L'Italo-Americano

italoamericano-digital-8-8-2019

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GIOVEDÌ 8 AGOSTO 2019 www.italoamericano.org 7 L'Italo-Americano IN ITALIANO | doveva continuare, così chiese aiuto ad alcuni amici e proprietari del posto per non interrompere il suo programma umanitario. Poi, dopo soli quindici mesi, il risto- rante di Serato ha riaperto i bat- tenti: una storia che ispira corag- gio, fede e determinazione. Mi spiace di riportare alla mente ricordi dolorosi, ma può dirci esattamente come è avve- nuta la tragedia dell'incendio? Non è un problema ricordare quei momenti, perché sono stati estremamente dolorosi quando sono accaduti, ma mi hanno anche mostrato - in un certo senso - quanta positività e quanto amore ho intorno a me. Quando penso a quei momenti tragici, tutto quello che posso dire è: "L'amore ha vinto sul fuoco!". Era la notte del 4 febbraio 2017 e io ero a casa, a riposare dopo una dura giornata di lavoro: all'improvviso ho ricevuto una chiamata dai Vigili del Fuoco.... mi dicevano che il mio ristorante era in fiamme. Non dimenticherò quell'istante, perché quando mi sono precipitato sul posto ho iniziato subito a piange- re. Mi sentivo come se tutto fosse perduto. Qual è stato il primo pensie- ro, quando ha visto quell'orribi- le scena? Ancora prima di pensare al mio futuro professionale, la mia mente ha subito cercato di trovare una soluzione per i bambini del mio programma "Caterina's Club – Feeding the Children (Il club di Caterina - Nutrire i bambini)". Il vescovo di Orange County, Kevin Vann, mi ha aiutato molto dando- mi accesso alla cucina della chie- sa, permettendomi così di conti- nuare a portare avanti il mio servizio umanitario quotidiano. Poi ho voluto aiutare tutti i miei dipendenti e ho chiesto a tutti i ristoranti locali di assumere il mio staff per aiutare le loro famiglie. Poi ho iniziato a pensare a me e ho contattato l'assicurazione che, dopo le dovute indagini, ha dichiarato che si trattava di un incidente causato da un guasto elettrico nella zona ristorazione. Sappiamo che attualmente sta portando avanti diversi pro- grammi umanitari, può parlar- cene? Beh, tutti i miei programmi sono stati creati sotto l'ombrello del "Caterina's Club", in segno di amore e dedizione al ricordo della mia meravigliosa e amata madre. Il primo è - come ho detto prima - "Nutrire i bambini" con il quale sono ora in grado di fornire cibo a oltre 25.000 bambini ogni setti- mana. Poi c'è "Welcome Home", che ricolloca le famiglie che vivono nel motel perché, anche se entrambi i genitori hanno un lavoro a tempo pieno, semplice- mente non possono permettersi il primo e l'ultimo mese di affitto, oltre al deposito cauzionale: lo paghiamo noi, per dare alla fami- glia la possibilità di vivere in condizioni più dignitose. Il pro- gramma più recente si chiama "Hospitality Academy" ed è rea- lizzato in collaborazione con il programma di mentoring dell'A- naheim Union P21, per fornire agli adolescenti a rischio un pro- gramma di nove settimane che insegna contenuti e competenze non presenti nel curriculum sco- lastico tradizionale: in pratica voglio che imparino tutti gli aspetti del settore alberghiero e della ristorazione, tra cui cucina, nutrizione, servizio di ristorazio- ne, marketing, amministrazione e alfabetizzazione finanziaria. I nostri lettori si stanno sicu- ramente chiedendo quanti VIP e celebrità sono stati suoi clienti nel corso degli anni? La celebrità che ha un posto molto speciale e unico nel mio cuore è senza dubbio Sofia Loren: quando il mio ristorante è stato distrutto dall'incendio, è stata una delle prime a chiamarmi e a dirmi quanto amava il mio lavoro. Quella semplice cosa mi ha dato la forza e il coraggio di andare avanti. Sono anche estremamente orgoglioso di aver ospitato due presidenti: Jimmy Carter e Geor- ge W. Bush. Potrei citare anche Andrea Bocelli e Madonna, nel mondo dell'industria musicale. Ma quando è arrivato lo straordi- nario calciatore Roberto Baggio, premiato in tutto il mondo, sono stato davvero entusiasta! Siamo diventati amici e lui ha anche scritto l'introduzione di uno dei miei libri. Sono molto orgoglioso di lui perché è un gentiluomo molto cortese e all'antica. Può condividere con noi un paio di ricette che ha aggiunto al menù del ristorante dopo la riapertura? Beh.. mi piace sperimentare, combinando e fondendo ricette tradizionali italiane con alcuni sapori nuovi e moderni! Recente- mente ho aggiunto una quaglia ripiena con polenta su un letto di Pearà, una salsa tradizionale veronese a base di pane grattugia- to, brodo di manzo e gallina, midollo di manzo e pepe nero. Poi, ho introdotto un nuovo car- paccio di salmone fresco condito con olio extravergine di oliva, capperi e un po' di pepe rosso. Ma una delle mie ricette di mag- gior successo è la scaloppina di vitello, ricoperta di burrata e pro- sciutto crudo. Sembra proprio che lei sia un uomo realizzato, che ha rag- giunto tanti traguardi impor- tanti: ma cos'ha nel cassetto? Qual è il sogno di Bruno Serato oggi? Mi resta un solo sogno: quan- do la mia giornata di lavoro fini- sce, voglio sapere che tutti i bam- bini non patiscono stenti nè povertà, che non c'è più mancan- za di cibo e che ogni bambino del mondo non soffrirà più la fame: questo è tutto ciò che voglio e che sogno. Un piatto di pasta può davvero fare la differenza, questo insegna l'esperienza di chef Serato. Ph courtesy of Bruno Serato Chef Serato con un gruppo di bambini aiutati dalle sue iniziative benefiche. Ph courtesy of Bruno Serato NEWS & FEATURES PERSONAGGI OPINIONI ATTUALITÀ Continua da pagina 5 G

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