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GIOVEDÌ 17 OTTOBRE 2019 www.italoamericano.org L'Italo-Americano IN ITALIANO | 17 D a decenni Lawrence DiStasi contribuisce in modo significati- vo alla narrativa ita- loamericana. Tra i suoi primi lavori, Mal Occhio: The Underside of Vision, uno stu- dio creativo e affascinante della tradizione del malocchio. DiStasi ha curato una raccolta di saggi, Una Storia Segreta: The Secret History of Italian American Eva- cuation and Internment During World War II, un importante e rivelatore resoconto del tratta- mento quasi dimenticato subito dagli immigrati italiani durante la II guerra mondiale. Il suo saggio nella raccolta, How World War II Iced Italian American Culture, è uno studio approfondito di come Mussolini abbia generato paura e senso di colpa tra gli italoameri- cani nel secondo dopoguerra. Bisognerà aspettare la generazio- ne successiva perché la cultura italoamericana emerga dal suo profondo congelamento. Ha seguito la storia con uno sguardo completo sugli anni della guerra, ma da un altro punto di vista in Branded: how Italian Immigrants became 'Enemies' during World War II. La sua creatività come scrittore ha registrato una svolta quando ha scritto Esty: A Novel/Memoir, racconto semi- autobiografico della vita della madre. In Family Matter, è torna- to alla sua famiglia. Family Matter è uno sguardo innovativo e creativo sul suo patrimonio ebraico-italiano. Men- tre Esty si concentra sulla madre, la parte ebraica della sua famiglia, in Family Matter rende omaggio a suo padre, immigrato italiano della classe operaia di una piccola città vicino a Napoli. La forma del romanzo è inven- tiva e stimolante. La trama è rac- contata da molteplici punti di vista: dalla terza persona si passa a parti che, a volte, rasentano il flusso di coscienza. Il lettore deve essere paziente, e scoprire solo per gradi dove sta andando una storia e quando si risponderà a domande cruciali sulla storia della famiglia DiStasi, parzial- mente inventata. Mentre il romanzo è autobiografico, DiSta- si ammette di prendersi libertà con alcuni personaggi ed eventi. Ci sono molte sfaccettature nel complesso ritratto della famiglia di DiStasi. Suo padre è di origine italiana e tutti i personaggi che circondano la sua famiglia sono per lo più italiani. Il risultato è che il dialogo è legato a tutte quelle espressioni italiane fami- liari tipo: mannaggia, per la Madonna, figliu mi, e a volte una parola ebraica, meshugge. I suoi personaggi immigrati e italoame- ricani usano anche molte di quel- le altre espressioni che non dovremmo pubblicare in un gior- nale per famiglie. Non sono espressioni gratuite dei suoi per- sonaggi, ma piuttosto hanno un posto nel discorso della famiglia. Cosa più importante, queste espressioni mantengono il focus della narrazione sull'esperienza italoamericana, aggiungendo profondità culturale agli eventi che mettono in discussione la sua famiglia, troppo spesso in conflit- to. Il romanzo inizia alla fine: nella stanza d'ospedale dove il simpatico padre sta morendo. Terminerà con la sua scomparsa. In mezzo c'è Arturo, uno dei figli, che è anche lo scrittore, il narratore del romanzo. Cioè, il romanzo, come tanti altri validi romanzi italoamericani, è la ricer- ca messa in atto da Arturo per capire la sua famiglia e conoscere suo padre, una ricerca delle sue complesse radici, ebraiche e ita- liane. Dopo essere emigrato in Ame- rica, il padre di Arturo non andò molto oltre la scuola elementare, abbandonandola all'età di dodici anni. Il lavoro di una vita lo vide parrucchiere a New York. Quan- do lo incontriamo all'inizio del romanzo, in un flashback della sua vita dopo la scena di apertura sulla salute del padre in rapido peggioramento, sta cercando la formula per fare un ricciolo per- manente per i capelli delle donne. È un personaggio quiescente che, nonostante la famiglia abbia vissuto una vita comoda, non ha mai veramente realizzato il sogno americano che ha perseguito negli Stati Uniti. La sua ricerca di quel- la formula sfuggente è un segno della sua ricerca del successo. A tal fine, lavora freneticamente nel suo laboratorio casalingo con un amico, quando un giorno sembra finalmente trovare la formula giu- sta per l'arricciatura permanente. Ma quando cercano di ripetere il processo, lui e il suo amico non riescono a trovare il pezzo di carta nel caos del laboratorio. Nel romanzo ci sono molti fili narrativi che portano avanti la narrazione, partendo e rifocaliz- zandosi sui suoi eventi