L'Italo-Americano

italoamericano-digital-10-3-2019

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GIOVEDÌ 3 OTTOBRE 2019 www.italoamericano.org 40 L'Italo-Americano ITALIAN SECTION | SOCIETÀ & CULTURA PERSONAGGI PATRIMONIO TERRITORIO O ggi adibita a polo musea- le storico del Comune, è situata a poca distanza dalla Porta Soprana, appena fuori dalle antiche mura medievali. Fra le principali architetture medioevali in pietra del capoluo- go ligure, la porta era uno dei punti d'accesso alla città già dal IX-X secolo. Siamo a Genova e ci apprestiamo a visitare quella che i documenti storici hanno accertato essere il luogo in cui il navigatore dei due mondi ha abi- tato nel lasso di tempo compreso fra il 1455 e il 1470. Quando Colombo aveva quat- tro anni, suo padre Domenico vi ci si trasferì con la famiglia. La casa era in vico Dritto Ponticello, in precedenza chiamato V ia Retta o meglio "Carrubeus rectus usque in Ponticellum", come si legge sul contratto di locazione conservato nell'Archivio del Vaticano. Molto probabilmente quella che si vede oggi è una ricostru- zione dei primi anni del Settecento dell'originario edificio medioevale. Questo fu quasi cer- tamente colpito e distrutto, al pari di altre nella stessa zona, dal bombardamento d ella flotta navale di re Luigi XIV di Francia nel 1684. È possibile che dopo la successiva ricostruzione si siano aggiunti dei piani a quelli pre- senti nell'edificio originale, per arrivare ad un totale di cinque alla fine del XVIII secolo. L'as s etto attuale è invece dovuto ai lavori di demolizione del lato nord di vico D ritto Ponticello attorno all'anno 1900, nell'ambito dei cantieri che por- tarono all'edificazione di via XX Settembre. La casa, che era stata cio e agli affari. D omenico Colombo, perduto il lavoro di guardiano della Porta, divenneu- no scardassiere, ovvero cardava e sbrogliava la lana lavorando come tessitore e poi come com- merciante di vini e formaggi. spetto odierno. Lo stabile che nel XV secolo s i trovava nel quartiere dei lanaioli, oggi si sviluppa su due livelli: quello superiore dove si svolgeva la vita familiare e il piano terra, dedicato al commer- Nel 1887 la casa venne acqui- stata dal Comune di Genova in modo da dare una prova tangibi- le della veridicità del luogo natìo del navigatore. Sulla facciata principale del- l'abitazione è esposta una lapide con su scritto: "Nessuna casa è più degna di considerazione di ques ta in cui Cris toforo Colombo trascorse, tra le mura paterne, la prima gioventù". Nei primi decenni del XX secolo, in occasione di interventi che modificarono l'assetto urba- nistico della zona, accanto alla casa venne collocato il chiostro di Sant'Andrea proveniente dal complesso conventuale del XII secolo che sorgeva sul colle omonimo, situato a poca distan- za. Durante recenti restauri sono venute alla luce alcune parti di pavimentazione di epoca roma- na. Alcuni storici indicano come la cas a natale di Cris toforo Colombo un edificio a Cogoleto, cittadina situata nel ponente della riviera ligure. Da una copia del 1586 del tes tamento di Domenico Colombo risulta che fosse ubicata nella contrada del Caroggio, poi rinominata della G iuggiola, via Cris toforo Colombo ed infine nell'attuale via Rati. L'edificio fu abitato dalle famiglie Colombo che, stando ai documenti di Cogoleto, discendevano dal grande naviga- tore. Uno dei discendenti, il sacerdote Antonio Colombo, nel 1650 fece riparare e restaurare la casa e compose un'epigrafe poe- tica che fu dipinta sulla facciata e fece dipingere un'effigie di Colombo che si conserva ancora oggi nel palazzo comunale. Sulle tracce di Colombo da Cogoledo a Genova, cercando le abitazioni in cui visse prima di solcare l'oceano costruita ponendo i travi sui muri portanti delle case affiancate, non poteva rimanere in piedi una volta demolite le due case latera- li ad essa, per cui vennero elimi- nati i tre piani superiori, inter- vento che le ha consegnato l'a- Il monumento in marmo bianco dedicato a Cristoforo Colombo nella piazza antistante la stazione di Genova La casa-museo di Colombo a Genova dove la famiglia si trasferì nel 1455

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