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www.italoamericano.org 13 L'Italo-Americano IN ITALIANO | GIOVEDÌ 8 AGOSTO 2019 SOCIETÀ & CULTURA PERSONAGGI PATRIMONIO TERRITORIO F ernanda Pivano, l'indi- menticabile Nanda, è morta 10 anni fa il 18 agosto 2009. Mi man- cano la sua competen- za, i suoi consigli, la sua saggezza e il suo sorriso. Mi manca anche lo scarabocchio fiorito che diseg- nava con il suo nome ogni volta che firmava un libro. Un anello etnico le adornava le dita. Aveva 92 anni quando volò via come un uccello che vola verso il cielo. Nanda era americanista per eccellenza, talentuosa traduttrice, scrittrice e giornalista che ha dato forma alla concezione italiana della letteratura americana del dopoguerra. Ero un'adolescente che andava al liceo quando l'ho incontrata per la prima volta a San Carpoforo, una chiesa milanese sconsacrata nel quartiere di Brera che ospitava un raduno di poeti e scrittori dal titolo Guerra alla Guerra. Allen Ginsberg, Peter Orlovsky e Lawrence Ferlinghetti erano lì per difendere la libertà della mente contro la minaccia planetaria della guerra. Ho iniziato a far visita a Nanda nel suo appartamento di via Senato e sono stata presto col- pita, come molti altri, dalla sua profondità e leggerezza, dalla sua franchezza e chiarezza. Era chiara nei suoi pensieri e nel discernimento e certa nel suo incoraggiamento. Era ironica e guardava il mondo con grazia, da una prospettiva diversa, con nuovi metodi di conoscenza e verifica. Ha sperimentato la letter- atura e la vita americana. Amica degli scrittori americani, Nanda non era accademica, anche se ha conseguito due lauree in letteratu- ra e filosofia e ha scritto più di 40 saggi sulla letteratura e la cultura americana, per non parlare del suo immenso lavoro di tradut- trice. Era brillante e sapeva quando parlare e per chi. Ho scoperto l'affascinante plu- ralità della letteratura e della cul- tura americana attraverso lei. Mi ha introdotto a quel mondo intrig- ante e ha avuto un grande ruolo nel farmi scegliere un corso di laurea che fosse adatto a me: Studi americani. Era una moderna Egeria: con- sigliera o compagna di gener- azioni di giovani. Nanda amava impegnarsi con i giovani. Vedeva l'amore negli occhi dei giovani, nei loro sogni e nel loro entusiasmo. Sapeva che i giovani sono la nostra speranza futura e che l'ingiustizia così pre- sente nel mondo con loro non ha l'ultima parola. Nanda mi ha insegnato a Ricordando Nanda Pivano nel decimo anniversario della scomparsa di "Lady America" Fernanda Pivano con Jack Kerouac, Milano 1966. Fotografia di Ettore Sottsass, Fondazione Benetton Studi Ricerche, conservata presso la Fondazione Corriere della Sera Continua a pagina 15