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GIOVEDÌ 31 OTTOBRE 2019 www.italoamericano.org 37 L'Italo-Americano ITALIAN SECTION | SOCIETÀ & CULTURA PERSONAGGI PATRIMONIO TERRITORIO l'Italia si riconosce e a cui parte- cipa convintamente e fattivamen- te. L'Italia contribuisce da sem- pre, in maniera intensa, con effi- cacia, alle missioni e alle opera- zioni Nato, coadiuvando in maniera sostanziale le attività dell'Alleanza. L'Italia resta - vorrei rammen- tarlo - oltre che il quinto contri- butore della Nato, il secondo con- tributore di militari nelle missioni della Nato. Dopo gli Stati Uniti, l'Italia è il Paese che di più forni- sce suoi militari per le missioni Nato, che si aggiungono alle altre che l'Italia svolge sotto l'egida delle Nazioni Unite o nella coali- zione contro il terrorismo che si sono articolate e sviluppate in questi ultimi anni. Vorrei rammentare che in questi giorni sei F35 dell'aero- nautica italiana stanno vigilando, pattugliando i cieli dell'Islanda in ambito Nato per assicurare sicu- rezza e pace. L'Italia ha costantemente riba- dito che lo spirito transatlantico va coltivato, preservato, mante- nuto con forza in ogni ambito, in ogni dimensione del rapporto che vi è. Con questo spirito auspichia- mo e auspico che l'avvio della nuova legislatura dell'Unione Europea, di questo nuovo quin- quennio, possa costituire l'occa- sione di una rinnovata condizione collaborativa nei rapporti com- merciali tra Stati Uniti e Unione Europea. Puntiamo alla definizione di soluzioni negoziali in grado di rafforzare le nostre relazioni. Le tensioni commerciali non giova- no ad alcuno. Riteniamo che una reciproca imposizione di dazi sia controproducente e dannosa per entrambe le nostre economie. Vorrei aggiungere che condi- vidiamo con gli Stati Uniti la convinzione dell'opportunità che l'Organizzazione Mondiale del Commercio venga riformata per renderla più efficiente e più effi- cace. Abbiamo parlato - come il Presidente ha ricordato - della Siria. Noi siamo fortemente preoccupati per l'offensiva della Turchia nel Nord-Est della Siria. In pochi giorni questa offensiva ha già causato molte vittime e molte decine di migliaia di profu- ghi, di sfollati, e di molte vittime anche tra i civili. È un'offensiva che comporta anche un alto rischio di offrire nuovi spazi - impensati fino a pochi giorni addietro - all'Isis e alle sue criminali azioni terrori- stiche in Siria, in Medio oriente, ma non soltanto in Medio oriente. Anche altrove, in altri continenti. L'Italia, in linea con la posizione dell'Unione europea, ha condan- Uniti da storia, valori e cultura, Italia e Usa discutono 'con spirito d'amicizia e grande collaborazione' d'affari correnti nato e condanna l'operazione in corso da parte della Turchia. Abbiamo anche parlato della Libia, come tutti gli argomenti affrontati, con spirito di grande amicizia e di grande concretezza. L'attuale situazione sul terreno in Libia per noi è motivo di grande preoccupazione. Siamo convinti che il protrarsi della violenza e degli attacchi militari metta a rischio la stabilità dell'intera regione nordafricana, aumenti la minaccia terroristica, contribui- sca a creare un ambiente favore- vole ad ogni tipo di traffici illeciti e metta a rischio la produzione energetica di quel Paese. E soprattutto neghi ai libici la pos- sibilità di una pacificazione cui, dopo tanti anni, hanno pienamen- te diritto. Abbiamo parlato dei rapporti con la Cina. Nel mantenere un dialogo aperto con la Cina inten- diamo difendere attivamente l'or- dine internazionale basato su regole certe, con l'ONU al suo centro e un sistema commerciale libero e aperto, basato sui princi- pi dell'Organizzazione Mondiale del Commercio. A questo riguardo abbiamo affrontato due argomenti, innan- zitutto la sicurezza riguardo a nuove tecnologie, al 5G. L'Italia è molto attenta all'esigenza di sicurezza nazionale. Lo è e lo sarà. Abbiamo sottolineato come sia necessario che vi siano condi- zioni di effettiva parità nel com- mercio e negli investimenti, che vi sia ovunque, per un buono e sano rapporto commerciale, un accesso al mercato non discrimi- natorio, e che vi sia la salvaguar- dia della proprietà intellettuale per gli operatori economici; che non vi sia sottrazione indebita di tecnologie. Di tutti questi argomenti e di altri ancora abbiamo parlato con spirito di amicizia e con grande collaborazione. E l'occasione è stata ancora una volta propizia per riaffermare la grande amici- zia tra Stati Uniti e Italia, e il rap- porto forte che vi è tra i nostri Paesi nell'ambito transatlantico. I presidenti Donald Trump e Sergio Mattarella durante la conferenza stampa congiunta al termine degli incontri riservati (Ph. Quirinale) Sergio Mattarella con il ministro degli Esteri Luigi Di Maio a colloquio con Donald Trump e il Sottosegretario di Stato Mike Pompeo (Ph. Quirinale)