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GIOVEDÌ 3 OTTOBRE 2019 www.italoamericano.org 42 L'Italo-Americano ITALIAN SECTION | NOTIZIE SPORTIVE CALCIO MOTORI ALTRI SPORT P er il Milan, un inizio spa- ventoso. Sei punti in sei giornate, frutto di due vit- torie (contro Brescia e Verona) e di addirittura quattro sconfitte (contro Udinese, Inter, Torino e Fiorentina): non capitava dal 1938-39. Solo 4 gol realizzati (di cui 2 su rigore): di peggio ha fatto solo l'Udinese, con tre rea- lizzazioni. Dunque 16° posto, a un punto dalla zona retrocessio- ne. Sono numeri tremendi, che testimoniano come l'inizio di Campionato del Milan sia stato semplicemente spaventoso. OLTRE OGNI PIÙ NERA A S PETTA TI V A - N es s uno poteva credere che il Milan non Obiettivo Serie A. Viaggio nella crisi profonda del Milan Giampaolo è già arrivato al capolinea? stimando di aver imboccato la strada della 'risalita'. Invece i risultati parlano chiaro: il Milan non è mai andato cos ì male, nemmeno nei recenti anni bui, dopo la diaspora di Campioni avvenuta nel 2012. DIFFICOLTÀ DIFFUSE - Difficile imputare una partenza così falsa a solo una parte del mondo rossonero: dopo queste sei giornate davvero disastrose, è inevitabile che tutti - dai vertici societari alla squadra - siano stati pesantemente messi in discussio- ne. Una situazione così nera ha certamente tanti responsabili. IMPOTENZA E INESPE- RIENZA - Si comincia dai piani alti, per cercare i motivi della cris i. Il F ondo Elliott, come detto, ha i mezzi economici per STEFANO CARNEVALI fosse pronto per lottare per il titolo, eppure, in estate, c'era stata l'impressione che il peggio fosse ormai alle spalle. Azzerate le pendenze con la UEFA (accettando l'esclusione dall'Europa League), nelle ricche (anche se spesso 'legate' dal Fair Play finanziario) mani del Fondo Elliott, con b andiere come Zvonimir Boban e Paolo Maldini ai vertici del management sporti- vo, dopo una campagna acquisti non fenomenale ma comunque all'insegna del ringiovanimento e del miglioramento qualitativo della rosa, e con in panchina "finalmente" un allenatore vero, riconos ciuto unanimemente come un 'maestro di calcio', il club ros s onero pareva poter guardare con fiducia al futuro, rendere nuovamente il Milan una grande realtà calcistica, ma, al netto dei paletti imposti dal Fair Play Finanziario, non è certo una proprietà 'di cuore'. P er la società statunitense, il Milan - soprattutto per via del suo mar- chio prestigiosissimo - è un asset prezioso, da sanare e, possibil- mente, rivendere a prezzo pieno. Sotto il Fondo Elliot c'è una diri- genza tripartita che, nonostante l'importanza dei nomi, non è esente da critiche severe. L'Ad Ivan Gadzidis - grande stratega di marketing sportivo -, strappato in estate all'Arsenal, dal punto di vista socio-sportivo s embra s empre latitare e, a tutt'oggi, è difficile individuarlo come un 'fattore determinante' nel nuovo Milan. La gestione sportiva - il mercato e i rapporti con la squadra - sono stati affida- ti a due bandiere ros s onere: Boban e, soprattutto, Maldini. Grandissimi giocatori e - almeno il primo - importante funzionario della FIFA nel recente passato. A oggi, però, i dubbi sulle scelte di mercato e una 'leggerezza' nelle dichiarazioni hanno messo i due ex calciatori in discussione. La loro colpa principale risiedereb- be nella poca esperienza alla guida di una grande società cal- cistica che, come se non bastas- se, sta vivendo un'era di comple- ta rifondazione. UN MAESTRO TROPPO PRETENZIOSO? - Come sem- pre, quando nel calcio le cose CAMPIONATO DI SERIE B CAMPIONATO DI SERIE A CAMPIONATO DI SERIE A CAMPIONATO DI SERIE B SEGUE A PAGINA 43