L'Italo-Americano

italoamericano-digital-3-7-2013

Since 1908 the n.1 source of all things Italian featuring Italian news, culture, business and travel

Issue link: https://italoamericanodigital.uberflip.com/i/115575

Contents of this Issue

Navigation

Page 3 of 23

L'Italo-Americano PAGINA  4 GIOVEDÌ  7  MARZO  2013 Appuntamento in Puglia per i 'wine lovers' e un concorso per volare tra cantine, masserie e resort dell'enoturismo di qualità BARBARA MINAFRA Il prestigioso riconoscimento giunto dalla rivista internazionale "Wine Enthusiast", che l'ha inserita nella top world wine destinations 2013, ha pubblicizzato in modo eclatante un fenomeno che ultimamente la sta caratterizzando. La Puglia sta imparando a legare sempre di più enogastronomia, settore in cui può vantare molte eccellenze, e turismo, comparto in costante crescita grazie a paesaggi unici e ad un'offerta alberghiera sempre più diversificata. In Puglia vini rossi, bianchi, rosé "La Puglia negli ultimi anni ha conosciuto un'incredibile ascesa, non solo come destinazione turistica, ma anche nel settore vitivinicolo. L'unione di questi due fattori - afferma Donatella Cinelli Colombini, fon- datrice del Movimento Turismo del Vino - ha reso questa regione una delle nuove mete enoturistiche mondiali. Da qui il conseguente riconoscimento da parte della rivista americana Wine Enthusiast". Non solo. Cavalcando l'onda di questo successo, è possibile pensare a ricadute occupazionali che coinvolgano professionalità finora assenti. "Sono due le figure sulle quali puntare per promuovere il nostro vino e tutto il territorio: il sommelier e la guida enoturistica. Il primo continua Cinelli Colombini - è diventato un narratore, un interprete, un attore di un territorio. Questo lo tramuta in una figura fondamentale per le strategie di marketing territoriale. Altra figura è l'enoguida che ha il compito di trasformare in esperienza 'unica' la visita in cantina. Da qui il successivo passo: trasformare il wine lover in promoter del luogo visitato, che porterà a ricercare sul mercato i vini di quel particolare territorio. Puntare su queste nuove figure, che comunicano la forza di una destinazione enoturistica, è fondamentale soprattutto se si tiene presente che l'Italia è leader nel mondo per varietà di vitigni autoctoni". Uno dei dati che conferma l'alto livello raggiunto dal brand Puglia è il notevole incremento del numero degli studenti della Facoltà di Agraria di Bari, oltre al sensibile aumento della produzione di vino di qualità reso possibile grazie all'impegno dei produttori e alle politi- che di sostegno poste in atto dalla Regione Puglia in favore della qualificazione del sistema produttivo. La Puglia, negli ultimi tre anni, ha visto crescere i primi insediamenti di nuovi imprenditori agricoli, in particolare di giovani donne e uomini con meno di quarant'anni. "I risultati – dice l'assessore regionale alle Risorse agroalimentari Dario Stefàno - raccontano la scelta ambiziosa di fare il salto di qualità trasformandoci da fornitori di semilavorato (uve e mosti) per altre filiere regionali a produttori di etichette pugliesi, capaci di imporsi sui mercati grazie all'eccellenza dei contenuti". In particolare è risultata strategica la scelta di investire sui vitigni autoctoni "che rappresentano il segno distintivo di quella che è la nostra identità, profondamente legata al territorio e capace di raccontare con linguaggio unico la dimensione di una tradizione antica". I risultati non si sono fatti attendere."Abbiamo navigato sulla rotta della qualità: nel 2009 la Puglia ha vinificato in qualità solo il 21 % delle sue uve, nel 2012 abbiamo raggiunto il 60%. Una rotta che abbiamo accompagnato con scelte parallele come il Concorso dei vini rosati o le misure del Piano Nazionale di Sostegno 2012 per la ristrutturazione dei vigneti." Per citare alcuni dati: oltre 1.000 domande di aiuto da parte dei produttori, di cui 200 presentate da giovani con meno di 40 anni di età, per un importo complessivo di risorse superiore ai 26 milioni di euro. Cioè: 2.000 ettari di vigneti in corso di ristrutturazione o riconversione, con esclusivo inserimento di vitigni autoctoni quali Primitivo, Negroamaro e Fiano. "Un lavoro che ci porta ad affermare - continua Stefano che il vino in Puglia rappresenta un asset su cui