gp del 2013, la Ferrari può salire sul podio. Ne è convinto Fernando Alonso, dopo i test a Barcellona: ''Sono un pilota migliore, ma anche la macchina è migliorata rispetto al 2012, quando arrivammo quarti; questa volta credo che possiamo salire sul podio''. ''Rispetto al Gp d'Australia 2012 - ha aggiunto il pilota spagnolo della Ferrari - abbiamo una F138 che è infinitamente migliore della macchina a mia disposizione un anno fa. Siamo più veloci''. Lo spagnolo conferma dunque i progressi della 'rossa' ma mette ancora davanti a tutti la Red Bull del campione del mondo Sebastian Vettel. Eppure a destare grande impressione sono state le Mercedes. Le Freccie d'argento hanno battutto tutti nei test spagnoli, anche se ovviamente quegli stessi test sono servti più a testare alcune specifiche parti piuttosto che a cercare il tempo. Ne è convinto, o forse gioca a nascondersi, anche il numero 1 di Mercedes Motorsport, Toto Wolff, il quale ha ridimensionato le aspettative delle frecce d'argento in vista dell'inizio del Mondiale di Formula 1. "I test e i Gp sono due cose diverse. Devo smorzare gli entusiasmi perché i dati sono semplicemente non realistici - ha detto Wolff -. Ovviamente è piacevole essere in testa in fase di prova, ma questo non significa niente. La Red Bull per esempio non ha mostrato nulla: non si sa cosa accadrà realmente fino a Melbourne". Staremo a vedere. Con 46 punti e l'attuale quarto posto in classifica, il Varese è senza dubbio tra le formazioni favorite per l'accesso alla fase playoff, che condurrà la vincente al campionato di Serie A. Per tanti, soprattutto per i più giovani, il Varese è solo una formazione militante nel campionato cadetto. Ma il curriculum dei biancorossi è senza dubbio quello di una squadra che, mai come in questa stagione, può vantarsi di annoverare formazioni che in passato hanno vinto, e vinto tanto. Nato nell'ormai lontanissimo 1910, nella sua lunga storia e militanza nei campionati professionistici, la formazione biancorossa ha raggiunto il suo apice con la disputa di ben 7 stagioni in Serie A. Campionati in cui il team, tuttavia, non è mai arrivato oltre la salvezza. Visti gli ottimi precedenti però, proprio in Serie B, in molti a Varese sono convinti che la squadra possa raggiungere una nuova promozione ed aprire un nuovo ciclo. È nella serie cadetta che il team ottiene i migliori successi, vincendo ben 4 campionati nelle stagioni 1963/64, 1966/67, 1969/ 70,1973/74, anni in cui la formazione era tra le belle realtà della provincia calcistica italia- na. Insieme alle importanti vittorie in serie cadetta, ci sono i successi in Lega Pro, dove il Varese è sempre stato tra le vincenti. Per 4 volte ha vinto il campionato di Serie C1: nelle stagioni 1942/43, 1962/63, 1979/80, 2009/10. Per 3 volte ha vinto in ne alla fase playoff, in cui potrebbe anche far bene. Già nel 2010, anno della promozione dalla Prima Divisione alla Serie B, la formazione biancorossa fu capace di vincere la difficile ed insidiosa appendice di campionato. Certo, al termi- Per il Varese la serie A potrebbe presto diventare realtà Serie C2 nei campionati 1989/90, 1997/98 e 1008/09. Tre le vittorie conquistate in Serie D, più due promozioni nel campionato di Eccellenza. Ma su tutti, due sono i trofei custoditi gelosamente nella bacheca del team: due Coppe Italia conquistate, la prima nel 1993/94 in Serie D, la seconda nella stagione 94/95 in Lega Pro. Conti alla mano, è facile capire che il Varese è senza dubbio una delle favorite per la qualificazio- ne della stagione regolamentare mancano ancora parecchie gare però, visto l'ottimo ruolino di marcia avuto finora e costellato da 13 vittorie ed 8 pareggi per un totale di 21 risultati