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L'Italo-Americano GIOVEDÌ 14 MARZO 2013 PAGINA 11 Chi sale e chi scende dopo la Niente promozione diretta ma per il Brescia 28/ma giornata di campionato continua la corsa verso la qualificazione ai playoff DAVIDE PITEO Alberto Gilardino cHI SALE: Alberto Gilardino (attaccante Bologna): Sono 7 i gol in serie A contro l'Inter, reti arrivate con 5 maglie diverse. Juventus: nessuna squadra ha segnato più nei minuti di recupero di questo campionato. Adem Ljajic e Stevan Jovetic (attaccanti Fiorentina): I due hanno firmato otto degli ultimi 10 gol della Fiorentina. Amauri (attaccante Parma): 7 gol in 7 gare di serie A contro il Torino, inclusa la prima tripletta in campionato. Dario Dainelli (centrocampista chievo): Ha intercettato 85 passaggi, più di ogni altro in questo campionato. Stephan El Shaarawy e Giampaolo Pazzini (attaccanti Milan): La coppia più prolifica della serie A, 16 e 13 gol. cHI ScEnDE: Inter: Ha vinto solo 1 delle ultime 9 gare tra Serie A e coppa Italia. E il terzo posto si allontana. Palermo: Sale a 14 partite la striscia senza successi in campionato, 7 ko e 7 pareggi. Daniele De Rossi (centrocampista Roma): Facili appoggi sbagliati, tiracci sbilenchi. Il vice capitano della Roma è ancora lontano dalla forma ma se i giallorossi vogliono veramente provare il miracolo del terzo posto c'è bisogno di lui. Roma: Ha perso il maggior numero di punti da situazioni di vantaggio (20), 4 ko e 4 pari. Edinson cavani (attaccante napoli): Settimo rigore sbagliato su 22 calciati in carriera in serie A. non segna più. Mario Balotelli (attaccante Milan): Ammonito 30 secondi dopo l'ingresso in campo, prima di toccare il pallone. Ma non fatevi ingannare, SuperMario segna senza pausa. Tra le grandi squadre dell'attuale campionato di Serie B c'è il Brescia. Grazie ai 41 punti fino ad oggi conquistati, non solo ha archiviato con largo anticipo il discorso salvezza, ma può ambire alla qualificazione per la fase playoff. Discorso archiviato invece, quello relativo alla promozione diretta: troppo lontane sia il Sassuolo che il Livorno. Alle rondinelle non resta che centrare la qualificazione per l'appendice di campionato, se vorranno tornare nella massima divisione nazionale. Un campionato in cui il Brescia non sarebbe una novità, viste le 22 partecipazioni in cui ha ottenuto un buon successo e a cui vanno ad associarsi i risultati internazionali. Il primo risale al 1967, anno in cui seppe imporsi nella coppa ItaloSvizzera. Il bis tre anni più tardi ossia nel 1970, anno in cui il Brescia arriva fino agli ottavi di finale nella coppa Mitropa, dove viene però eliminato dallo Spalato. nella stagione 93/94, nel magico stadio di Wembley, la squadra riesce nell'impresa di conquistare il celebre Torneo Anglo – Italiano (che venne disputato dal 1970 fino al 1996 e non da confondere con la coppa di lega Italo – Inglese), dove in finale elimina il notts county per 1-0 con rete di Ambrosetti. A tale successo fece seguito nel 2001 la finale nella celebre coppa Intertoto, dove il Brescia fu costretto ad inchinarsi al Paris Saint-Germain. I francesi, nella gara di andata giocata al Parco Dei Principi a Parigi, riuscirono nell'impresa di bloccare sullo 0-0 la formazione lombarda, per poi pareggiare 1-1 in casa del Brescia. La rete realizzata fuori casa regalò alla formazione salvo nel 2010 quando vinse la disputa dei playoff. Due sono la vittorie del campionato di Lega Pro, successi conquistati nel 1939 e nel 1985. Ma il Brescia non è solo una delle grandi formazioni che militano in Serie B. E' anche il club Per il Varese la serie A potrebbe presto diventare realtà attualmente allenata da carlo Ancelotti, la vittoria. nella stessa stagione raggiunse le semifinali di coppa Italia, in cui però le rondinelle dovettero arrendersi al Parma. Ai successi internazionali ed in coppa Italia, bisogna aggiungere quelli nazionali. Il Brescia