L'Italo-Americano

italoamericano-digital-9-5-2019

Since 1908 the n.1 source of all things Italian featuring Italian news, culture, business and travel

Issue link: https://italoamericanodigital.uberflip.com/i/1162491

Contents of this Issue

Navigation

Page 10 of 39

www.italoamericano.org 11 L'Italo-Americano IN ITALIANO | GIOVEDÌ 5 SETTEMBRE 2019 S ant'Agnello è un'espe- rienza imperdibile se state progettando una gita a Sorrento, l'ele- gante città marinara in alto sopra il Mediterraneo che ha l'iconica Costiera Amalfitana ad est, una calamita per ricchi e famosi da più di un secolo. La città a picco sul mare di Sant'Agnello, arroccata a metà strada lungo la bellissima Peniso- la Sorrentina, sembra la prose- cuzione naturale di Sorrento. La sua atmosfera da piccola città ha un'atmosfera cosmopolita grazie allo sfarzo, al glamour e alla bellezza della spettacolare costa. "Quando i turisti si affollano qui, si sentono a Sorrento. San- t'Agnello è una città autonoma ma è percepita come una frazione di Sorrento", dice Antonino De Angelis, storico e presidente del Centro Studi e Ricerche Francis Marion Crawford a Sant'Agnello. Il pittoresco luogo divenne sede permanente del prolifico romanziere americano del genere gotico Francis Marion Crawford, nato nel 1854 a Bagni di Lucca, in Toscana, da genitori espatriati. Maestro dell'orrore e del sopran- naturale, fu invidiato dal suo amico e rivale Henry James per la sua capacità di sfornare best- seller. Anche se Crawford non ha avuto la statura di James, ha superato l'autore di The Portrait of a Lady nelle vendite e in popo- larità vita natural durante. Oggi i romanzi a volte raccapriccianti di Crawford sono considerati classi- ci. The Upper Berth, una storia di fantasmi, è la più comunemente ristampata, seguita dal racconto For the Blood is the Life che pre- senta una donna vampiro. Ai suoi tempi, era anche ammirato da Robert Louis Stevenson per le sue vivide rappresentazioni di terre straniere. "Alcuni dei suoi libri contenevano caratteristiche urbanistiche specifiche che si potevano leggere quasi come guide turistiche", dice De Ange- lis. L'autore ha pubblicato 44 romanzi, racconti brevi, opere teatrali e storiche che compren- dono una trilogia sulla Roma papale chiamata Ave Roma Immortalis (1898). Inoltre, si dice che Crawford possa essere stato il primo autore a ritrarre la mafia siciliana in un romanzo in lingua inglese intitolato Corleone. "Crawford era un tale autore di successo ai suoi tempi che la sua casa editrice Macmillan ha pagato un sacco di soldi per affit- targli un attico a Manhattan", spiega De Angelis. Era anche un poliglotta. Parla- va 15 lingue diverse, poteva facil- mente conversare in tedesco, urdu, francese, sanscrito e molte altre lingue. Ha studiato sanscrito in India, dove è stato redattore del quotidiano Allahabad Indian Her- ald. "Mr. Isaacs: A Tale of Mod- ern India" (1882) fu il suo primo romanzo, uno studio sullo svilup- po della natura superiore di un uomo attraverso una donna. Dopo aver scoperto Sant'Ag- nello durante la luna di miele, non lasciò mai il suo paradiso per nessun'altra casa permanente. All'inizio soggiornò nel più antico e aristocratico albergo della penisola, il Grand Hotel Cuc- umella, originariamente costruito come monastero gesuita del XVI secolo. Si svegliava nella sua lus- suosa camera incantato dalla bellezza del paesaggio e del mare. Ne era talmente affascinato che decise di acquistare una villa che trasformò in una caratteristica dimora neogotica conosciuta come Villa Crawford. Nella pietra, ha inciso le parole latine In Tempestate Securitas, che signifi- cano "Sicurezza nella tempesta". "Viveva lì tutto l'anno", dice De Angelis. Villa Crawford era il suo Buen Retiro, il luogo dove desiderava sempre tornare dopo i suoi viaggi in giro per il mondo.  Henry James era tra gli ospiti della vivace Villa Crawford. Oggi, è una rigenerante casa cris- tiana sulla spettacolare costiera, buona sia per un ritiro spirituale, una divertente vacanza in famiglia o un fine settimana di vacanza. Alla morte del signor Craw- ford nel 1909, sua figlia Eleono- ra, moglie del nobile Pietro Rocca di Roccapadula, ereditò la villa, che poi donò all'Istituto cat- tolico di Maria Ausiliatrice. Crawford è sepolto nel cimitero di Sant'Agnello.  Crawford ebbe quattro figli: Eleonora, Harold, Clara e Bertram. "Harold e Bertrand emi- grarono in Inghilterra, mentre Clara divenne suora e si trasferì in Giappone dove aiutò a fondare l'Università di Tokyo", spiega De Angelis. L'opera di Crawford è stata riscoperta nel 1997. Dieci anni fa, nel 2009, in occasione del cente- nario della sua morte, il Centro Studi e Ricerche Francis Marion Crawford ha ospitato un simposio internazionale per celebrare il suo lavoro e la sua eredità. Il romanziere americano Gore Vidal, da tempo cittadino ono- rario di Ravello, nella Costiera Amalfitana, è stato tra i relatori. Il Centro Studi e Ricerche Francis Marion Crawford si trova in un antico palazzo nel centro storico di Sant'Agnello. Il paese deve il suo nome ad un santo napoletano del Medioevo che è patrono di una bella chiesa baroc- ca. Agnello di Napoli fu monaco basiliano e poi agostiniano. Divenne sempre più popolare tra gli abitanti di Napoli, tanto che gli fu chiesto di salvare la città durante l'invasione longo- barda del 581. Apparve portando uno stendardo con la croce in difesa di Napoli. Entrando a Sant'Agnello, si oltrpassa sulla destra il Pizzo, un sito archeologico con rovine romane. Nelle vicinanze si trova Villa Il Pizzo con il suo bellissi- mo aranceto. "Il film Love is All You Need (2012) è stato girato lì", dice De Angelis, che ha appe- na finito di scrivere Sorrento Movie, una guida completa di circa 120 film ambientati nella Penisola Sorrentina.  "I paesi qui sono completa- mente interconnessi. La bellezza è un tutt'uno. E i visitatori sono estasiati". Il Golfo del Pecoriello, a Sant'Agnello (© Dreamstime) Sant'Agnello, dove trovò la pace il romanziere americano del genere gotico Francis Marion Crawford SOCIETÀ & CULTURA PERSONAGGI PATRIMONIO TERRITORIO

Articles in this issue

Links on this page

Archives of this issue

view archives of L'Italo-Americano - italoamericano-digital-9-5-2019