misuriamo la crescita anche in ottica enoturistica ed agrituristica o, più in generale, di attrazione territoriale". La scelta di "Wine Enthusiast" rappresenta dunque uno stimolo a proseguire sulla via della qualità, confrontandosi con le altre eccellenze individuate dalla rivista: MontereyCalifornia, Rioja-Spagna, Willamette Valley-Oregon, Long Island New york, Douro-Portogallo, Hunter Valley-Australia, Danube-Austria, Stellenbosch–Sud Africa, Val de Vinhedos-Brasil. Unica in Italia a meritare il prestigioso titolo, la Puglia ha ideato una serie di iniziative di promozione che si svolgeranno nell'arco del 2013. Tra queste l'indagine statistica condotta dallo staff della prof. Magda Antonioli dell'Università Bocconi di Milano in collaborazione con il Movimento Turismo del Vino Puglia. Rivolta a un ampio campione di aziende vitivinicole della regione, la ricerca ha l'obiettivo di far emergere punti di forza e margini di miglioramento di questo segmento, valutando di conseguenza possibili azioni in favore del La Puglia è l'unica regione italiana inserita tra le Top destination comparto. Un ritratto della Puglia enoturistica che evidenzi il cambiamento delle abitudini dei turisti, dei loro bisogni e di nuove capacità economiche. Altra iniziativa di rilievo sono i road show. I primi si sono tenuti nel mese di febbraio a Milano e a Roma, dove le bottiglie di Primitivo, Nero di Troia e Negroamaro sono state esposte nelle principali enoteche che, per l'occasione, hanno organizzato laboratori sensoriali e degustazioni guidate da autorevoli esperti. I prossimi road show saranno l'occasione per portare i vini e gli oli extravergini di Puglia direttamente nei luoghi più frequentati dagli appassionati di buona tavola, e per invitarli a scegliere la Puglia come meta di viaggio. Di grande appeal anche l'iniziativa rivolta ai lettori americani: un concorso promosso attraverso la rivista "Wine Enthusiast". Potranno rispondere a cinque quesiti relativi alla Puglia partecipando così all'estrazione del premio finale: un meraviglioso viaggio per due persone nei luoghi più suggestivi dell'enoturismo pugliese, fra cantine, masserie fortificate, resort d'eccellenza. Il concorso è promosso attraverso il portale di Wine Enthusiast winemag.com (175mila visitatori unici al mese), la rivista cartacea (200 mila lettori circa), gli abbonati alla newsletter (250 mila) e i principali strumenti di social networking. Bastano pochi click per volare in Puglia. Perchè non provarci? Il business del tappo in sughero inizia in Sardegna "Salludi e trigu… e tappu de ottigu". La saggezza popolare spesso racchiude un mondo in poche parole. Per i sardi non c'è augurio migliore che possedere "salute, grano e tappi in sughero", ovvero buon vino da imbottigliare in abbondanza. Ma il detto non è casuale visto che i sughereti riempiono i boschi dell'isola. A Ovodda, paese di milleseicento abitanti in provincia di Nuoro, dei tappi in sughero si è fatto un vero business. Merito della Suber Extra: venti milioni Tappi naturali in sughero di tappi all'anno prodotti da una azienda nata nel 1998, premiata dalla Regione Autonoma della Sardegna come la migliore nel campo della green economy. Si è rapidamente inserita nel mercato di élite della produzione di tappi a uso enologico, offrendo un prodotto che cerca di mantenere il più possibile le caratteristiche naturali attraverso la lavorazione, anche manuale, del sughero. Una caratteristica che l'hanno aiutata a inserirsi nei mercati internazionali fornendo le migliori cantine di Francia, Svizzera e Germania. La Sardegna, dove 200 anni fa nacquero ufficialmente i tappi in sughero, conta 200 mila ettari di sughereti che danno il 90% di tutto il sughero italiano. L'industria dei tappi in sughero per vini di pregio costituisce il 70% del mercato mondiale del sughero, corrispondente a circa 15/20 miliardi di tappi l'anno, dei quali circa la metà è realizzato in sughero pregiato monopezzo per vini di qualità e l'altra metà in agglomerati compressi per vini di media qualità. La tendenza è comunque alla riduzione della produzione in favore dei tappi sintetici (materiali plastici e siliconici) per la loro economicità.

Articles in this issue

Links on this page

Archives of this issue

view archives of L'Italo-Americano - italoamericano-digital-3-7-2013