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www.italoamericano.org 9 L'Italo-Americano IN ITALIANO | GIOVEDÌ 22 AGOSTO 2019 NEWS & FEATURES PERSONAGGI OPINIONI ATTUALITÀ nonna: il riscatto dalla povertà, di chi è riuscito a dare ogni opportu- nità alla propria famiglia. Di chi al di là dell'Oceano ha davvero trovato l'America. Ma in questa storia non c'è clamore o divismo. Camicia bian- ca e occhiali da sole, disponibile e rilassato, Turturro è sembrato davvero l'uomo della porta accan- to a spasso per il paese paterno. La banda, le foto ricordo con i parenti, gli abbracci, l'incontro con il sindaco e quello con il par- roco che gli regala l'atto di nasci- ta del padre partito nel lontano 1931 per arrivare a New York avvolto in panni poveri ma pieni di speranza, tenuto per mano da chi parlava solo dialetto, nemme- no l'italiano e figuriamoci l'ingle- se. Commozione, strette di mano e sorrisi per tutti. Le cerimonie in Comune e quelle all'aperto, fronte mare, organizzate perché in città non c'era soltanto il grande attore di Hollywood ma un pezzo di sto- ria di Giovinazzo nel mondo, per- chè a casa era tornato il suo citta- dino più illustre, hanno avuto tutte il sapore della domenica in fami- glia, della passeggiata sul lungo- mare, dell'incontro spontaneo e affettuoso. "Sono molto felice di essere qui, con la mia famiglia allarga- ta". Nella sala comunale i suoi 69 parenti. Il suo è uno di quei cognomi tipici di Giovinazzo, che portano decine di famiglie per- ché, fino a qualche generazione fa, era normale avere cinque-sei figli. Gli hanno regalato olio d'o- liva, libri, una rosa ricamata, un uovo di cioccolato dipinto ad aerografo, un cocktail creato per l'occasione che racconta la sua storia mescolando estratto d'olio extravergine d'oliva con succo di limoni di Sicilia e un gin prodotto a Brooklyn, un'icona della Madonna di Corsignano, patrona della città. Lui, per condividere un momento insieme, ha radunato tutti i parenti in gelateria. Poi, lasciando trasparire la gioia del momento, ha riassunto il senso di una cerimonia che di for- male ha avuto solo l'ufficialità di sancire un legame coltivato negli anni. "Li conosco tutti personal- mente ed è una grande emozio- ne". Più volte è tornato a casa e lo ha fatto lontano dalle telecamere per vivere un rapporto sincero, autentico. Questa volta era accompagnato dalla moglie Katherine Borowitz e dal figlio Amedeo, che si sono lasciati avvolgere dalla numerosa fami- glia e che, racconta Turturro, "sono affascinati dall'Italia" come l'altro figlio Diego rimasto a casa. Con loro si è fatto fotografare davanti al grande murale eseguito dall'airbrusher Fabio Franchini, che lo ritrae. Turturro ha ricevuto la cittadi- nanza onoraria nel corso di una vera festa di paese, perché questa è l'atmosfera che si vive nell'in- cantevole borgo che vanta uno spettacolare affaccio sull'Adriati- co ad appena 15 km a nord di Bari. Poco più di 20mila abitanti, un porticciolo in pietra calcarea, le mura che costeggiano un torrione aragonese che domina il mare blu punteggiato dalle barche dei pescatori, la cattedrale di Santa Maria Assunta in perfetto stile romanico del 1113 con inserti barocchi all'interno e un pavimen- to musivo del XII secolo, un cen- tro storico dove si scoprono torri medievali, palazzi nobiliari e corti interne, scalinate, terrazze, balau- stre e balconcini fioriti che si aprono sulla piazza più grande della Puglia. Giovinazzo, divisa tra il passato contadino e la tradi- zione marinara conserva la dimen- sione paesana, dove tutti si cono- scono e dove la domenica è un rito immancabile la passeggiata in piazza, cuore pulsante della comunità, che ha un fitto calenda- rio di feste patronali, processioni, appuntamenti folkloristici e spet- tacoli all'aperto. Uno scenario incantevole che prima o poi si potrebbe ritrovare proiettato a Hollywood. "Maybe, maybe, maybe. E' una possibilità" dice Turturro metà in inglese e metà in italiano. E' un'idea che non gli dispiace quella di girare un film a Giovinazzo che vanta storia, architettura e un impecca- bile skyline mediterraneo: "Serve la storia giusta per il luogo giusto ma – ha assicurato - ci sto pensan- do e ho un'idea". In realtà prima arriverà l'atteso spin-off del Grande Lebowski, basato sul personaggio di Jesus Quintana. Turturro ha confermato in un'intervista con l'Independent di aver quasi terminato la produ- zione iniziata nel 2016: "È fonda- mentalmente un'esplorazione di Jesus che esce di prigione. È una commedia molto umana". Nel frattempo ha lasciato un pezzo di cuore in Puglia dove, ha detto, "ho nuotato e mangiato molto: ho preso almeno due chili in questi giorni!" e dove, riceven- do le chiavi della città, si è since- ramente commosso. "Tra queste mura - gli ha assicurato il sindaco Tommaso Depalma consegnando- gli le chiavi della città - troverai sempre la tua casa". "E' stato un sogno coltivato per cinque anni, ma – ha detto il sin- daco - me lo aveva promesso l'u- nica volta che ci siamo visti, nel 2014, a Roma. Averlo qui, per la prima volta in via ufficiale, non è solo un sogno che si avvera ma è la gioia e l'orgoglio di una città perché quelli come John sono i nostri ambasciatori nel mondo e rappresentano le nostre radici, che ci tengono stretti nonostante le distanze". John Turturro e il sindaco Depalma posano di fronte a un murales di Fabio Franchini © Depergola Fotografia-Ufficio Stampa Comune di Giovinazzo Continua da pagina 7