principali. In definitiva, l'attenzione si con- centra sulla ricerca delle radici di Arturo e sul significato del suo patrimonio italiano. Arturo va al college e diventa professore d'ar- te, ma la parte centrale e più importante del romanzo diventa il viaggio di Arturo in Italia alla ricerca delle sue origini, un viag- gio dove è in grado di confrontar- si con il proprio passato italiano. Un anno guadagna un anno sab- batico e parte per Napoli senza la sua famiglia. Mentre è lì, si reca nel villaggio paterno e inizia la ricerca della sua vecchia casa di famiglia. L'esperienza che fa è tipica di tanti italoamericani, che vanno in Italia alla ricerca delle proprie radici. In primo luogo, dubita di se stesso: non è sicuro del perché abbia intrapreso questa ricerca o di ciò che si aspetta di trovare. Perché, dopotutto, è lì? Si rende conto di essere lontano dalla cul- tura in cui ha sempre sentito di essere nato. Le sue immagini del- l'Italia, tratte dalla sua famiglia italoamericana, non bastano a spiegare la cultura italiana prima di lui. Quelle imprecazioni e frasi occasionali spesso pronunciate in dialetto che ha imparato in casa non sono sufficienti per avvici- narlo meglio alla cultura italiana moderna che vive in Italia. Non parla italiano e fatica a trovare la sua strada. Ad un certo punto incontra un italiano, Luigi, ed è nella loro discussione che si sviluppa uno dei momenti più interessanti del romanzo. Luigi sente che gli ita- liani sono i peggiori nemici di loro stessi. Anche loro nutrono concetti romanticizzati di loro stessi e della loro cultura. Rac- conta ad Arturo di un museo loca- le che contiene reperti del passato romano. Anche per gli italiani, il museo rappresenta una visione idealizzata della cultura italiana, la gloria della vecchia Roma, e per gli italiani una tale nozione è molto pericolosa. Questa visione nostalgica del passato glorioso dell'Italia è ciò che ha spinto Mussolini all'apice del potere e ha distrutto l'Italia. Sia per gli ita- liani che, naturalmente, per i turi- sti, il museo crea una visione irrealistica dell'Italia, indipenden- te da tutti i problemi dell'Italia moderna, della sua economia, della disoccupazione e della buro- crazia. Arturo condivide la stessa visione idealizzata e irrealistica del suo patrimonio. Quando dice a Luigi che la città circostante è bella, Luigi concorda: "Forse troppo bella". L'Italia è una seduttrice che ammalia sia gli ita- liani che gli italoamericani come Arturo è sedotto dal suo incante- simo. Questo diventa il tema di fondo della sua ultima fuga nel villaggio paterno. Scopre la casa paterna, ma ci sono una donna misteriosa, Maddalena, e la sua bella e giovane figlia Lucia, che abitano lì. Arturo si innamora della misteriosa Lucia. Come in tanti romanzi di Henry James, un male incomprensibile si nasconde dall'altra parte di quella visione idealizzata dell'Italia, soprattutto per un americano ignaro e inge- nuo come Arturo. Non può com- prendere appieno la complessità della vita e dei valori europei. Maddalena è una donna conni- vente, una strega, direi, che facili- ta in modi strani la relazione della figlia con Arturo. Dopo molti colpi di scena, compreso l'arrivo in Italia della moglie di Arturo, senza rivelare il finale, basti dire che Arturo non realizza il suo sogno. Sia la Lucia idealizzata che una versione altrettanto idealizzata dell'Italia, sfuggono alla presa. Castigato dalle sue esperienze, ritorna alla realtà e torna a casa in America con la moglie e la famiglia. Anche suo padre se ne va. Come la ricca e complessa sto- ria d'Italia, DiStasi non risponde mai veramente a tutte le domande sul suo passato italiano: chi erano la misteriosa Maddalena e la sua bella figlia? Cosa ha imparato esplorando le sue radici, nel vil- laggio di suo padre? Come conci- liare le sue idee idealizzate sull'I- talia con il suo incontro personale con la cultura italiana e con la realtà della sua vita in America? Queste sono domande interes- santi che DiStasi solleva come molti altri romanzieri italoameri- cani: infatti, proprio queste domande sono al centro della maggior parte della narrativa ita- loamericana scritta nell'ultimo secolo. Se non c'è una risposta convincente per nessuna di esse, il romanzo di DiStasi rimane un interrogativo creativo e interes- sante sulle questioni al centro del- l'esperienza italoamericana del ventunesimo secolo. Un ritratto in bianco e nero di Lawrence DiStasi Recensione del libro 'Family Matter' di Lawrence DiStasi LIFE PERSONAGGI RECENSIONI ARTE