L'Italo-Americano

italoamericano-digital-10-3-2019

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www.italoamericano.org 9 L'Italo-Americano IN ITALIANO | GIOVEDÌ 3 OTTOBRE 2019 P er molti americani di origine italiana, questo è forse il mese dell'anno che esprime meglio il proprio carattere. E come mai, ci si può chiedere? Ecco la risposta: nella prima parte del mese pratica- mente tutta l'attenzione è rivolta alle aspettative legate all'arrivo della grande festa di Cristoforo Colombo. Con l'approssimarsi della festa, molte organizzazioni si preparano a mettere in scena mas- sicce parate lungo il viale princi- pale delle città. A New York City, è tradizione precedere la grande marcia lungo la Fifth Avenue con una messa nella Cat- tedrale di San Patrizio. Mentre la gente inizia a riempire i banchi, è normale che una famosa celebrità di uno spettacolo di Broadway o del Metropolitan Opera apra i fes- teggiamenti cantando gli inni nazionali sia degli Stati Uniti che dell'Italia. Questo accade mentre il sindaco della città accompagna ai loro posti altri personaggi famosi, i Cerimonieri della Parata dell'anno in corso. Negli ultimi anni, questi Ceri- monieri hanno incluso i discen- denti di Colombo, i nobili Coloni di Spagna e la favolosa Sophia Loren. Naturalmente, in occa- sione di simili festeggiamenti in tutti gli Stati Uniti, sono presenti anche i vari funzionari dei Conso- lati italiani negli Usa, spesso accompagnati da personalità ital- iane di spicco, che sono analoga- mente invitati a guidare le merav- igliose parate in onore del nostro più eccezionale esploratore. C'è sempre un ballo di qualche organizzazione liceale o universi- taria o di una società fraterna da organizzare; c'è quasi sempre una parata in cui marciare o una festa a cui partecipare. Eppure, in mezzo a tutta questa festa, non passa anno senza che qualche giornalista scriva un articolo che dileggi tutte queste cose e sug- gerisca piuttosto che il navigatore italiano non dovrebbe essere ono- rato come lo scopritore del- l'America dicendo qualcosa del tipo: "Colombo non fu il primo a venire su queste coste, ma un uomo chiamato Leif Erikson, o anche un altro, conosciuto dagli storici della questione come San Brendano". Beh, l'italoamericano di buon senso tiene conto di queste possi- bilità. Colombo non è stato sicu- ramente l'unico capitano d'alto mare al mondo. Eppure, ciò che molti sembrano dimenticare è che il coraggioso impegno di Colom- bo fu presto seguito da altri uomi- ni intraprendenti. Alcuni di questi condottieri sfuggivano alle perse- cuzioni religiose, mentre altri potrebbero aver navigato per accaparrarsi nuove risorse natu- rali, come oro, argento, piante e legname pregiato. Infatti, tra tutti gli altri esploratori europei, forse si può affermare che Marco Polo sia stato il più straordinario. Eppure, come tutti questi altri pionieri cosiddetti "Pre-Colombo", chi seguì Polo in Cina? Nessuno. Invece, Colombo ha avuto la for- tuna di essere veramente un uomo d'azione, nel posto giusto, al momento giusto, e questa etichetta di "Uomo del momento " non potrà mai essergli tolta. Così, quando il vasto e miste- rioso oceano non divorò le navi di Colombo e il successo del suo viaggio raggiunse la Spagna, per poi diffondersi come una luce in tutta Europa, anche altri uomini osarono attraversare gli ampi mari (non più la "terra piatta"). Uno di questi fu il fiorentino Gio- vanni da Verrazzano. Mentre il viaggio di Colombo lo portò ai Caraibi, Verrazzano esplorò anche i fiumi e le baie della costa orientale degli Stati Uniti. Nonos- tante le numerose conquiste di altri avventurieri che seguiranno, il coraggio di Cristoforo rimane di primaria importanza perché lui fu il primo a mostrare a tutti gli altri la via da seguire, a dispetto di ignoranza e paura. Oggi, coloro che ancora non sono convinti del primato di Colombo nella scoperta del Nuovo Mondo, dovrebbero leg- gere il libro raffinato e arguto pubblicato da Michael A. Mus- manno, "Columbus Was First" (New York: Fountainhead, 1966), che è incentrato sulla controver- sia suscitata dalla pubblicazione della Vinland Map della Yale University, pochi anni prima. Tra le sue conclusioni, Mus- manno invita il lettore a notare l'infinito numero di città e società americane che hanno fatto uso del nome dell'esploratore genovese, a cominciare dal Distretto di Columbia; dalla Columbia Uni- versity; dalla Repubblica di Colombia; dalle innumerevoli città chiamate Columbus in quasi tutti gli Stati Uniti; da una trenti- na di nomi geografici del conti- nente americano che portano il nome di Colombo; e poi dai Cav- alieri di Colombo, dall'Espo- sizione Colombiana di Chicago, ecc..... . E' fin troppo vero che quando si verifica un evento epocale, ci sono sempre due o più interpre- tazioni sul perché e il percome, e molto di più sulla sua importanza e valore. Non importa quale aspetto della domanda si consid- eri, il fatto resta. Cristoforo Colombo e il suo equipaggio, vennero, videro e tornarono nelle loro comunità con nuove conoscenze sui nuovi orizzonti e spettò ai loro contemporanei fare lo sforzo di imparare tutto - HO! Un'immagine di Cristoforo Colombo, figura storica che, in anni recenti, si è fatta piuttosto controversa(Ⓒ: Dreamstime) Mese del Patrimonio Italiano, per unire la comunità Italo-Americana SOCIETÀ & CULTURA PERSONAGGI PATRIMONIO TERRITORIO

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