utili su 29 gare disputate, la squadra oltre a poter centrare la qualificazione, ha un roster per vincere i playoff. Le rivali sono avvisate: il Varese c'è ed è pronto per scrivere una nuova pagina della sua storia calcistica. Totti, da pupone a re di Roma. La storia di un atleta che rimarrà nella leggenda della Capitale Da Pupone a Gladiatore, dai libri di barzellette a quelli da Cicerone nella sua città, dallo scudetto al titolo mondiale, da ambasciatore dell'Unicef agli spot di successo con la moglie Ilary Blasi. Questo e molto altro c'è nel mondo di Francesco Totti, un ragazzo semplice che sembra non aver cambiato il suo personaggio e carattere da quando era un bambino di San Giovanni come tanti altri, e allo stesso tempo il romano più famoso dopo Alberto Sordi, che in questo mese di marzo aggiunge due gemme preziose al suo diadema calcistico, i 225 gol in serie A e i 20 anni di fedeltà giallorossa dall'esordio in campionato. Ne è passata di acqua sotto i ponti del Tevere dall'esordio del predestinato sedicenne di Porta Metronia lanciato da Boskov all'epilogo di Brescia-Roma il 28 marzo 1993, che segna il primo gol con papà Mazzone al Foggia il 4 settembre 1994. Il ragazzino imberbe, un po' sfacciato e indolente, si trasforma in grande professionista, rafforza il fisico col lavoro, affina le sue doti tecniche mettendole al servizio del collettivo con Zeman e con Capello per sbocciare come il maggiore talento italiano del nuovo millennio. Tacchi e cucchiai (suo marchio di fabbrica) ma anche visione di gioco, lanci ispirati e assist e la costante implacabile di gol a raffica che, dopo 20 anni con pochi chiaroscuri, lo hanno portato a raggiungere Nordahl al secondo posto della storia del calcio italiano. Francesco Totti Solo Silvio Piola è fuori della sua portata con 274, ma con 225 reti entra in maniera indelebile nella leggenda. Da trequartista a seconda punta fino a prima punta con Spalletti, per poi tornare di nuovo indietro, ma con licenza di inventare: il percorso tattico si affina come il suo bagaglio umano. Francesco, il Capitano, capisce l'importanza del web e lo usa per intervenire in tante questioni per partecipare al dolore e al lutto altrui, per commentare questioni sociali, politiche, religiose conscio dell'ascendente su giovani e meno giovani. Ma non si prende troppo sul serio, fa ampio uso di autoironia e la sua simpatia conquista anche molti tifosi ostili. Sul suo raffinato talento, plauso unanime. Qualcosa tolgono gli improvvisi raptus (sputa a Poulsen, scalcia Balotelli, sente troppo i derby), oltre a due tremendi infortuni e una placca che ingabbia la caviglia sinistra da sette anni. Con l'azzurro amore intermittente: appena 9 gol in 58 partite, ma il cucchiaio con l'Olanda è uno scapigliato inno alla gioia e la freddezza nel rigore con l'Australia pone le fondamenta per il mondiale. Con la Roma è identificazione totale: capitano dello scudetto, vuole giocare fino a 40 anni, e ora ne ha quasi 37: globalmente 279 gol in 665 partite, 225 nelle 525 gare in serie A con 2 triplette e 43 doppiette. "É stata una serata di grandi emozioni. La più forte vedere i miei figli in campo... Non pensavo che venissero allo stadio, sapevo che rimanevano a casa perché erano stati male in settimana... È stata una grossa sorpresa. Mi sono commosso. Per un papà l'abbraccio dei figli (che sulla maglietta avevano la scritta "Sei forte papà", ndr) è stata una cosa meravigliosa. Questa per me rimarrà una giornata indimenticabile", il suo commento. Domanda: Francesco, quanto ci mette a riprendere Piola? (274 gol) "con un altro contratto Piola posso prenderlo. E appena lo supero, smetto..."

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