ad oggi ha vinto 3 campionati di Serie B nelle stagioni: 1965, 1992 e 1997, a cui hanno fatto seguito 4 promozioni in Serie A come seconda classificata e ben 3 promozioni come terza classifica, che ha visto giocare Roberto Baggio gli ultimi anni della sua carriera, ha visto l'esplosione di Dario Hubner e Luca Toni, ha dato i natali ad Andrea Pirlo e soprattutto ha visto giocare il grande Vittorio Mero, capitano deceduto a causa di un grave incidente automobilistico. Facile capire che l'obiettivo della qualificazione ai playoff sia sentito come un dovere nei confronti di chi, in tempi sia pure passati, ha già scritto belle pagine di storia calcistica. Scatta la F1, tutti contro la Red Bull. Ferrari già da podio, in lotta anche McLaren e Lotus Fernando Alonso su Ferrari F138 Tutti contro la Red Bull e Sebastian Vettel. A pochi giorni dal primo semaforo verde della stagione all'Albert Park di Melbourne, il leitmotiv nel mondo della Formula 1 è sempre lo stesso: come spezzare il dominio della scuderia 'da bere' che da tre anni vince sia il titolo piloti che quello costruttori. Primo team a porsi l'obiettivo di rompere l'incantesimo creato dal genio di Adrian newey sarà, come vuole il suo stesso DnA, la Ferrari, che in Australia è convinta di poter salire già sul podio. Una Rossa rinvigorita dal buon andamento dei test invernali capaci di consegnare a Fernando Alonso e Felipe Massa "una vettura di un altro pianeta rispetto a quella del 2012". Rincorsa al Mondiale che vedrà tra i protagonisti al via dal Gran Premio di Australia non solo la scuderia di Maranello, ma anche altri top team come la McLaren di Jenson Button e la Lotus di Kimi Raikkonen. In salita dopo i buoni tempi sfoderati nelle prove a Montmelò, circuito vicino a Barcellona, anche le quotazioni della Mercedes che, salutato il divin Michael Schumacher, ha affidato le sue ambizioni di grandezza all'esuberante Lewis Hamilton. Lotta tra big che a giudicare da quanto visto nelle tre sessioni di test dovrebbe scattare in Australia all'insegna dell'equilibrio e premiare chi riesce a utilizzare meglio le gomme e a sviluppare nel migliore dei modi gli scarichi delle rispettive monoposto. Uno stato di fatto che fa ben sperare gli uomini della Ferrari a cominciare da Alonso che l'anno scorso ha visto sfumare per la seconda volta il sogno di vincere il suo primo titolo con il cavallino. Quest'anno il pilota spagnolo vuole centrare finalmente l'obiettivo e assicura che la base di partenza per farlo è più che incoraggiante. E già a Melbourne la Rossa secondo il pilota di oviedo è da podio: "Sono un pilota migliore, ma anche la macchina è migliorata rispetto allo scorso anno, quando arrivammo quarti. Perciò questa volta credo che possiamo salire sul podio. Rispetto al Gran premio d'Australia del 2012 - ha assicurato l'asturiano - abbiamo una F138 che è infinitamente migliore della macchina a mia disposizione un anno fa. Siamo più veloci". Grande fiducia per l'avvio della stagione anche da parte del responsabile della gestione sportiva Stefano Domenicali: "La nuova organizzazione aziendale, il metodo di lavoro, la modifica degli strumenti utilizzati per impostare il lavoro sulla F138, la coerenza dei risultati rispetto ai nostri obiettivi sembra dirci finalmente che siamo sulla strada corretta. Facendo dunque un'analisi puramente incentrata su noi stessi, a meno che qualcun'altro abbia fatto un lavoro straordinario, sono convinto che la Ferrari riuscirà a giocarsela fino alla fine e un podio in Australia sarebbe una buona base di partenza su cui costruire i successi di cui abbiamo bisogno". Uscito dalla porta laterale il legendario Schumacher sono molte le new-entry tra cui un pilota donna. Dopo la sfortunata esperienza della spagnola Maria De Villota alla Marussia, che ha perso un occhio a causa di un incidente in un test, a tingere di rosa il circus ci penserà la scozzese Susie Wolff test-driver per la Williams.