L'Italo-Americano

italoamericano-digital-10-3-2019

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NEWS & FEATURES PERSONAGGI OPINIONI ATTUALITÀ GIOVEDÌ 3 OTTOBRE 2019 www.italoamericano.org 3 L'Italo-Americano IN ITALIANO | P artiamo da un assunto. O meglio dal greco "Panta rei" che significa "tutto scorre". E' un celebre afo- risma attribuito a Eraclito di Efeso, che tra il V e IV secolo avanti Cristo, con il suo "divenire", influenzò profondamente il pensie- ro filosofico a venire da Platone e Aristotele fino a Nietzsche e Heidegger. La tradizione sintetizza il pen- siero di Eraclito in contrapposizione con la filosofia dell' "essere" di Parmenide. Nel Poema sulla natura, Parmenide sostiene che la varietà e i mutamenti del mondo fisico sono illusori: quel che esiste è immuta- bile, immortale, unico, omogeneo, immobile, eterno. Eraclito vicever- sa sostiene che ogni cosa è soggetta al tempo e alla trasformazione. Anche quello che sembra statico alla percezione sensoriale, in verità è dinamico e in continuo cambia- mento. Da qui la sintesi del Panta rei, del tutto scorre e tutto cambia. Da qui anche la celebre metafora che cita lo scorrere delle acque: "Non ci si bagna mai nello stesso fiume". Eraclito afferma che è impossibile bagnarsi due volte nello stesso fiume, perché dopo la prima volta, sia il fiume (nel suo perenne scorrere) sia l'uomo (nel suo peren- ne divenire) non sono più gli stes- si. Quando un emigrante lascia la terra natale e abbraccia il nuovo paese, metaforicamente attraversa un fiume. Cambia lui e cambia il mondo attorno a lui. Si adatta e si modifica in base alla nuova realtà che lo circonda. Tutto il suo baga- glio mentale, culturale, sociale, subisce una trasformazione. Impara poco alla volta ad essere più omo- geneo al contesto di arrivo. Anche se non perde del tutto i connotati iniziali, si adatta, si piega, muta pelle come cambia lingua e modo di pensare. "A chi discende nello stesso fiume sopraggiungono acque sem- pre nuove": quel Panta rei del tutto cambia attorno, produce una varia- zione interiore profonda. Quando l'emigrante finalmente torna a casa, là dove sente, pensa e crede di avere le radici, nel luogo da cui è partito, che anela nei ricordi e desidera nostalgicamente, ritrova un mondo profondamente mutato. Oltre al naturale sviluppo degli eventi, al processo di invecchia- mento che ha cambiato le persone lasciate, è chi è partito per un nuovo mondo che si ritrova differente, che si scopre non appartenere più a quel contesto antico, passato. E' suo per discendenza, per genetica, ma allo stesso tempo gli pare superato, lon- tano dalla sua condizione attuale. "Scendiamo e non scendiamo nello stesso fiume, siamo e non siamo". Quel Panta rei che tutto cambia ha rivoltato come un calzino il suo modo di vedere il mondo. Ogni esperienza migrante è dif- ferente e personale ma quel che è comune a tutti è proprio questo pro- cesso di attraversamento del fiume, di cambiamento interiore ed este- riore. L'armonia delle cose, per Eraclito, stava proprio nel perenne mutamento e nel continuo contrasto tra opposti. Molto probabilmente è la capacità di adattarsi ai cambia- menti ciò che davvero fa la diffe- renza, ciò che ci rende più o meno in armonia con il mondo circostan- te. Ottobre è un mese importante per la nostra comunità. L'Italian Heritage Month che quest'anno registrerà il culmine delle celebra- zioni con la visita del presidente della Repubblica Italiana Sergio Mattarella, è diventato un invito a fare i conti con noi stessi, con la nostra identità italiana, italoameri- cana, e di emigranti. Che è tanto un'esperienza indi- viduale quanto una dimensione sociale. C'è una comunità che riflet- te su cosa è e come si pensa, su quanto è compatta e su come si sta evolvendo. Mario B. Mignone ci ha lasciato un libro molto utile per questa rifles- sione. E' un racconto dell'esperien- za di emigrazione vissuta in prima persona negli Stati Uniti del secon- do Novecento, quando si arrivava in aereo e non più con i transatlan- tici. Un'esperienza più vicina a noi (ma non è l'unico elemento empa- tico) che alle prime generazioni che fondarono le Little Italy. Mignone fa della nota autobio- grafica la dimostrazione del Panta rei e offre lo spunto per riflettere su cosa è e vuol essere oggi la società italoamericana. Nato a San Leucio del Sannio e cresciuto alle porte di Benevento, diventato professore emerito alla State University of New York di Stony Brook, Long Island, fondatore e direttore del Centro Studi Italiani, Cavaliere al Merito della Repubblica Italiana, membro di varie istituzioni accade- miche operanti tra Stati Uniti e Italia, direttore della rivista Forum Italicum e della collana di libri Filibrary, con una lunga serie di pubblicazioni dedicate anche al tema della storia dell'emigrazione, stimola riflessioni importanti sulla nostra identità di frontiera. Con l'approssimarsi di questo mese in cui siamo chiamati a riflet- tere sulla nostra definizione cultu- rale più che etnica, avevamo scelto di dedicare la storia di copertina de L'Italo-Americano a "The Story of My People - From Rural Southern Italy to Mainstream America" del professor Mignone, diventato "L'America e la Mia Gente" nella traduzione italiana. Mignone è improvvisamente scom- parso poco dopo questa intervista. Una perdita coast to coast per la nostra comunità. Ma la sua resta una preziosa parabola di italo-ame- ricanità, dei due mondi, del "fiume" che scorre e cambia. Ci lascia una storia, privata e insieme pubblica Il 'Panta Rei' dell'esperienza migratoria e l'Italian Heritage Month dell'essere migrante, che ci ricorda che l'identità di ogni collettività, lontano da ogni battage fine a se stesso legato al Columbus Day, si fortifica e si riconosce nella memo- ria collettiva. SELLING HOMES THROUGHOUT THE BAY AREA Adele Della Santina "e Right Realtor makes all the dierence." 650.400.4747 AdeleDS@aol.com www.AdeleDS.com CalBRE# 00911740 Expert in preparation, promotion, and negotiation!

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