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L'Italo-Americano GIOVED����� 28��� MARZO��� 2013 Specchi parlanti Specchio inciso con Calcante. Bronzo fuso trovato a Vulci e oggi ai Musei Vaticani. Risale alla fine del V sec. a.C. ed �� un oggetto particolarmente rappresentativo dell'artigianato etrusco che produceva specchi in bronzo, decorati ad incisione o, pi�� raramente, a rilievo sulla superficie opposta alla parte riflettente. Questo, famoso, raffigura un vecchio aruspice intento ad esaminare il fegato di un animale sacrificato per trarne auspici. Un'iscrizione lo qualifica come Chalchas, il mitico indovino greco Calcante qui rappresentato nella versione iconografica etrusca con l'attributo delle ali, che sottolinea la sua funzione di tramite tra realt�� terrena e trascendente. Da notare il piede poggiato su una roccia, azione fondamentale nel processo divinatorio: l'aruspice istituisce cos�� un contatto col terreno sede della sfera naturale e degli inferi. PAGINA��� 9 Iconografia bizantina Volto di verdura Olio a camera ottica Cristo in gloria tra i simboli degli evangelisti, la vergine e i santi Giacomo, Paolo, Giovanni Battista e Pietro. �� di Filippo Rusuti, pittore attivo a Roma fra il 1288 e il 1297 e a Napoli intorno al 1320. La sua unica opera firmata �� la parte superiore della decorazione musiva dell'antica facciata della chiesa romana di Santa Maria Maggiore, databile tra il 1288 e il 1297. Il Cristo sul trono gemmato segue la pi�� classica iconografia bizantina. Vestito con toga purpurea, regge nella mano sinistra un libro aperto, ai suoi piedi, sulla cornice del clipeo, si legge "Philippo Rusuti fecit hoc opus���, la firma dell���artista. Il tondo �� circondato da 4 angeli. Dietro a quello di destra, due piccole figure: i cardinali Iacopo e Pietro Colonna, che subentrarono come committenti dell'opera dopo la morte del Pontefice. Campo dei Santi Giovanni e Paolo. Olio su tela del 1750 circa, di Francesco Albotto, si trova a Venezia. Il prototipo del tema risale al Canaletto (opera esposta alla Gemaeldegalerie di Dresda) ma Albotto, ha usato un differente punto di vista. Nel quadro spicca l'attenzione analitica per i particolari, nell'insieme della veduta, resa con lenticolare realismo. L'angolatura del campo visivo �� volutamente allargata per privilegiare la basilica. L'artista ha usato la camera ottica, che possedeva, risultando inventariata fra i suoi beni nel testamento. Le acque del canale sono rese con un colore verde acidulo, molto simile al cromatismo del Canaletto. Alla fine del canale si vedono strutture di edilizia minore. Le finestre e le altane sono descritte minutamente con motivi di vita quotidiana, resi con attenta sensibilit��. L'ortolano o Ortaggi in una ciotola. �� una delle celebri nature morte del pittore milanese Giuseppe Arcimboldo. L���olio su tela del 1590 si trova al Museo Civico "Ala Ponzone" di Cremona. Il dipinto fa parte dei quadri reversibili, dipinti che possono essere girati di 180�� e mostrano un���immagine diversa: provate a capovolgerla e passerete dal viso di un ortolano a un cesto pieno di verdura. La composizione degli ortaggi, riprendono la fisionomia di capelli, naso bocca e zigomi del volto rubicondo dell���ortolano. Questa tecnica sorprendente diede ad Arcimboldo un���ampia notoriet��. L���invenzione e la tecnica sapiente e dettagliata che il pittore utilizza lascia una sensazione di piacevole gioco visivo ma anche di inquietudine, mentre l���occhio d�� vita agli oggetti nella composizione. Trittico enigmatico L���enigma umano. Trittico di Giorgio Kienerk. Olio su tela oggi a Pavia, nei Musei Civici della Quadreria dell���Ottocento. �� composto da Il Dolore, Il Silenzio, Il Piacere. Il Piacere ed Il Dolore sono le due estermit�� toccate dal pendolo della vita e al centro Il Silenzio nasconde e sigilla il significato di entrambe. I tre pannelli, datati 1900, comparivano affiancati e riuniti nello studio fiorentino dell'artista e, sempre riuniti furono ripresi in una fotografia fatta scattare dall'artista. Kienerk non present�� mai in pubblico il trittico, mentre espose i pannelli separatamente. Il silenzio venne esposta alla Biennale veneziana del 1901 e in seguito riproposta in mostre internazionali; Il dolore comparve all'Espozione nazionale di Pavia del 1913, mentre non fu mai esibito pubblicamente il pannello de Il piacere. Uno dei maggiori concessionari della California meridionale, Bozzani motors cominci�� nel 1911 come un modesto negozio di biciclette situato al 632 di north main Street, a fianco dell���italian Hall. Un prestito permise ai fratelli amerigo, Joe e Carlo Bozzani di aprire uno showroom su north Broadway nel cuore di Little italy in cui vendevano Overland e Willys-Knight. il concessionario vendette 2.200 automobili soltanto nel 1928. amerigo Bozzani sarebbe in seguito diventato un Highway Commissioner della California e supervision�� la costruzione della prima autostrada dello stato, la arroyo Seco Parkway. La compagnia, che oggi si trova a Covina, rimane orgogliosamente di propriet�� della famiglia. Di Marianna Gatto Si ringrazia per la foto l���Italian American Museum di Los Angeles. L���immagine non pu�� essere copiata, stampata od utilizzata in altro modo senza l���autorizzazione del IAMLA. La missione dell���Italian American Museum di Los Angeles �� di favorire la conoscenza dei differenti patrimoni culturali della California Settentrionale attraverso la ricerca, la preservazione storica, mostre e programmi educativi che esaminano la storia ed il continuo apporto degli italoamericani nella Los Angeles multietnica e negli Stati Uniti.