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www.italoamericano.org 19 GIOVEDÌ 14 NOVEMBRE 2019 L'Italo-Americano IN ITALIANO | " Parla come mangi!" è un modo comune per invitare qualcuno a par- lare in modo semplice e senza usare troppi giri di parole. Ma gli italiani parlano davvero come mangiano? Con- siderando che amiamo il nostro cibo, e che quando la gente osa criticarlo, si colpisce davvero il nostro "tallone d'Achille", la risposta è sì: il modo in cui gli italiani parlano è molto raffinato e riflette il nostro modo di man- giare: tutto fuorché frugale! La lingua italiana è ricca di espressioni sofisticate, ma di uso frequente, di cui spesso ignori- amo l'origine culturale. Cominciamo dal popolarissi- mo "tallone d'Achille" che ho appena usato. Quest'espressione mitologica, presente anche in altre lingue, nasconde un legame molto particolare con l'Italia e riecheggia un passato molto lon- tano: i Troiani, rivali degli Achei nel poema omerico dell'Iliade, guidati da Enea, arrivarono in Italia dove si stabilirono. Achille, protagonista del poema, incarna il guerriero ide- ale: bello, coraggioso e orgoglioso. È il figlio di un uomo mortale, Peleo, e di una dea marina, Thetis. Nella guerra contro Troia (intorno al 1250 a.C. o al 1184 a.C.) è il guerriero più forte e la sua presenza è decisiva per l'esito della battaglia. Tuttavia, sua madre sapeva che il suo destino era quello di morire durante i com- battimenti. Così, per proteggerlo, lo immerse, non appena nato, nelle acque del fiume Stige. Così facendo, lo res invulnerabile, ma non nel tallone da cui lo teneva. Ecco perché il "tallone d'Achille" è il punto debole per eccellenza. La lingua italiana trasuda cul- tura, soprattutto greca. Analizzi- amo, ad esempio, l'espressione comune "è un'arpia", che signifi- ca che una persona è cattiva. Lo capiamo tutti, naturalmente. Ma cos'è un'arpia? E perché gli ital- iani usano questa parola per indicare una persona cattiva? La mitologia greca ci dà la risposta: le arpie sono "ladre", creature mostruose con il volto di donna e il corpo di uccello. Secondo gli antichi greci erano responsabili quando spariva qualcosa ed erano loro che porta- vano via la vita, motivo per cui erano raffigurate sulle tombe. Ma non finisce qui..... Passiamo all'espressione posi- tiva "baciato dalla fortuna". Ancora una volta, viene dall'an- tica Grecia. Lì la fortuna era incarnata da Tyche, una divinità marina e quindi, come il mare, era considerata imprevedibile. "Tu sei il mio mentore" sig- nifica che consideriamo qual- cuno il nostro "consigliere di fiducia, il nostro saggio mae- stro". Torniamo a Omero e alla sua Odissea: quando Ulisse las- ciò Itaca per andare in guerra a Troia, affidò il giovane figlio Telemaco alle cure di Mentore, figlio del suo caro amico Alcino, da qui la nostra espressione in italiano. Omero ha contribuito ad ampliare il nostro vocabolario anche con l'espressione "E' come la tela di Penelope". Qui ci riferi- amo a una situazione, a un lavoro, a una questione che non viene mai portata a termine o che viene trascinata a lungo. L'orig- ine dell'espressione è legata all'episodio della famosa Odissea in cui, per sfuggire a un matri- monio forzato durante la lunga assenza del marito, Penelope, moglie di Ulisse, promise che si sarebbe risposata solo dopo aver finito di tessere un sudario. Per rimanere fedele al suo amato, però, ogni notte disfaceva ciò che aveva fatto durante il giorno, estendendo il suo lavoro all'in- finito. Spesso, si può anche sentire gli italiani dire "tu sei come Pri- apo". Nella mitologia greca, Pri- apo era figlio di Zeus e di Afrodite, la dea dell'amore. Era rappresentato con un fallo spro- porzionatamente grande, rispetto al resto del suo corpo. Questa mostruosità fu il risultato della vendetta di Era. La dea, gelosa della relazione adultera di Zeus e Afrodite, si vendicò dando al loro bambino un enorme fallo. Il culto di Priapo è associato al mondo agricolo e alla fertilità e l'espressione si riferisce solita- mente ad un uomo molto attivo sessualmente e abbastanza focoso sotto le lenzuola. Quando gli italiani sono ner- vosi o arrabbiati, esclamano spesso "ho un diavolo per capel- lo". E' una scena inquietante, è vero, ma quanta cultura c'è dietro questo modo di parlare? Molta. L'espressione deriva da Medusa, una delle tre Gorgoni secondo la mitologia greca. Si credeva che le Gorgoni avessero il potere di pietrificare chiunque incontrasse il loro sguardo. Cosa c'entrano i capelli di Medusa? La Gorgone è raffigurata con un groviglio di serpenti velenosi, punizione inflitta dalla dea Atena per essere stata in intimità con Poseidone. In conclusione, gli italiani parlano davvero nello stesso modo in cui mangiano? Sembra di sì. Come dolci gocce di liquore al rum versate nell'im- pasto dei dolci, questi modi di dire arricchiscono e impreziosis- cono una frase. Il risultato è un semplice impasto che profuma di cultura e tradizione! LIFE PERSONAGGI RECENSIONI ARTE La mitologia antica, soprattutto quella Greca e Romana, è parte integrante di tanti modi di dire curiosi (Copy- right: Dreamstime) Gli italiani parlano di Mitologia!